Mantovani e Obaretin, parla la nuova guardia del Bari per la difesa
Questo pomeriggio conferenza stampa dei due difensori
martedì 10 settembre 2024
15.56
Conferenza stampa del duo Valerio Mantovani - Nosa Edward Obaretin questo pomeriggio, 10 settembre. La "nuova guardia" della difesa biancorossa, quella che si sta facendo largo con buone prestazioni, si è presentata ufficialmente alla piazza.
MANTOVANI
Mantovani ha raccontato quanto decisiva per lui sia stata la presenza di Moreno Longo sulla panchina, tecnico che lo conosce e con cui ha condiviso anni della sua formazione calcistica: «Per me - ha poi sottolineato - arrivare qui è stato motivo di grande orgoglio, una grande sfida da affrontare e giocare al San Nicola qualche brivido lo mette», rimarcando a più riprese come Bari possa essere la città dove mettere in mostra le sue potenzialità. La trattativa è stata abbastanza rapida: contattato da Magalini e Di Cesare, dopo alcune "pressioni" di mister Longo, l'approdo in biancorosso è stato una diretta conseguenza.
Per il 28enne romano, il suo inserimento da titolare nei match con Sassuolo e Sampdoria è stata solo una conseguenza dell'intenso lavoro fatto nei 25 giorni baresi: «Spero di poter diventare un nuovo punto di riferimento - ha detto - Penso che col lavoro ci possiamo togliere soddisfazioni per centrare obiettivi importanti. Non ci sono segreti per il mio rendimento ma solo lavoro».
«Ho ricoperto tutti i ruoli della difesa - ha quindi raccontato Mantovani -, tuttavia penso per caratteristiche in una difesa a tre penso di sentirmi più a mio agio da "braccetto", sia a destra che a sinistra». Il difensore capitolino ha quindi evidenziato l'importanza del lavoro continuo durante la sosta, un modo per approcciare al meglio l'impegno di sabato contro il Mantova. E quando i giornalisti gli hanno chiesto cosa gli è mancato per fare quel salto di qualità, lui ha risposto così: «Probabilmente non sono riuscito a fare il salto di qualità per diverse circostanze ma farò di tutto per riuscirci e Bari è una grande opportunità».
Infine su Obaretin pensa si tratti di un «giocatore con doti fisiche, che ha grande corsa, bravo con il pallone e secondo me si toglierà soddisfazioni».
OBARETIN
Lui è il prediletto da Valerio Di Cesare, per età, per margini di crescita, per personalità dimostrata, al netto di errori come quello di Modena perdonabili anche dagli addetti ai lavori se si hanno 20 anni: «Valerio mi dà sempre ottimi consigli - ha detto il difensore nativo di Forlì - e mi ha detto più volte di stare tranquillo e lavorare come sto già facendo». Il suo modello difensivo è Sergio Ramos e per questo il rapporto con il gol nelle giovanili non è stato una chimera: «Fa sempre piacere fare gol, ma prima dei risultati personali devo pensare alla squadra. Però credo di essere utile in varie fase durante l'arco della partita», ha evidenziato.
«Mi piace giocare con la palla - ha aggiunto - ed avevo come idolo Neymar quando ero nelle giovanili. Poi crescendo ho cominciato a guardare più gente del mio ruolo, come Sergio Ramos, per me sempre fonte di ispirazione».
Non ha paura della concorrenza, Nosa Edward Obaretin, perché con calciatori già esperti si può solo crescere e punta a ritagliarsi ancora uno spazio tutto suo. «Sicuramente dobbiamo migliorare nell'attenzione per tutti i 90' - ha ammesso - e stiamo lavorando tanto per questo». Quindi il passaggio sul compagno di squadra: «Mantovani è bravo ad impostare ed unisce anche una buona tecnica all'esperienza. Ritengo sia un gran bel giocatore che potrà essere utile al Bari».
MANTOVANI
Mantovani ha raccontato quanto decisiva per lui sia stata la presenza di Moreno Longo sulla panchina, tecnico che lo conosce e con cui ha condiviso anni della sua formazione calcistica: «Per me - ha poi sottolineato - arrivare qui è stato motivo di grande orgoglio, una grande sfida da affrontare e giocare al San Nicola qualche brivido lo mette», rimarcando a più riprese come Bari possa essere la città dove mettere in mostra le sue potenzialità. La trattativa è stata abbastanza rapida: contattato da Magalini e Di Cesare, dopo alcune "pressioni" di mister Longo, l'approdo in biancorosso è stato una diretta conseguenza.
Per il 28enne romano, il suo inserimento da titolare nei match con Sassuolo e Sampdoria è stata solo una conseguenza dell'intenso lavoro fatto nei 25 giorni baresi: «Spero di poter diventare un nuovo punto di riferimento - ha detto - Penso che col lavoro ci possiamo togliere soddisfazioni per centrare obiettivi importanti. Non ci sono segreti per il mio rendimento ma solo lavoro».
«Ho ricoperto tutti i ruoli della difesa - ha quindi raccontato Mantovani -, tuttavia penso per caratteristiche in una difesa a tre penso di sentirmi più a mio agio da "braccetto", sia a destra che a sinistra». Il difensore capitolino ha quindi evidenziato l'importanza del lavoro continuo durante la sosta, un modo per approcciare al meglio l'impegno di sabato contro il Mantova. E quando i giornalisti gli hanno chiesto cosa gli è mancato per fare quel salto di qualità, lui ha risposto così: «Probabilmente non sono riuscito a fare il salto di qualità per diverse circostanze ma farò di tutto per riuscirci e Bari è una grande opportunità».
Infine su Obaretin pensa si tratti di un «giocatore con doti fisiche, che ha grande corsa, bravo con il pallone e secondo me si toglierà soddisfazioni».
OBARETIN
Lui è il prediletto da Valerio Di Cesare, per età, per margini di crescita, per personalità dimostrata, al netto di errori come quello di Modena perdonabili anche dagli addetti ai lavori se si hanno 20 anni: «Valerio mi dà sempre ottimi consigli - ha detto il difensore nativo di Forlì - e mi ha detto più volte di stare tranquillo e lavorare come sto già facendo». Il suo modello difensivo è Sergio Ramos e per questo il rapporto con il gol nelle giovanili non è stato una chimera: «Fa sempre piacere fare gol, ma prima dei risultati personali devo pensare alla squadra. Però credo di essere utile in varie fase durante l'arco della partita», ha evidenziato.
«Mi piace giocare con la palla - ha aggiunto - ed avevo come idolo Neymar quando ero nelle giovanili. Poi crescendo ho cominciato a guardare più gente del mio ruolo, come Sergio Ramos, per me sempre fonte di ispirazione».
Non ha paura della concorrenza, Nosa Edward Obaretin, perché con calciatori già esperti si può solo crescere e punta a ritagliarsi ancora uno spazio tutto suo. «Sicuramente dobbiamo migliorare nell'attenzione per tutti i 90' - ha ammesso - e stiamo lavorando tanto per questo». Quindi il passaggio sul compagno di squadra: «Mantovani è bravo ad impostare ed unisce anche una buona tecnica all'esperienza. Ritengo sia un gran bel giocatore che potrà essere utile al Bari».