Longo non le manda a dire sul mercato: «Mi aspettavo meno problemi»
Questa mattina la conferenza stampa del tecnico alla vigilia del match contro il Modena
giovedì 22 agosto 2024
11.17
Vigilia del match tra Modena e Bari, anticipo della seconda giornata di serie B, in programma al "Braglia" domani sera, venerdì 23 agosto, alle 20.30.
In conferenza stampa ha parlato mister Moreno Longo, che ha toccato anche il tema mercato: «Voglio essere sincero: mi aspettavo ci fossero meno problemi per riuscire a completare la rosa e ciò che avevamo in mente di fare. Mi dà ancora speranza l'essere in contatto quotidiano con il direttore sportivo. Per me le priorità non sono cambiate, ma penso che se dovrà arrivare qualcuno, debba essere uno che alzi lo spessore. In questa categoria ci sono livelli differenti - ha spiegato Longo - che possono far alzare il livello qualitativo della squadra che costruiremo. In società nessuno mi ha chiesto obiettivi, quelli sono dettati dalla rosa che avrò a fine mercato. Se dovessi parlare di obiettivi prima della fine, vorrebbe dire tutto e niente». Il tecnico piemontese ha altresì specificato come non ami una rosa molto ampia: «Io credo in una rosa equilibrata, che abbia uno zoccolo duro e qualità. Quando parlo di Bari, so che servono giocatori importanti e di personalità».
A Modena non ci sarà Maiello, è la doccia gelata per i tifosi, che ancora risente di un affaticamento muscolare e che ha lavorato a parte in questi ultimi giorni di allenamento. Longo ricorrerà molto probabilmente ad uno tra Maita e Lulic, con il messinese in netto vantaggio rispetto al secondo, da molti dato anche in partenza.
Quanto all'avversario, per Longo «è una squadra caratteriale, l'abbiamo vista anche in Coppa Italia contro il Napoli, e rispecchia il suo allenatore, ha il carattere di Bisoli. Si vorranno riscattare perché vengono da una sconfitta e sono una squadra molto organizzata. Il pericolo non è rappresentato dal solo Palumbo, ma da una squadra che ha tanta ambizione».
Longo si è anche soffermato sul progetto tattico: «La squadra - ha spiegato ai giornalisti presenti - ha una sua identità, sta lavorando per riuscire a migliorarla e non si snaturerà per questo tipo di partita. Io ritengo che i calciatori abbiano bisogno di spartiti chiari e riconoscibili in campo, ma serve tempo e so che potremo avere un percorso fatto di alti e bassi. Contro la Juve Stabia siamo inciampati, ma non bisogna vedere tutto nero per questo motivo».
Le problematiche in difesa sono sotto gli occhi di tutti ed è probabilmente il reparto in cui servono maggiori rinforzi: «Certamente è un aspetto che dobbiamo migliorare - ha sottolineato l'allenatore biancorosso - ma è una fase che deve riguardare anche gli attaccanti e quindi serve una maggiore percezione del pericolo con un lavoro di squadra anche senza pallone tra i piedi. Non mi piace un calcio sparagnino che aspetta solo che accada qualcosa lì davanti. Ma in difesa dobbiamo essere tutti più attenti».
Maggiore attenzione verrà data alle palle inattive, su cui la Juve Stabia ha costruito la vittoria al San Nicola, ma Longo ha specificato che le singole situazioni difensive devono essere affrontate in partita, essendo bravi a percepire in quale momento della gara la squadra si trova. Quanto ai calciatori meno impiegati, il tecnico del Bari ha rimarcato come la condizione di Ricci stia migliorando, dopo che «in ritiro aveva una problematica fisica e non si è allenato al 100%. Sta ritrovando la condizione e lui sa che in fase offensiva può darci tanto, ma sa anche in che cosa voglio migliori. Deve sforzarsi - ha concluso Longo - di essere completo anche in fase di non possesso».
Infine un passaggio sul modulo. Longo ha ribadito di non essere un integralista e di aver visto bene Lasagna e Novakovich assieme, ma ha anche chiarito: «Vorrei ricordare - ha detto - che in quella fase di gara c'era un avversario in vantaggio e che stava gestendo il risultato. Se riterrò la squadra più pericolosa con due punte, cambieremo modulo, non sono un integralista», ha concluso.
In conferenza stampa ha parlato mister Moreno Longo, che ha toccato anche il tema mercato: «Voglio essere sincero: mi aspettavo ci fossero meno problemi per riuscire a completare la rosa e ciò che avevamo in mente di fare. Mi dà ancora speranza l'essere in contatto quotidiano con il direttore sportivo. Per me le priorità non sono cambiate, ma penso che se dovrà arrivare qualcuno, debba essere uno che alzi lo spessore. In questa categoria ci sono livelli differenti - ha spiegato Longo - che possono far alzare il livello qualitativo della squadra che costruiremo. In società nessuno mi ha chiesto obiettivi, quelli sono dettati dalla rosa che avrò a fine mercato. Se dovessi parlare di obiettivi prima della fine, vorrebbe dire tutto e niente». Il tecnico piemontese ha altresì specificato come non ami una rosa molto ampia: «Io credo in una rosa equilibrata, che abbia uno zoccolo duro e qualità. Quando parlo di Bari, so che servono giocatori importanti e di personalità».
A Modena non ci sarà Maiello, è la doccia gelata per i tifosi, che ancora risente di un affaticamento muscolare e che ha lavorato a parte in questi ultimi giorni di allenamento. Longo ricorrerà molto probabilmente ad uno tra Maita e Lulic, con il messinese in netto vantaggio rispetto al secondo, da molti dato anche in partenza.
Quanto all'avversario, per Longo «è una squadra caratteriale, l'abbiamo vista anche in Coppa Italia contro il Napoli, e rispecchia il suo allenatore, ha il carattere di Bisoli. Si vorranno riscattare perché vengono da una sconfitta e sono una squadra molto organizzata. Il pericolo non è rappresentato dal solo Palumbo, ma da una squadra che ha tanta ambizione».
Longo si è anche soffermato sul progetto tattico: «La squadra - ha spiegato ai giornalisti presenti - ha una sua identità, sta lavorando per riuscire a migliorarla e non si snaturerà per questo tipo di partita. Io ritengo che i calciatori abbiano bisogno di spartiti chiari e riconoscibili in campo, ma serve tempo e so che potremo avere un percorso fatto di alti e bassi. Contro la Juve Stabia siamo inciampati, ma non bisogna vedere tutto nero per questo motivo».
Le problematiche in difesa sono sotto gli occhi di tutti ed è probabilmente il reparto in cui servono maggiori rinforzi: «Certamente è un aspetto che dobbiamo migliorare - ha sottolineato l'allenatore biancorosso - ma è una fase che deve riguardare anche gli attaccanti e quindi serve una maggiore percezione del pericolo con un lavoro di squadra anche senza pallone tra i piedi. Non mi piace un calcio sparagnino che aspetta solo che accada qualcosa lì davanti. Ma in difesa dobbiamo essere tutti più attenti».
Maggiore attenzione verrà data alle palle inattive, su cui la Juve Stabia ha costruito la vittoria al San Nicola, ma Longo ha specificato che le singole situazioni difensive devono essere affrontate in partita, essendo bravi a percepire in quale momento della gara la squadra si trova. Quanto ai calciatori meno impiegati, il tecnico del Bari ha rimarcato come la condizione di Ricci stia migliorando, dopo che «in ritiro aveva una problematica fisica e non si è allenato al 100%. Sta ritrovando la condizione e lui sa che in fase offensiva può darci tanto, ma sa anche in che cosa voglio migliori. Deve sforzarsi - ha concluso Longo - di essere completo anche in fase di non possesso».
Infine un passaggio sul modulo. Longo ha ribadito di non essere un integralista e di aver visto bene Lasagna e Novakovich assieme, ma ha anche chiarito: «Vorrei ricordare - ha detto - che in quella fase di gara c'era un avversario in vantaggio e che stava gestendo il risultato. Se riterrò la squadra più pericolosa con due punte, cambieremo modulo, non sono un integralista», ha concluso.