Palermo-Bari 3-0, Marino: «In partita fino al 2-0. Rigore su Menez? Inspiegabile non darlo»
Il tecnico: «Io in discussione? Chiedetelo al direttore». Corini: «Battere i biancorossi è stato complicato»
venerdì 2 febbraio 2024
23.26
Seconda sconfitta consecutiva per il Bari, che dal Barbera esce con un pesantissimo passivo di 3-0 contro il Palermo.
Nel post gara, mister Pasquale Marino ha commentato così la gara: «Abbiamo cercato di fare il massimo, nel primo tempo abbiamo sofferto, il Palermo ha creato di più e non eravamo convinti. Abbiamo retto bene fino all'ultimo minuto del primo tempo, poi nella ripresa siamo stati in partita fino al goal su calcio piazzato. Lì mi sono arrabbiato, perché qualche buona opportunità per pareggiare l'avevamo avuta; l'approccio è stato migliore rispetto a un primo tempo troppo rinunciatario. Non so come non si possa dare il rigore su Menez, ma quando perdi 3-0 non si considera neanche questo episodio. È un dispiacere enorme, su un altro errore è arrivato il 3-0; c'è molta rabbia».
Ancora il tecnico: «Siamo stati un po' timorosi nel primo tempo, abbiamo rischiato qualcosa. A inizio ripresa la reazione c'è stata, su azione da piazzato non si può prendere quel goal. C'è stata disattenzione da parte di Dorval, ma facciamo anche falli inutili; se non fossimo stati fiduciosi, non ci sarebbe stata la reazione. Abbiamo aspettato lo schiaffo per reagire, e invece avremmo dovuto iniziare nel primo tempo come abbiamo iniziato la ripresa».
Il mister aggiunge: «Siamo stati un po' timorosi nel primo tempo, abbiamo rischiato qualcosa. A inizio ripresa la reazione c'è stata, su azione da piazzato non si può prendere quel goal. C'è stata disattenzione da parte di Dorval, ma facciamo anche falli inutili; se non fossimo stati fiduciosi, non ci sarebbe stata la reazione. Abbiamo aspettato lo schiaffo per reagire, e invece avremmo dovuto iniziare nel primo tempo come abbiamo iniziato la ripresa».
Sul clima, già teso, pesano anche le voci di una possibile lite tra Sibilli e Ricci nel pre partita: «Ho in mente di parlare della partita e dei presenti, non possiamo parlare degli assenti e ogni partita ne abbiamo tanti. Sapevamo che la qualità del Palermo è tanta, il goal di Ranocchia lo fa un giocatore che ha disputato partite importanti in serie A. Abbiamo lottato, siamo stati in partita fino al 2-0, contro una squadra che qualitativamente è superiore al Bari. Bisogna trovare la condizione di alcuni calciatori; Kallon sta crescendo, così come cresceranno Puscas e Lulic, e oggi Acampora ha fatto una discreta partita. Dobbiamo reagire, non siamo una squadra che deve aspettare, ma dobbiamo essere più convinti di fare la partita; altrimenti subiamo occasioni importanti».
Marino conclude, eludendo le risposte sul suo futuro (sempre più in bilico): «Dobbiamo pensare di fare partita su partita, senza troppi voli in avanti. La realtà è che sono arrivate due sconfitte inaspettate, quella di oggi ci poteva stare ma quella con la Reggiana è difficile da digerire. Dobbiamo evitare queste sconfitte, perché eravamo in crescita; bisogna reagire bene, con la qualità, giocando a calcio per vincere senza aspettare gli avversari. Io guardo la partita, le domande sul mio futuro non vanno fatte a me. Se dico che non sono in discussione si dice che sono presuntuoso, se dico che sono in discussione si dice che mi sono arreso. Anziché chiederlo a me, lo si chieda al direttore. La dimensione di questo Bari? Abbiamo avuto tanti problemi, stiamo cercando di risolverli. Non ci piace parlare degli assenti, eravamo riusciti a trovare una quadratura ma in queste partite siamo stati penalizzati. Il percorso di crescita c'era stato, ora lasciamo a desiderare perché non siamo riusciti a esprimere quello che avevamo fatto nell'ultimo mese».
Esulta, invece, Eugenio Corini, tecnico dei rosanero: «Un segnale importante, di una crescita costante della squadra. Il Bari ha grande qualità, questo certifica il livello della nostra partita; batterlo oggi è stato molto più complicato di quello che ha detto il risultato finale. Questo campionato non regala niente a nessuno, tutte le partite sono complicate e dobbiamo prepararci al meglio. Abbiamo cercato di alzare il livello della squadra con Ranocchia e Diakite, due ragazzi che lo scout conosceva. Sono stati cercati, l'ultimo giorno abbiamo preso anche Traore; abbiamo fatto le cose giuste, senza stravolgere la squadra. Mi è piaciuta l'attitudine della squadra a lavorare insieme, poi con la palla abbiamo qualità e idee. Il Bari nel primo tempo ha fatto le sue cose, ha trovato il calcio d'angolo che poteva portarlo prima in vantaggio, e poi sul pareggio. Il gioco? Abbiamo fatto meglio noi, ma a volte le partite si indirizzano per cose particolari. Il Bari ha qualità, penso che si possa riprendere; due partite fa poteva rientrare nei playoff, se recupera i giocatori secondo me può dire la sua».
Nel post gara, mister Pasquale Marino ha commentato così la gara: «Abbiamo cercato di fare il massimo, nel primo tempo abbiamo sofferto, il Palermo ha creato di più e non eravamo convinti. Abbiamo retto bene fino all'ultimo minuto del primo tempo, poi nella ripresa siamo stati in partita fino al goal su calcio piazzato. Lì mi sono arrabbiato, perché qualche buona opportunità per pareggiare l'avevamo avuta; l'approccio è stato migliore rispetto a un primo tempo troppo rinunciatario. Non so come non si possa dare il rigore su Menez, ma quando perdi 3-0 non si considera neanche questo episodio. È un dispiacere enorme, su un altro errore è arrivato il 3-0; c'è molta rabbia».
Ancora il tecnico: «Siamo stati un po' timorosi nel primo tempo, abbiamo rischiato qualcosa. A inizio ripresa la reazione c'è stata, su azione da piazzato non si può prendere quel goal. C'è stata disattenzione da parte di Dorval, ma facciamo anche falli inutili; se non fossimo stati fiduciosi, non ci sarebbe stata la reazione. Abbiamo aspettato lo schiaffo per reagire, e invece avremmo dovuto iniziare nel primo tempo come abbiamo iniziato la ripresa».
Il mister aggiunge: «Siamo stati un po' timorosi nel primo tempo, abbiamo rischiato qualcosa. A inizio ripresa la reazione c'è stata, su azione da piazzato non si può prendere quel goal. C'è stata disattenzione da parte di Dorval, ma facciamo anche falli inutili; se non fossimo stati fiduciosi, non ci sarebbe stata la reazione. Abbiamo aspettato lo schiaffo per reagire, e invece avremmo dovuto iniziare nel primo tempo come abbiamo iniziato la ripresa».
Sul clima, già teso, pesano anche le voci di una possibile lite tra Sibilli e Ricci nel pre partita: «Ho in mente di parlare della partita e dei presenti, non possiamo parlare degli assenti e ogni partita ne abbiamo tanti. Sapevamo che la qualità del Palermo è tanta, il goal di Ranocchia lo fa un giocatore che ha disputato partite importanti in serie A. Abbiamo lottato, siamo stati in partita fino al 2-0, contro una squadra che qualitativamente è superiore al Bari. Bisogna trovare la condizione di alcuni calciatori; Kallon sta crescendo, così come cresceranno Puscas e Lulic, e oggi Acampora ha fatto una discreta partita. Dobbiamo reagire, non siamo una squadra che deve aspettare, ma dobbiamo essere più convinti di fare la partita; altrimenti subiamo occasioni importanti».
Marino conclude, eludendo le risposte sul suo futuro (sempre più in bilico): «Dobbiamo pensare di fare partita su partita, senza troppi voli in avanti. La realtà è che sono arrivate due sconfitte inaspettate, quella di oggi ci poteva stare ma quella con la Reggiana è difficile da digerire. Dobbiamo evitare queste sconfitte, perché eravamo in crescita; bisogna reagire bene, con la qualità, giocando a calcio per vincere senza aspettare gli avversari. Io guardo la partita, le domande sul mio futuro non vanno fatte a me. Se dico che non sono in discussione si dice che sono presuntuoso, se dico che sono in discussione si dice che mi sono arreso. Anziché chiederlo a me, lo si chieda al direttore. La dimensione di questo Bari? Abbiamo avuto tanti problemi, stiamo cercando di risolverli. Non ci piace parlare degli assenti, eravamo riusciti a trovare una quadratura ma in queste partite siamo stati penalizzati. Il percorso di crescita c'era stato, ora lasciamo a desiderare perché non siamo riusciti a esprimere quello che avevamo fatto nell'ultimo mese».
Esulta, invece, Eugenio Corini, tecnico dei rosanero: «Un segnale importante, di una crescita costante della squadra. Il Bari ha grande qualità, questo certifica il livello della nostra partita; batterlo oggi è stato molto più complicato di quello che ha detto il risultato finale. Questo campionato non regala niente a nessuno, tutte le partite sono complicate e dobbiamo prepararci al meglio. Abbiamo cercato di alzare il livello della squadra con Ranocchia e Diakite, due ragazzi che lo scout conosceva. Sono stati cercati, l'ultimo giorno abbiamo preso anche Traore; abbiamo fatto le cose giuste, senza stravolgere la squadra. Mi è piaciuta l'attitudine della squadra a lavorare insieme, poi con la palla abbiamo qualità e idee. Il Bari nel primo tempo ha fatto le sue cose, ha trovato il calcio d'angolo che poteva portarlo prima in vantaggio, e poi sul pareggio. Il gioco? Abbiamo fatto meglio noi, ma a volte le partite si indirizzano per cose particolari. Il Bari ha qualità, penso che si possa riprendere; due partite fa poteva rientrare nei playoff, se recupera i giocatori secondo me può dire la sua».