Palmese-Bari, il retroscena sul rosso a Quagliata. Lavilla: «L'arbitro aveva espulso me»
Il terzino dei calabresi: «Un pareggio utile a entrambe. I biancorossi meritano altri palcoscenici»
lunedì 25 marzo 2019
19.15
Finisce 0-0 fra Palmese e Bari allo stadio Lopresti della cittadina calabrese. Una partita che permette ai biancorossi di conservare il +11 in vetta alla classifica, anche se caratterizzata da una prestazione sottotono dei ragazzi di Cornacchini al cospetto di un avversario coriaceo e solido. Il Bari la chiude addirittura in nove per le espulsioni comminate dall'arbitro Frascaro di Firenze a Simeri (proteste reiterate) e Quagliata, autore di un fallo brutto anche se non cattivo sul terzino destro calabrese Lavilla, uscito dal campo con un taglio all'arcata sopracciliare procurata dai tacchetti del barese.
«Oggi sto molto meglio», dice Simone Lavilla ai microfoni di Radio Biancorossa. «Ho preso una brutta botta sul sopracciglio, per fortuna non mi ha preso l'occhio». Poi il curioso retroscena: «All'inizio l'arbitro aveva espulso me - racconta Lavilla col sorriso. Non so spiegare il motivo; forse perché ero ammonito e ha visto un mio fallo su Quagliata».
Fra i due, però, il chiarimento è stato immediato: «Ringrazio Quagliata perché mi ha chiesto subito scusa - dice Lavilla. Sono cose che succedono nel calcio, ho apprezzato molto il gesto. Non c'era cattiveria, voleva prendere la palla con il piede, io sono andato di petto e ci siamo scontrati. L'arbitro comunque ha fatto la sua partita, i rossi c'erano entrambi e forse c'era un rigore per noi in occasione del contatto fra Piovanello e il nostro terzino sinistro».
Sulla partita, invece, Lavilla aggiunge: «Ce la siamo giocata a viso aperto contro una squadra con giocatori di categorie superiori, il Bari merita altri palcoscenici come Serie B e Serie A, per noi giocare contro i biancorossi è stata una bellissima esperienza. Il pareggio è giusto, un buon punto sia per noi sia per il Bari». L'obiettivo della Palmese, comunque, resta «La salvezza - precisa Simone Lavilla. Mancano 3 punti per raggiungere i fatidici 40; siamo una squadra giovane, ad agosto non sapevamo neanche se ci saremmo iscritti al campionato. Poi si vedrà; siamo noi a scendere in campo».
Nel computo totale delle due partite, la Palmese è senza dubbio insieme alla Turris la squadra che ha dato più filo da torcere al Bari: all'andata fu una vittoria del biancorossi firmata da Mattera al minuto 87', al ritorno un pareggio più che meritato. «Al San Nicola abbiamo fatto una partita totalmente difensiva - ricorda Lavilla - perché conoscevamo le qualità offensive del Bari. Abbiamo subìto un goal all'ultimo minuto ma va bene così, poche squadre hanno portato via punti da Bari. Il nostro modulo è il 3-5-2, con me e Occhiuto che facciamo entrambe le fasi. Quando ci sono occasioni proviamo a fare male anche in avanti».
«Oggi sto molto meglio», dice Simone Lavilla ai microfoni di Radio Biancorossa. «Ho preso una brutta botta sul sopracciglio, per fortuna non mi ha preso l'occhio». Poi il curioso retroscena: «All'inizio l'arbitro aveva espulso me - racconta Lavilla col sorriso. Non so spiegare il motivo; forse perché ero ammonito e ha visto un mio fallo su Quagliata».
Fra i due, però, il chiarimento è stato immediato: «Ringrazio Quagliata perché mi ha chiesto subito scusa - dice Lavilla. Sono cose che succedono nel calcio, ho apprezzato molto il gesto. Non c'era cattiveria, voleva prendere la palla con il piede, io sono andato di petto e ci siamo scontrati. L'arbitro comunque ha fatto la sua partita, i rossi c'erano entrambi e forse c'era un rigore per noi in occasione del contatto fra Piovanello e il nostro terzino sinistro».
Sulla partita, invece, Lavilla aggiunge: «Ce la siamo giocata a viso aperto contro una squadra con giocatori di categorie superiori, il Bari merita altri palcoscenici come Serie B e Serie A, per noi giocare contro i biancorossi è stata una bellissima esperienza. Il pareggio è giusto, un buon punto sia per noi sia per il Bari». L'obiettivo della Palmese, comunque, resta «La salvezza - precisa Simone Lavilla. Mancano 3 punti per raggiungere i fatidici 40; siamo una squadra giovane, ad agosto non sapevamo neanche se ci saremmo iscritti al campionato. Poi si vedrà; siamo noi a scendere in campo».
Nel computo totale delle due partite, la Palmese è senza dubbio insieme alla Turris la squadra che ha dato più filo da torcere al Bari: all'andata fu una vittoria del biancorossi firmata da Mattera al minuto 87', al ritorno un pareggio più che meritato. «Al San Nicola abbiamo fatto una partita totalmente difensiva - ricorda Lavilla - perché conoscevamo le qualità offensive del Bari. Abbiamo subìto un goal all'ultimo minuto ma va bene così, poche squadre hanno portato via punti da Bari. Il nostro modulo è il 3-5-2, con me e Occhiuto che facciamo entrambe le fasi. Quando ci sono occasioni proviamo a fare male anche in avanti».