Monopoli-Bari 0-0, Mignani: «D’Errico? Non è entrato come doveva». Simeri: «Mi sono sentito pugnalato dai tifosi»

Il mister: «Un punto da tenere stretto. Antenucci? L’ho tolto perchè stanco». L’attaccante: «Ringrazio il tecnico» Colombo: «Orgoglioso della della squadra»

sabato 12 febbraio 2022 20.06
A cura di Riccardo Resta
Finisce 0-0 il derby del Veneziani tra Monopoli e Bari. Un pareggio che il tecnico biancorosso Michele Mignani commenta così: «Il punto di oggi va tenuto stretto, non è mai semplice né scontato vincere le partite. Il primo tempo è stato equilibrato, siamo partiti bene ma ci siamo spaventati. Abbiamo preso due ripartenze su due errori nostri e poi abbiamo trovato poche soluzioni. Dovevamo cercare gli attaccanti sui piedi o negli spazi, abbiamo fatto fatica a trovare spazi. La loro pressione ci ha fatto trovare difficoltà con i centrocampisti, non riuscivamo a cercare le punte con palloni puliti. Nella ripresa la squadra è cresciuta, quando siamo rimasti in superiorità numerica abbiamo provato ad aprirli ma abbiamo fatto girare palla non in maniera veloce. Dispiace non essere riusciti a vincere, però prendiamo questo punto dopo una partita difficile e sporca. Qui hanno fatto fatica in tanti, ora prepariamoci a rigiocare. Dobbiamo avere fiducia ed entusiasmo, non possiamo pensare di aver sistemato le cose a 14 partite dalla fine del campionato».

Piccola tirata d'orecchio nei confronti di Andrea D'Errico: «Non ha inciso perché non è entrato come doveva - la "bacchettata" di Mignani. Lui si aspettava di giocare dall'inizio, io ho il diritto di scegliere come voglio e se gli chiedo di giocare l'ultimo quarto d'ora lui mi deve dare tutto quello che ha nell'ultimo quarto d'ora. Dobbiamo avere voglia di andare a far male e stare attenti a non prendere ripartenze. Noi non siamo abituati ad arrivare in porta con i lanci dai difensori, potevamo farlo ma abbiamo provato un'altra soluzione. Anche le palle inattive sono situazioni pericolose, alla fine gli episodi condizionano il risultato finale. Nella ripresa, comunque, abbiamo fatto meglio del Monopoli».

Ha fatto notizia anche la sostituzione di Antenucci all'ora di gioco: «Cerco di leggere le partite dalla panchina. Antenucci nel primo tempo ha fatto fatica a giocare le palle sporche, poi l'ho tolto perché sembrava stanco e non posso permettermi di perderlo. Antenucci è un giocatore importante, ma anche Cheddira quando entra sa far male. Abbiamo fatto una partita da quadra forte, ora pensiamo alla Turris che è molto aggressiva e a volte ti concede degli spazi che devi essere bravo a sfruttare. Il dispiacere più grande è che c'è poco tempo per prepararla».

Protagonista della sfida Simone Simeri, che analizza la partita e si toglie un "sassolino" dalla scarpa con i tifosi che durante il mercato di gennaio hanno chiesto la sua partenza: «Sapevamo che sarebbe stata difficilissima, contro una squadra quadrata e che gioca un calcio d'attesa e ripartenza. Potevamo fare di più, dovevamo forzare la mano quando ci siamo trovati in superiorità. Nel primo tempo siamo stati lunghi, noi attaccanti abbiamo fatto fatica; nella ripresa abbiamo creato. Non è facile rientrare da titolare dopo quattro mesi, il mister mi ha tenuto in campo per 90' e lo ringrazio. Nei primi 10' abbiamo giocato bene, poi all'improvviso ci siamo allungati e siamo andati in difficoltà. Il Monopoli non è una squadra facile da affrontare, ma questo punto alla fine ci darà ragione. Questi mesi li ho vissuti malissimo, mi sono sentito pugnalato alle spalle dai tifoso barese. Per quattro anni ho sempre sudato la maglia, ho sempre giurato amore eterno; nei miei confronti ho sentito molta incoerenza. Ho sempre dato tutto per questa maglia, così sarà fino alla fine».

Mister Colombo, tecnico del Monopoli, commenta: «Nel primo tempo ci sono state occasioni da una parte e dall'altra, noi ne abbiamo avuta qualcuna in più. Nella ripresa abbiamo sofferto contro una grande squadra, ma abbiamo concesso poco. Va sottolineata la crescita rispetto alla partita d'andata, oggi nelle ripartenze e sulle palle inattive siamo stati incisivi e pericolosi. Da allenatore sono contento della crescita. Ce la possiamo giocare con chiunque e lo stiamo dimostrando con tutte quelle che sono in alto nella classifica, che abbiamo affrontato nelle prime giornate di ritorno. L'obiettivo era la salvezza, ora è diventato arrivare ai playoff. Abbiamo dei difetti ma conosciamo le nostre qualità; non ci tiriamo indietro».