Nocerina-Bari 1-0, Cornacchini: «Brutta gara ma niente drammi». Cacioli: «Ci vuole calma»
Il mister nel post partita: «Questa sconfitta peggiore di quella di Torre del Greco». Il capitano di giornata: «Ci è mancata la zampata»
domenica 7 aprile 2019
17.55
Un brutto Bari, che a un passo dall'obiettivo della matematica promozione in C s'inceppa e cade 1-0 sul campo di Angri, casa della Nocerina. Decide il goal al 9' di Cardone, in una partita in cui i biancorossi hanno fatto davvero poco se non nulla. «Abbiamo fatto una brutta gara, l'abbiamo sbagliata e abbiamo giocato poco senza palla, non abbiamo vinto i duelli individuali. Abbiamo preso un goal evitabile ma fa parte del calcio. Dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato e ripartire». La analizza così a caldo mister Giovanni Cornacchini, che però veste subito i panni del pompiere per spegnere i mugugni: «Niente drammi, si parlava di campionato facile ma le cose non stanno così. ci sta perdere una partita del genere, soprattuto per colpa di quello che non abbiamo fatto».
Dal punto di vista tattico un Bari che è sembrato in confusione: l'inizio con il 4-2-4, poi il passaggio al 3-5-2 e alla fine l'ingresso di Iadaresta per far saltare tutti gli schemi. «Contro un 3-5-2 abbiamo fatto fatica in mezzo al campo, ho messo Piovanello più indietro - spiega il tecnico. Ci sono momenti in cui devi pedalare. Rispetto all'andata non ha funzionato niente. Abbiamo preso un uno-due scolastico; è andata male e dobbiamo ripartire».
L'ultima sconfitta del Bari sempre in Campania, in casa della Turris: «Questa sconfitta è peggiore di quella di Torre del Greco - ammette Cornacchini. Abbiamo cercato di risolverla in tutte le maniere ma non è andata. Un Bari non bellissimo, anche se non abbiamo subito tanto. il problema è non essere riusciti a ribaltarla; se non vinci i duelli fai fatica. Ci dovevamo muovere di più e meglio: è nata male ed è finita peggio. Penso di aver capito le problematiche e ne discuterò con i ragazzi martedì». Cambia poco: con 8 punti di vantaggio a 4 giornate dalla fine l'obiettivo promozione è sempre lì. Ma Cornacchini non vuol sentir parlare di festa: «Il traguardo non è nei miei pensieri: dobbiamo pensare partita dopo partita».
Stempera i malumori anche Luca Cacioli, capitano di giornata per l'assenza di Brienza: «Si avvicina il momento clou ma bisogna prendere le cose con calma», dice il difensore. «Sapevamo che sarebbe stata difficile, che se fossimo andati sotto poi sarebbe stata dura. Con il 5-3-2 avevamo pochi spazi, ci è mancata la zampata per riaprirla. Da un po' sento parlare di festa; dobbiamo stare calmi, mancano 4 partite e quando verrà verrà».
Resta l'amarezza per un goal evitabile che ha condizionato tutta la partita: «C'è stato un uno-due, la palla è entrata in area siamo stati sfortunati, per poco non ci è arrivato Di Cesare. Qualche occasione l'abbiamo avuta, molte punizioni dal limite. In altre occasioni abbiamo segnato, oggi ci è mancato l'ultimo passaggio. Siamo qui a commentare una sconfitta, ci sta. Abbiamo deciso nel finale di andare con le palle lunghe o con le seconde palle, con Iadaresta ci sta fare questo tipo di gioco», conclude Cacioli.
Dal punto di vista tattico un Bari che è sembrato in confusione: l'inizio con il 4-2-4, poi il passaggio al 3-5-2 e alla fine l'ingresso di Iadaresta per far saltare tutti gli schemi. «Contro un 3-5-2 abbiamo fatto fatica in mezzo al campo, ho messo Piovanello più indietro - spiega il tecnico. Ci sono momenti in cui devi pedalare. Rispetto all'andata non ha funzionato niente. Abbiamo preso un uno-due scolastico; è andata male e dobbiamo ripartire».
L'ultima sconfitta del Bari sempre in Campania, in casa della Turris: «Questa sconfitta è peggiore di quella di Torre del Greco - ammette Cornacchini. Abbiamo cercato di risolverla in tutte le maniere ma non è andata. Un Bari non bellissimo, anche se non abbiamo subito tanto. il problema è non essere riusciti a ribaltarla; se non vinci i duelli fai fatica. Ci dovevamo muovere di più e meglio: è nata male ed è finita peggio. Penso di aver capito le problematiche e ne discuterò con i ragazzi martedì». Cambia poco: con 8 punti di vantaggio a 4 giornate dalla fine l'obiettivo promozione è sempre lì. Ma Cornacchini non vuol sentir parlare di festa: «Il traguardo non è nei miei pensieri: dobbiamo pensare partita dopo partita».
Stempera i malumori anche Luca Cacioli, capitano di giornata per l'assenza di Brienza: «Si avvicina il momento clou ma bisogna prendere le cose con calma», dice il difensore. «Sapevamo che sarebbe stata difficile, che se fossimo andati sotto poi sarebbe stata dura. Con il 5-3-2 avevamo pochi spazi, ci è mancata la zampata per riaprirla. Da un po' sento parlare di festa; dobbiamo stare calmi, mancano 4 partite e quando verrà verrà».
Resta l'amarezza per un goal evitabile che ha condizionato tutta la partita: «C'è stato un uno-due, la palla è entrata in area siamo stati sfortunati, per poco non ci è arrivato Di Cesare. Qualche occasione l'abbiamo avuta, molte punizioni dal limite. In altre occasioni abbiamo segnato, oggi ci è mancato l'ultimo passaggio. Siamo qui a commentare una sconfitta, ci sta. Abbiamo deciso nel finale di andare con le palle lunghe o con le seconde palle, con Iadaresta ci sta fare questo tipo di gioco», conclude Cacioli.