Pro Vercelli-Bari 2-2: Galano illude, Morra beffa al 93’
La doppietta dell’11 biancorosso pareggiata da un goal in mischia
sabato 14 ottobre 2017
17.04
Era arrivato a tanto così il Bari dal primo successo esterno della stagione. Ma le partite lontano dal San Nicola restano stregate per Grosso e i suoi: al Piola di Vercelli finisce 2-2 tra la Pro e il Bari, che si era reso protagonista di una grande rimonta firmata nella ripresa da Galano dopo il vantaggio piemontese nel primo tempo. Sa ancor più di beffa, dunque, la rete di Morra in mischia nel recupero, che scippa di fatto ai biancorossi un successo che sarebbe stato ampiamente meritato.
Una trasferta che lascia in eredità il primo punticino esterno con cui il Bari si conferma nelle parti alte della classifica (13 punti, -2 dalla vetta), ma che lascia in bocca un sapore amaro che sarà difficile da mandar via.
Le scelte
Non c'è Busellato nella distinta ufficiale del Bari, che si schiera con il 3-4-3 ormai diventato certezza per Fabio Grosso. In difesa si rivede ancora Cassani, che vince il ballottaggio con Capradossi per agire al fianco di Marrone e Gyomber davanti a Micai. A centrocampo rientra capitan Basha, che agisce da diga centrale insieme a Tello, con Fiamozzi e il confermato Morleo sulle fasce. In avanti si rivede il tris all'asso visto contro l'Avellino: Cissè agisce da punta centrale coadiuvato da Improta e Galano larghi a piedi invertiti.
Grave forfait dell'ultimo minuto per Gianluca Grassadonia, costretto a schierare la sua Pro senza il faro del centrocampo Vives. Spazio, dunque, nel 4-3-3 delle Bianche Casacche a Castiglia in cabina di regia, con Germano e Altobelli in posizione di mezze ali. A guidare l'attacco c'è l'ex di turno Raicevic al centro della prima linea, con Firenze e Vajushi sugli esterni. Difesa a quattro davanti a Marcone composta da Berra, Legati, Bergamelli e Mammarella.
Partenza con inganno
È subito il Bari a partire forte, mantenendo il possesso e schiacciando la Pro nella sua metà campo. La squadra di Grassadonia attende con pazienza i biancorossi, per ripartire con la grande qualità dei suoi esterni. La prima occasione è del Bari al 6': Cissè lavora bene di sponda il cross di Morleo favorendo il tiro dal limite dell'area di Basha, fermato solo dalla base del palo a Marcone ormai battuto. Sembra il primo squillo della carica biancorossa, ma in realtà si tratta dell'unica fiammata del Bari, che pian piano esce dal vivo del gioco lasciando spazio alle iniziative piemontesi. È Firenze il primo a farsi vivo e a chiamare Micai all'intervento plastico sul suo destro a giro (17'). È la prova generale del goal che arriva alla mezz'ora: Mammarella trova libero al limite dell'area Castiglia, bravo a sfruttare l'inguardabile marcatura del Bari sull'azione d'angolo e battere Micai con un tiro sporco rasoterra. Il Bari ci mette un po' per riorganizzare le idee, facendo leva sul grande lavoro di Cissè in appoggio alla manovra, rallentata dall'inferiorità a centrocampo e della scarsa vena di Galano. L'unico spunto del finale di tempo arriva da Improta, che prova a correggere al volo un buon cross di Cassani ma trova l'attenta opposizione di Marcone sul suo palo.
Pronta riscossa
Nel secondo tempo il Bari, scosso dal goal dello svantaggio, entra in campo con un'altra verve, cogliendo di sorpresa la Pro. Passano appena 2' e i biancorossi pervengono immediatamente al pareggio: Tello porta palla senza opposizione nella metà campo della Pro servendo in verticale Galano che da due passi batte Marcone, lasciato scoperto dall'immobile difesa vercellese. È l'episodio che infiamma la partita: il Bari riesce a trovare la continuità di gioco che chiedeva a gran voce Grosso in settimana, mettendo alle corde i piemontesi (unico squillo al 9' con un tiro alto di Raicevic). Sale la pressione a centrocampo dei biancorossi, che trovano in Tello ancora una volta l'interprete più ispirato: al 14' il colombiano trova centralmente Cissè, che si libera di Bergamelli e chiama Marcone a un super-intervento.
Rimonta completata
Grosso capisce che è il momento di spingere per cercare il colpaccio e decide di passare allo spregiudicato 4-3-3, togliendo Cissè e Fiamozzi per inserire Iocolano e Floro Flores. Grassadonia prova a rispondere con gli inserimenti di Morra per Raicevic, Bifulco per Vajushi e Rovini per Firenze, ma la Pro non riesce a uscire dall'angolo senza le giocate di Castiglia, guardato a vista da Basha (poi Petriccione nel finale) e Improta in ripiegamento. È ancora il Bari, dunque, a menar le danze con il suo atteggiamento più sbarazzino, che trova compimento al 31' con la grande giocata di Galano, che con un movimento alla Robben si accentra sul mancino lasciando sul posto Mammarella e infilando il pallone nell'angolo alla destra di Marcone.
Mischia con Beffa
A tempo ormai scaduto arriva, però, la beffa delle beffe per il Bari, che vede sfumare a 2' dalla fine il primo successo esterno. Al 93' Mammarella calcia nel mezzo una punizione trovando Berra (in posizione sospetta) che rimette in mezzo per Legati; il pallone vagante viene spinto al di là della linea da Morra con la pancia, firmando il 2-2 finale che lascia una marea di rimpianti a Grosso e al suo Bari.
Una trasferta che lascia in eredità il primo punticino esterno con cui il Bari si conferma nelle parti alte della classifica (13 punti, -2 dalla vetta), ma che lascia in bocca un sapore amaro che sarà difficile da mandar via.
Le scelte
Non c'è Busellato nella distinta ufficiale del Bari, che si schiera con il 3-4-3 ormai diventato certezza per Fabio Grosso. In difesa si rivede ancora Cassani, che vince il ballottaggio con Capradossi per agire al fianco di Marrone e Gyomber davanti a Micai. A centrocampo rientra capitan Basha, che agisce da diga centrale insieme a Tello, con Fiamozzi e il confermato Morleo sulle fasce. In avanti si rivede il tris all'asso visto contro l'Avellino: Cissè agisce da punta centrale coadiuvato da Improta e Galano larghi a piedi invertiti.
Grave forfait dell'ultimo minuto per Gianluca Grassadonia, costretto a schierare la sua Pro senza il faro del centrocampo Vives. Spazio, dunque, nel 4-3-3 delle Bianche Casacche a Castiglia in cabina di regia, con Germano e Altobelli in posizione di mezze ali. A guidare l'attacco c'è l'ex di turno Raicevic al centro della prima linea, con Firenze e Vajushi sugli esterni. Difesa a quattro davanti a Marcone composta da Berra, Legati, Bergamelli e Mammarella.
Partenza con inganno
È subito il Bari a partire forte, mantenendo il possesso e schiacciando la Pro nella sua metà campo. La squadra di Grassadonia attende con pazienza i biancorossi, per ripartire con la grande qualità dei suoi esterni. La prima occasione è del Bari al 6': Cissè lavora bene di sponda il cross di Morleo favorendo il tiro dal limite dell'area di Basha, fermato solo dalla base del palo a Marcone ormai battuto. Sembra il primo squillo della carica biancorossa, ma in realtà si tratta dell'unica fiammata del Bari, che pian piano esce dal vivo del gioco lasciando spazio alle iniziative piemontesi. È Firenze il primo a farsi vivo e a chiamare Micai all'intervento plastico sul suo destro a giro (17'). È la prova generale del goal che arriva alla mezz'ora: Mammarella trova libero al limite dell'area Castiglia, bravo a sfruttare l'inguardabile marcatura del Bari sull'azione d'angolo e battere Micai con un tiro sporco rasoterra. Il Bari ci mette un po' per riorganizzare le idee, facendo leva sul grande lavoro di Cissè in appoggio alla manovra, rallentata dall'inferiorità a centrocampo e della scarsa vena di Galano. L'unico spunto del finale di tempo arriva da Improta, che prova a correggere al volo un buon cross di Cassani ma trova l'attenta opposizione di Marcone sul suo palo.
Pronta riscossa
Nel secondo tempo il Bari, scosso dal goal dello svantaggio, entra in campo con un'altra verve, cogliendo di sorpresa la Pro. Passano appena 2' e i biancorossi pervengono immediatamente al pareggio: Tello porta palla senza opposizione nella metà campo della Pro servendo in verticale Galano che da due passi batte Marcone, lasciato scoperto dall'immobile difesa vercellese. È l'episodio che infiamma la partita: il Bari riesce a trovare la continuità di gioco che chiedeva a gran voce Grosso in settimana, mettendo alle corde i piemontesi (unico squillo al 9' con un tiro alto di Raicevic). Sale la pressione a centrocampo dei biancorossi, che trovano in Tello ancora una volta l'interprete più ispirato: al 14' il colombiano trova centralmente Cissè, che si libera di Bergamelli e chiama Marcone a un super-intervento.
Rimonta completata
Grosso capisce che è il momento di spingere per cercare il colpaccio e decide di passare allo spregiudicato 4-3-3, togliendo Cissè e Fiamozzi per inserire Iocolano e Floro Flores. Grassadonia prova a rispondere con gli inserimenti di Morra per Raicevic, Bifulco per Vajushi e Rovini per Firenze, ma la Pro non riesce a uscire dall'angolo senza le giocate di Castiglia, guardato a vista da Basha (poi Petriccione nel finale) e Improta in ripiegamento. È ancora il Bari, dunque, a menar le danze con il suo atteggiamento più sbarazzino, che trova compimento al 31' con la grande giocata di Galano, che con un movimento alla Robben si accentra sul mancino lasciando sul posto Mammarella e infilando il pallone nell'angolo alla destra di Marcone.
Mischia con Beffa
A tempo ormai scaduto arriva, però, la beffa delle beffe per il Bari, che vede sfumare a 2' dalla fine il primo successo esterno. Al 93' Mammarella calcia nel mezzo una punizione trovando Berra (in posizione sospetta) che rimette in mezzo per Legati; il pallone vagante viene spinto al di là della linea da Morra con la pancia, firmando il 2-2 finale che lascia una marea di rimpianti a Grosso e al suo Bari.