Longo: «Contro il Mantova mi aspetto un Bari corraggioso»
Al venerdì la consueta conferenza pre partita di Moreno Longo. Elogi per Falletti e Manzari
venerdì 13 settembre 2024
13.00
Conferenza stampa di Moreno Longo prima della sfida che opporrà sabato 14 settembre il Bari al Mantova.
Longo ha subito messo in chiaro che si aspetta «un Bari voglioso, che tenterà di raggiungere con tutte le forze la prima vittoria nel suo stadio contro una squadra che oggi è ai vertici della classifica. Queste le peculiarità per arrivare al bottino pieno, che inseguiamo dalla prima giornata. Non devono mai cambiare i principi, dobbiamo sempre essere coraggiosi».
Il compito della squadra, secondo l'allenatore, è di «riportare entusiasmo nella tifoseria, cercando di farla riavvicinare attraverso il lavoro». Lui non conosce altra ricetta, è venuto in Puglia convinto di accettare una sfida e quanto accade intorno al gruppo non deve scalfire impegno ed ambizione.
Il tecnico piemontese si è quindi soffermato sulla possibilità di adottare differenti moduli, il 3-4-2-1, ma anche un più concreto 3-5-2: «Possiamo adottare più moduli - ha rimarcato - e gli ultimi arrivi ci danno più scelte, che saranno sempre in funzione della partita. Ciò che non deve cambiare sono i principi, ossia di una squadra che deve mostrarsi sempre propositiva e che arrivi a vincere le partite attraverso il gioco». Quanto all'impiego di Falletti, Longo ha evidenziato come si tratti di un calciatore con grandi qualità, capace di fare entrambe le fasi: «Lui è libero di muoversi e quindi di interpretare la partita, muovendosi in determinati spazi, ma lo deve fare sempre in un contesto organizzato. Falletti è un calciatore maturo e so che sa fare le due fasi, dando grande disponibilità».
Lella e Falletti sono pronti, Tripaldelli, Simic e Favilli avranno bisogno di più tempo, ma Longo è comunque convinto della bontà degli arrivi: «Simic (che può fare il centrale ed il braccetto destro quando sarà più in condizione) è arrivato in Italia dopo l'interruzione del campionato per la guerra tra Israele e Palestina, mentre Tripaldelli ha avuto un fastidio dovuto alle vesciche». Intoppi normali quando si arriva a scegliere in extremis i rinforzi.
L'allenatore del Bari ha poi elogiato il Mantova, avversario di turno, in una settimana in cui Maurizio Sarri aveva raccontato di andare a vedere gli allenamenti di Davide Possanzini: «Abbiamo grande rispetto per loro - ha spiegato - ne conosciamo la qualità e la forte identità. Conosco molto bene anche il loro allenatore perché abbiamo militato nelle giovanili del Torino. Possanzini ha vinto la C non avendo il gruppo più forte, e questo significa che è stato capace di valorizzare al massimo i calciatori. Dovremo pertanto avere l'attenzione massima alla cura dei dettagli. Loro hanno raggiunto una maturità tale - ha spiegato - che sanno soffocare la pressione alta e verticalizzare. Per noi deve essere stimolante affrontare questo tipo di avversaria, occorreranno tempi e modi giusti per pressarli ed i dettagli faranno la differenza».
Manzari è in crescita e Longo vorrebbe finalmente arrivasse al gol, che fosse più cinico, così come pretende dalle mezzali, mentre per ciò che attiene il centrocampo, il tecnico del Bari ha evidenziato come il lavoro estivo sia stato svolto su una coppia di palleggiatori (Benali-Maiello), ma ha anche detto che con l'arrivo di Lella e Saco le scelte a disposizione sono diventate maggiori e «li utilizzeremo per quelle che sono le loro caratteristiche. La mia prima regola è mettere i calciatori nei ruoli per loro ideali».
Infine un passaggio su difesa e rigoristi. Longo ha ribadito il grande lavoro settimanale sulle palle inattive, mentre ha spiegato che per il penalty non vi fosse alcun dubbio: «A Genova era certo chi avrebbe calciato: il designato era Lasagna, in allenamento ha sempre tirato bene i rigori. In ciascuna partita ci sarà sempre un calciatore designato a batterli», ha concluso.
Longo ha subito messo in chiaro che si aspetta «un Bari voglioso, che tenterà di raggiungere con tutte le forze la prima vittoria nel suo stadio contro una squadra che oggi è ai vertici della classifica. Queste le peculiarità per arrivare al bottino pieno, che inseguiamo dalla prima giornata. Non devono mai cambiare i principi, dobbiamo sempre essere coraggiosi».
Il compito della squadra, secondo l'allenatore, è di «riportare entusiasmo nella tifoseria, cercando di farla riavvicinare attraverso il lavoro». Lui non conosce altra ricetta, è venuto in Puglia convinto di accettare una sfida e quanto accade intorno al gruppo non deve scalfire impegno ed ambizione.
Il tecnico piemontese si è quindi soffermato sulla possibilità di adottare differenti moduli, il 3-4-2-1, ma anche un più concreto 3-5-2: «Possiamo adottare più moduli - ha rimarcato - e gli ultimi arrivi ci danno più scelte, che saranno sempre in funzione della partita. Ciò che non deve cambiare sono i principi, ossia di una squadra che deve mostrarsi sempre propositiva e che arrivi a vincere le partite attraverso il gioco». Quanto all'impiego di Falletti, Longo ha evidenziato come si tratti di un calciatore con grandi qualità, capace di fare entrambe le fasi: «Lui è libero di muoversi e quindi di interpretare la partita, muovendosi in determinati spazi, ma lo deve fare sempre in un contesto organizzato. Falletti è un calciatore maturo e so che sa fare le due fasi, dando grande disponibilità».
Lella e Falletti sono pronti, Tripaldelli, Simic e Favilli avranno bisogno di più tempo, ma Longo è comunque convinto della bontà degli arrivi: «Simic (che può fare il centrale ed il braccetto destro quando sarà più in condizione) è arrivato in Italia dopo l'interruzione del campionato per la guerra tra Israele e Palestina, mentre Tripaldelli ha avuto un fastidio dovuto alle vesciche». Intoppi normali quando si arriva a scegliere in extremis i rinforzi.
L'allenatore del Bari ha poi elogiato il Mantova, avversario di turno, in una settimana in cui Maurizio Sarri aveva raccontato di andare a vedere gli allenamenti di Davide Possanzini: «Abbiamo grande rispetto per loro - ha spiegato - ne conosciamo la qualità e la forte identità. Conosco molto bene anche il loro allenatore perché abbiamo militato nelle giovanili del Torino. Possanzini ha vinto la C non avendo il gruppo più forte, e questo significa che è stato capace di valorizzare al massimo i calciatori. Dovremo pertanto avere l'attenzione massima alla cura dei dettagli. Loro hanno raggiunto una maturità tale - ha spiegato - che sanno soffocare la pressione alta e verticalizzare. Per noi deve essere stimolante affrontare questo tipo di avversaria, occorreranno tempi e modi giusti per pressarli ed i dettagli faranno la differenza».
Manzari è in crescita e Longo vorrebbe finalmente arrivasse al gol, che fosse più cinico, così come pretende dalle mezzali, mentre per ciò che attiene il centrocampo, il tecnico del Bari ha evidenziato come il lavoro estivo sia stato svolto su una coppia di palleggiatori (Benali-Maiello), ma ha anche detto che con l'arrivo di Lella e Saco le scelte a disposizione sono diventate maggiori e «li utilizzeremo per quelle che sono le loro caratteristiche. La mia prima regola è mettere i calciatori nei ruoli per loro ideali».
Infine un passaggio su difesa e rigoristi. Longo ha ribadito il grande lavoro settimanale sulle palle inattive, mentre ha spiegato che per il penalty non vi fosse alcun dubbio: «A Genova era certo chi avrebbe calciato: il designato era Lasagna, in allenamento ha sempre tirato bene i rigori. In ciascuna partita ci sarà sempre un calciatore designato a batterli», ha concluso.