Marino: «Dobbiamo far di tutto per riconquistare i tifosi»

Il tecnico del Bari ha parlato prima della partenza per la Lombardia

venerdì 1 dicembre 2023 13.00
A cura di Gianluca Battista
Il tecnico del Bari, Pasquale Marino, ha parlato alla vigilia della trasferta che vedrà il suo Bari impegnato al "Rigamonti-Ceppi" di Lecco. La sfida, valida per il 15° turno del campionato di serie B, è in programma domenica 3 dicembre alle 16.15.
Di seguito il nostro consueto sunto degli argomenti trattati dall'allenatore di Marsala in conferenza stampa.

DIFESA A TRE O A QUATTRO?
«La difesa a tre o a quattro non conta, è sempre l'ultimo dei miei pensieri. Quel che conta è sempre l'atteggiamento giusto. Se è giusto, si vincono le partite, se non lo è, in un campionato con elevato tasso di difficoltà, le partite non si vincono».

I RECUPERI
«Pucino ha recuperato subito, Koutsoupias si è allenato a parte ma va verso recupero, Brenno anche, così come Nasti. Diaw ha lavorato parzialmente in gruppo e domani farà allenamento completo».

CALO DI FORMA DI DORVAL
«Se guardiamo l'ultima partita, in tanti non hanno espresso il massimo. Io credo che Dorval con l'Ascoli abbia fatto una buona gara, così come a Brescia. Per le caratteristiche che ha può fare terzino o esterno alto, non è che un giocatore cambia perché gioca dieci metri più avanti o più dietro».

IL MOMENTO DELLA SQUADRA
«Noi dobbiamo fare alcune valutazioni. Siamo la squadra che per tutti ha sfiorato la serie A. Sabato scorso abbiamo affrontato però la migliore squadra del campionato con il Parma e forse con la Cremonese. Noi siamo rimasti in partita sino al 90', cancellerei solo gli ultimi 5 minuti. Il Venezia ha creato palle gol, ma anche noi abbiamo avuto opportunità. In questo momento qualche episodio ci gira contro, per esempio con la Feralpisalò Di Cesare ha deviato palla ed è finita dentro, al Venezia no. Chiaro che se abbiamo vinto solo tre partite su quattordici vorrà dire qualcosa. È normale che nessuno è contento, così come non lo sono io, ma i ragazzi lavorano per migliorare da un punto di vista fisico e tattico ed hanno la voglia di superare questo momento».

TROPPI GOL PRESI
«Con la Feralpi abbiamo già analizzato quanto accaduto, c'è stato un calo psicologico evidente dopo l'autogol, ma poi anche una reazione. Mentre col Venezia, per la troppa voglia di recuperare, abbiamo commesso errori. Ci siamo allungati per riprendere la partita ed abbiamo pagato. Sono partite e storie diverse, trovo inutile ripensarci, dobbiamo concentrarci sulla partita che dobbiamo affrontare, partita molto difficile, in primis perché giochiamo sul sintetico, infatti ci siamo allenati a Modugno, e poi perché il Lecco sta vivendo un buon momento, ha battuto anche il Parma, ha battuto il Palermo fuori casa, ha pareggiato il derby col Como. Dobbiamo avere la forza di cancellare l'ultima partita e mezzo».

SOSTITUZIONE ARAMU ALLA FINE DEL PRIMO TEMPO E CONDIZIONE CALCIATORE
«Ogni volta mi viene fatta la stessa domanda. A me interessa il Bari, non il singolo. Ne cambio tanti, faccio sostituzioni di molti giocatori. Sotto l'aspetto tattico, l'ho detto a fine partita, loro stavano spingendo molto sulla destra e Sibilli si stava sacrificando. Ricci aveva bisogno di una mano ed ho inserito Achik sull'esterno a tutta fascia, anche per dare una mano in fase di non possesso. Conta l'atteggiamento, non contano i moduli. I numeri si danno al lotto. Io devo cercare di mettere in campo chi sta meglio dal punto di vista fisico e dare collocazione dove si sente a suo agio, certamente. Normale che uno abbia interesse a recuperarlo. Quando gioca poi non ho visto incoraggiamento, tutti si aspettano tanto, non mi pare però di aver letto giudizi buoni. Magari non accontenta chi vede le partite, poi se non gioca dovrebbe giocare. La mia idea è che sia un giocatore importante e se sta bene e dà garanzie, gioca. Sta crescendo, ma quando ha avuto opportunità avrebbe potuto far meglio».

L'AMBIENTE E LA CONTESTAZIONE ALLA SOCIETÀ
«Non dobbiamo pensare a ciò che succede all'esterno. Chi veste la maglia del Bari sa che ci sono pro e contro, non possono batterci le mani quando perdiamo in casa. Dobbiamo ricavarci uno spazio ovattato e pensare al lavoro del campo, il resto fa parte del gioco perché dobbiamo essere noi a trainare la gente dalla nostra parte. Sappiamo già che abbiamo settore ospiti esaurito e che c'è gente che fa sacrifici per seguirci, quindi noi dobbiamo fare di tutto per loro che ci seguono in trasferta e per chi viene in casa a vederci ogni settimana. Se facciamo meglio, ci applaudono, noi non dobbiamo cercare attenuanti».