Longo prima di Salerno: «La vittoria manca a noi come alla piazza»
L'allenatore del Bari richiama tutti ad una «presa di coscienza». Possibilità di un undici a due punte
venerdì 8 novembre 2024
14.44
Conferenza stampa del venerdì per Moreno Longo, tecnico del Bari, in vista della trasferta di Salerno, sfida in programma domenica 10 novembre alle 17.15.
Il tecnico piemontese ha rimarcato quanto importante sia il ritorno alla vittoria che «manca a noi come alla piazza. Quando non arrivano vittorie siamo i primi ad essere delusi e dispiaciuti. Questa partita di Salerno dobbiamo viverla come una possibilità per conquistarli e per fare bene».
Longo ha quindi anticipato che giocare a due punte «sarebbe una opzione, ma sceglieremo cosa è meglio in base all'avversario. Ho iniziato quasi sempre in un modo - ha sottolineato - e poi quando non abbiamo trovato spazi ho optato per le due punte».
Simic a destra e Mantovani centrale potrebbero essere le opzioni se Vicari non dovesse recuperare nelle prossime 24 ore da un fastidio muscolare, con Obaretin che a La Spezia ha mostrato affidabilità da terzo di sinistra. Assenti certamente Falletti e Matino. Tutti gli altri saranno a disposizione, ma c'è ancora una rifinitura da effettuare, giocando di domenica.
Quanto al rapporto con la proprietà e la società in genere, direttore sportivo compreso, Longo ha ribadito che «c'è sintonia. Il percorso che dobbiamo fare per raggiungere i playoff è appena iniziato, abbiamo lavorato sulle basi. Non bastano tre mesi, non ho mai visto squadre raggiungere i loro obiettivi a novembre. Ritengo si tratti di un campionato difficile, per tutti, non solo per noi, anche per club che hanno speso cifre folli. La verità è che questa è una situazione - ha rimarcato Longo - a cui lavoriamo dalla mattina alla sera e stiamo ricostruendo. Abbiamo però le idee chiare per affrontare il secondo periodo dopo aver messo le basi, ma credo il punto di partenza sia fondamentale in un'ottica di programmazione futura».
Per Longo il Bari è a buon punto nel suo percorso e pensare da ora al mercato invernale è prematuro perché la squadra a suo avviso è completa e «nessuno sin qui ci ha preso a pallonate, nemmeno lo Spezia». Quindi non bisognerà far altro che proseguire a Salerno su quanto visto sin qui, stando attentissimi ai particolari: «Non credo abbiamo avuto un atteggiamento diversa, perché se analizzo l'ultima partita abbiamo avuto il possesso palla. Poi è chiaro che ogni partita è differente - ha sottolineato l'allenatore del Bari - e non vedo un cambiamento nel nostro atteggiamento se non nella partita di La Spezia, ma lì era per una questione di strategia. Noi non possiamo pensare di poter condurre partite per tutti i 90 minuti, è difficile per chiunque, pure per chi è primo in classifica. Ecco, noi dobbiamo avere una identità che ci permetta sempre di fare più minuti buoni e qualcosa in più dell'avversario. Non possiamo parlare di un problema tecnico-tattico per andiamo quasi sempre in vantaggio, ma le partite debbono essere vinte anche 1-0, qualcosa che non siamo stati capaci di fare sinora», ha ammesso.
La Salernitana, infine, secondo Longo è un avversario difficile, che ha «raccolto meno di quanto forse meritava» esattamente come il Bari. Spesso non hanno concretizzato la mole di gioco che producono e noi dovremo fare bene le due fasi, perché questa è una squadra che sicuramente ci metterà a dura prova e ci può far male in ogni momento».
Martusciello certamente non snaturerà il suo 4-3-3 ed il Bari dovrà sia saper attaccare alto, sia rinculare, creandosi spazi adatti alle caratteristiche dei nostri esterni e degli attaccanti. Difficile capire se Longo applicherà un puro 3-5-2 o un 3-4-1-2, magari sacrificando Lella (non è molto in forma secondo il tecnico, dopo la squalifica e la sosta) a vantaggio di un trequartista e di due punte strutturate.
La giornata di sabato scioglierà gli ultimi dubbi.
Il tecnico piemontese ha rimarcato quanto importante sia il ritorno alla vittoria che «manca a noi come alla piazza. Quando non arrivano vittorie siamo i primi ad essere delusi e dispiaciuti. Questa partita di Salerno dobbiamo viverla come una possibilità per conquistarli e per fare bene».
Longo ha quindi anticipato che giocare a due punte «sarebbe una opzione, ma sceglieremo cosa è meglio in base all'avversario. Ho iniziato quasi sempre in un modo - ha sottolineato - e poi quando non abbiamo trovato spazi ho optato per le due punte».
Simic a destra e Mantovani centrale potrebbero essere le opzioni se Vicari non dovesse recuperare nelle prossime 24 ore da un fastidio muscolare, con Obaretin che a La Spezia ha mostrato affidabilità da terzo di sinistra. Assenti certamente Falletti e Matino. Tutti gli altri saranno a disposizione, ma c'è ancora una rifinitura da effettuare, giocando di domenica.
Quanto al rapporto con la proprietà e la società in genere, direttore sportivo compreso, Longo ha ribadito che «c'è sintonia. Il percorso che dobbiamo fare per raggiungere i playoff è appena iniziato, abbiamo lavorato sulle basi. Non bastano tre mesi, non ho mai visto squadre raggiungere i loro obiettivi a novembre. Ritengo si tratti di un campionato difficile, per tutti, non solo per noi, anche per club che hanno speso cifre folli. La verità è che questa è una situazione - ha rimarcato Longo - a cui lavoriamo dalla mattina alla sera e stiamo ricostruendo. Abbiamo però le idee chiare per affrontare il secondo periodo dopo aver messo le basi, ma credo il punto di partenza sia fondamentale in un'ottica di programmazione futura».
Per Longo il Bari è a buon punto nel suo percorso e pensare da ora al mercato invernale è prematuro perché la squadra a suo avviso è completa e «nessuno sin qui ci ha preso a pallonate, nemmeno lo Spezia». Quindi non bisognerà far altro che proseguire a Salerno su quanto visto sin qui, stando attentissimi ai particolari: «Non credo abbiamo avuto un atteggiamento diversa, perché se analizzo l'ultima partita abbiamo avuto il possesso palla. Poi è chiaro che ogni partita è differente - ha sottolineato l'allenatore del Bari - e non vedo un cambiamento nel nostro atteggiamento se non nella partita di La Spezia, ma lì era per una questione di strategia. Noi non possiamo pensare di poter condurre partite per tutti i 90 minuti, è difficile per chiunque, pure per chi è primo in classifica. Ecco, noi dobbiamo avere una identità che ci permetta sempre di fare più minuti buoni e qualcosa in più dell'avversario. Non possiamo parlare di un problema tecnico-tattico per andiamo quasi sempre in vantaggio, ma le partite debbono essere vinte anche 1-0, qualcosa che non siamo stati capaci di fare sinora», ha ammesso.
La Salernitana, infine, secondo Longo è un avversario difficile, che ha «raccolto meno di quanto forse meritava» esattamente come il Bari. Spesso non hanno concretizzato la mole di gioco che producono e noi dovremo fare bene le due fasi, perché questa è una squadra che sicuramente ci metterà a dura prova e ci può far male in ogni momento».
Martusciello certamente non snaturerà il suo 4-3-3 ed il Bari dovrà sia saper attaccare alto, sia rinculare, creandosi spazi adatti alle caratteristiche dei nostri esterni e degli attaccanti. Difficile capire se Longo applicherà un puro 3-5-2 o un 3-4-1-2, magari sacrificando Lella (non è molto in forma secondo il tecnico, dopo la squalifica e la sosta) a vantaggio di un trequartista e di due punte strutturate.
La giornata di sabato scioglierà gli ultimi dubbi.