Longo alla vigilia di Bari-Cesena: «Giusto giocarci le nostre carte. Dobbiamo continuare a crescere»

L'allenatore biancorosso ha parlato a poco più di 24 ore dalla sfida ai romagnoli guidati da Michele Mignani

venerdì 6 dicembre 2024 15.12
A cura di Gianluca Battista
Conferenza stampa di Moreno Longo alla vigilia di Bari-Cesena, match valido per la 16ª giornata di serie B che mette in palio al San Nicola punti importanti nella corsa playoff. Se il Bari dovesse vincere si prenderebbe il quinto posto proprio a scapito dei romagnoli guidati in panchina dall'ex Michele Mignani. Del ritorno del mister genovese, di tempi tattici e della condizione del gruppo ha parlato in conferenza stampa il tecnico biancorosso. Ecco la sintesi del suo pensiero.

L'AVVERSARIO
«Col Cesena in classifica siamo lì. Giusto giocarsi le nostre carte in casa nostra, sapendo che affronteremo una squadra forte, che ha qualità è stata costruita molto bene. Ha all'interno possibilità di cambiare, è ben allenata da un uomo che qui a Bari ha fatto cose molte importanti e che gioca molto bene a calcio, avendo giocatori di gamba e un centravanti come Shpendi che è sopra la media in questa categoria. Ostacolo difficile da superare, ma noi dobbiamo continuare a misurarci ed a crescere per confermare ciò che di buono abbiamo fatto in questo girone d'andata».

LA MIGLIORE QUALITÀ DEL BARI
«Mi piace la voglia di giocarsi tutte le partite, di non andare a speculare, di fare sempre la partita, creando i presupposti che ciò avvenga, Questa è la mentalità che abbiamo cercato di portare sin dall'inizio e credo i ragazzi lo abbiano recepito».

MARCATURA SHPENDI
«Se si fa una scelta, credo un allenatore debba farla perché convinto. Non intendiamoci snaturare un pensiero di gioco, sebbene si possa pensare che nella specifica gara ci possa dare vantaggi».

PUCINO
«Sono contento di tutti i calciatori che abbiamo ereditato da passate stagioni. Quando ho detto questa estate che puntavamo su di loro, era perché pensavamo potessero esprimersi su determinati livelli. Di Pucino sono molto contento, sta facendo un ruolo che gli si addice ed io scherzo dicendo che gli sto allungando la carriera. Tutti quelli che sono rimasti stanno dando un grande contributo».

RENDIMENTO TRA PRIMO E SECONDO TEMPO
«La differenza di punti tra primo e secondo tempo capita anche per un fattore psicologico. Siamo andati tantissime volte in vantaggio ed abbiamo mancato nella chiusura della partita. Purtroppo nel calcio di oggi ci si dimentica dell'avversario ed io mi arrabbio moltissimo quando non chiudiamo le partite. Bisogna essere famelici per chiuderle, perché poi sarebbe presuntuoso pensare di non dare nemmeno 20 minuti all'avversario. Altrimenti vorrebbe dire vincere il campionato a mani basse, sappiamo che è un nostro limite. Poi ricordo che in una sessione di mercato sono state cambiate 16 persone e credo Magalini e Di Cesare abbiano lavorato molto bene. I cambiamenti hanno bisogno di tempo, poi tutto è migliorabile, a gennaio se c'è l'opportunità di migliorare, mi auguro avremo la forza di farlo. Io vengo dalla cultura del lavoro e del mattone su mattone ed in una sessione di mercato è difficile cambiare le cose».

VITTORIA CON SQUADRE DI ALTA CLASSIFICA
«Ogni partita è un test per crescere, non cambia in base all'avversario. Dobbiamo sapere che in questo campionato le differenze sono molto sottili e lo dice la classifica cortissima. Dobbiamo essere focalizzati sul momento ed il momento sarà domani, cercando di sfruttare una opportunità».

LE CONDIZIONI DEI CALCIATORI
«Abbiamo ancora fuori Matino e Vicari che dovrebbero rientrare in gruppo dalla prossima settimana, intensificazione del lavoro permettendo. Gli altri sono tutti a disposizione. Naturalmente abbiamo anche costruito una squadra con caratteristiche differenti, in modo da poter cambiare. Maita unico per caratteristiche, ma volendo lo è anche Lella che sta crescendo per giocare a due. Cambiano i tempi di gioco, lui per le caratteristiche che ha ci dà possibilità di cambiare. Potrei partire anche con Lella».

GLI ESTERNI
«Credo che Oliveri debba fare un ulteriore step andando in rete quanto Dorval. Ha un ottimo gioco aereo ed un ottimo tiro, deve lavorare di più sui tempi di chiusura dell'azione, così come Tripaldelli e Favasuli. Dorval sin qui ha raccolto di più perché è un po' più spregiudicato mentalmente rispetto agli altri».

MODULO
«Per me conta il piano gara, non è solo questione di calciatori o di chi schieri in campo. Quando parlo di piano gara è quello che a Brescia, nonostante il gol subito dopo 30 secondi, aveva obbligato loro a cambiare modulo. Anche oggi non abbiamo la bacchetta magica e magari ci può riuscire o meno. Ma andremo avanti su cosa ci può dare di più in quel determinato momento. Due punte? Ribadisco...a Brescia sono stato contento di come hanno fatto il primo tempo, nonostante non fossero stati puliti in alcune scelte, siamo stati padroni della partita dopo esserci tolti il gol subito dalle spalle. Sceglieremo quindi in base a ciò che pensiamo possa fare male all'avversario».