Pucino: «Da parte mia sempre stato grande amore verso questa piazza»
Questa mattina la conferenza stampa del difensore del Bari
lunedì 9 dicembre 2024
14.37
Conferenza stampa al lunedì per Raffaele Pucino, ormai tassello inamovibile della difesa a tre schierata da Moreno Longo. Lui ed il Bari, storia di un rapporto d'amore a tratti bello, a tratti tormentato.
Il difensore biancorosso, fresco di 100 presenze a Bari, ha teso a ribadire quanto sia «fiero di aver raggiunto questo traguardo, soprattutto qui, dove non è facile e non è come raggiungerlo da altre parti. Da quando sono arrivato - ha spiegato - ho vissuto emozioni molto forti, sia positive, sia negative, molto negative come l'11 giugno 2023 e l'annata passata. Ci tenevo a ringraziare tutti coloro i quali mi hanno permesso di raggiungere questo traguardo - ha sottolineato -, chi mi ha portato a Bari, chi col lavoro quotidiano mi hanno portato sempre a dare tutto me stesso. Con professionalità sono riuscito a ritagliarmi uno spazio. Ringrazio quindi società, i direttori sportivi, gli allenatori ed i compagni di strada e tutti quelli che svolgono un ruolo in questa società anche dietro le quinte. Ci tenevo infine a ringraziare le persone. Alcune volte le mie esternazioni sono passate per arroganza o presunzione - ha quindi rimarcato Pucino - ma ci tengo a sottolineare che tutto ciò non fa parte di me. Forse alcune volte l'autostima a volte può far apparire questo, ma non sono così. Da parte mia c'è sempre stato un grande amore verso questa piazza ed i tifosi. Il momento più felice, più bello è difficile da individuare. Facile dire vittoria del campionato in serie C, ma credo che la stagione in cui abbiamo sfiorato la A abbia portato emozioni forti vissute. Lo è stato anche il playout vinto a Terni, perché sarà pure il minimo per il Bari, ma per noi è stato importante».
Longo aveva scherzato sabato scorso, affermando di avergli allungato la carriera, e lui ha risposto con una battuta: «da qui a fine stagione mi restano altri sei mesi». Poi si è fatto serio: «Ringrazio il mister per la fiducia che mi sta dando - ha sottolineato - e per il rapporto che si è creato. Sin dal primo giorno in cui è arrivato ci ho messo tutto quello che avevo. Lui è un allenatore che ti tira fuori il 101% e dopo la scorsa stagione uno così può solo portarti benefici. Indietro nelle gerarchie ad inizio di ogni stagione? Dipende da chi ti ci mette. Io ho sempre dovuti giocarmi il posto nella mia carriera con calciatori di qualità. E le mie, quando sono state riconosciute, rappresentano un attestato di stima».
Pucino è quindi tornato sul quarto posto in classifica: «Se il 23 maggio non avessimo vinto la partita a Terni, non saprei dirvi quale sarebbe stato il nostro destino ed il nostro stato d'animo. Probabilmente tanti di noi non sarebbero ancora qui. Quel giorno è stato importante perché potrebbe essere il giorno di una piccola rinascita, per farci essere più consapevoli di noi stessi. In quella partita avevamo tutto da perdere ma abbiamo dimostrato, soprattutto a noi stessi, che valiamo. Quella partita ci ha portato oggi ad avere spalle più forti, ad uscire da quella partenza fatte frettolosamente, come avevo detto ad inizio campionato. Mi fa piacere essere in questa posizione e spero che la gente abbia iniziato a credere nel nostro lavoro quotidiano. Dobbiamo rimanere coi piedi per terra, è un campionato lungo che ti fa "vedere cose un po' strane" e dare continuità al percorso iniziato il 6 luglio».
Il difensore nativo di Caserta ha quindi ribadito l'importanza dell'unità di intenti con la tifoseria ed ha evidenziato un concetto: «quando ho detto diamoci la mano, qualcuno ha pensato fossi arrogante. Rifarei quell'intervista perché pensavo quelle cose. Tirando le somme, quasi a metà campionato, quelle mie parole avevano un senso. Forse avrei dovuto essere più chiaro, ma la gente adesso inizia a conoscermi, quel giorno ho difeso tutto il Bari Calcio, non solo me stesso. Il gruppo di quest'anno è ottimo, grazie all'aiuto della dirigenza e ringrazio Valerio Di Cesare che ti insegna cosa vuol dire dare tutto per questa maglia e mi complimento con lui per come sta svolgendo questo lavoro. Dobbiamo continuare a dare tutto - è il manifesto di intenti - per raggiungere traguardi importanti».
«Del contratto non abbiamo parlato ancora - ha spiegato -. Non è da me andare a stimolare. È qualcosa a cui penso, per me sarebbe una gioia continuare a lavorare con questa società. Quanto al ruolo, mi piace farlo perché sei coinvolto nelle due fasi. Oggi, nel calcio moderno, c'è bisogno di spinta e qualità e a me piace avere la palla ed impostare. Si tratta di un ruolo che ho svolto in passato a Salerno e sono contento di essere continuato a farlo. Probabilmente è il ruolo che mi si addice di più», ha concluso Pucino.
Elogi sono arrivati anche per il compagno Valerio Mantovani, definito un professionista serio che sta dando tanto a questa squadra. «Lascia tutto in campo, mi ha fatto piacere ritrovarlo e vederlo cresciuto. Quando facciamo paragoni con Di Cesare, direi di andare cauti. Manto è bravo, ma Di Cesare è cento passi avanti a tutti».
«Venerdì affrontiamo una squadra impressionante - ha quindi detto Pucino in conclusione di conferenza stampa - ed abbiamo già iniziato a preparare la partita. Non dobbiamo avere ansia e paura, lavorando da Bari, da squadra che siamo. Quando indossi questa maglia non ti puoi permettere di andare in nessun campo ed avere paura. Dobbiamo rispettare qualsiasi avversario, ma andare con entusiasmo a giocare. Mi fa piacere che si sta ricucendo il rapporto coi tifosi. Qua quando si crea "il priscio" si fa tutto più difficile per gli avversari. Andiamo a Pisa consapevoli di quello che siamo per fare una grande partita».
Il difensore biancorosso, fresco di 100 presenze a Bari, ha teso a ribadire quanto sia «fiero di aver raggiunto questo traguardo, soprattutto qui, dove non è facile e non è come raggiungerlo da altre parti. Da quando sono arrivato - ha spiegato - ho vissuto emozioni molto forti, sia positive, sia negative, molto negative come l'11 giugno 2023 e l'annata passata. Ci tenevo a ringraziare tutti coloro i quali mi hanno permesso di raggiungere questo traguardo - ha sottolineato -, chi mi ha portato a Bari, chi col lavoro quotidiano mi hanno portato sempre a dare tutto me stesso. Con professionalità sono riuscito a ritagliarmi uno spazio. Ringrazio quindi società, i direttori sportivi, gli allenatori ed i compagni di strada e tutti quelli che svolgono un ruolo in questa società anche dietro le quinte. Ci tenevo infine a ringraziare le persone. Alcune volte le mie esternazioni sono passate per arroganza o presunzione - ha quindi rimarcato Pucino - ma ci tengo a sottolineare che tutto ciò non fa parte di me. Forse alcune volte l'autostima a volte può far apparire questo, ma non sono così. Da parte mia c'è sempre stato un grande amore verso questa piazza ed i tifosi. Il momento più felice, più bello è difficile da individuare. Facile dire vittoria del campionato in serie C, ma credo che la stagione in cui abbiamo sfiorato la A abbia portato emozioni forti vissute. Lo è stato anche il playout vinto a Terni, perché sarà pure il minimo per il Bari, ma per noi è stato importante».
Longo aveva scherzato sabato scorso, affermando di avergli allungato la carriera, e lui ha risposto con una battuta: «da qui a fine stagione mi restano altri sei mesi». Poi si è fatto serio: «Ringrazio il mister per la fiducia che mi sta dando - ha sottolineato - e per il rapporto che si è creato. Sin dal primo giorno in cui è arrivato ci ho messo tutto quello che avevo. Lui è un allenatore che ti tira fuori il 101% e dopo la scorsa stagione uno così può solo portarti benefici. Indietro nelle gerarchie ad inizio di ogni stagione? Dipende da chi ti ci mette. Io ho sempre dovuti giocarmi il posto nella mia carriera con calciatori di qualità. E le mie, quando sono state riconosciute, rappresentano un attestato di stima».
Pucino è quindi tornato sul quarto posto in classifica: «Se il 23 maggio non avessimo vinto la partita a Terni, non saprei dirvi quale sarebbe stato il nostro destino ed il nostro stato d'animo. Probabilmente tanti di noi non sarebbero ancora qui. Quel giorno è stato importante perché potrebbe essere il giorno di una piccola rinascita, per farci essere più consapevoli di noi stessi. In quella partita avevamo tutto da perdere ma abbiamo dimostrato, soprattutto a noi stessi, che valiamo. Quella partita ci ha portato oggi ad avere spalle più forti, ad uscire da quella partenza fatte frettolosamente, come avevo detto ad inizio campionato. Mi fa piacere essere in questa posizione e spero che la gente abbia iniziato a credere nel nostro lavoro quotidiano. Dobbiamo rimanere coi piedi per terra, è un campionato lungo che ti fa "vedere cose un po' strane" e dare continuità al percorso iniziato il 6 luglio».
Il difensore nativo di Caserta ha quindi ribadito l'importanza dell'unità di intenti con la tifoseria ed ha evidenziato un concetto: «quando ho detto diamoci la mano, qualcuno ha pensato fossi arrogante. Rifarei quell'intervista perché pensavo quelle cose. Tirando le somme, quasi a metà campionato, quelle mie parole avevano un senso. Forse avrei dovuto essere più chiaro, ma la gente adesso inizia a conoscermi, quel giorno ho difeso tutto il Bari Calcio, non solo me stesso. Il gruppo di quest'anno è ottimo, grazie all'aiuto della dirigenza e ringrazio Valerio Di Cesare che ti insegna cosa vuol dire dare tutto per questa maglia e mi complimento con lui per come sta svolgendo questo lavoro. Dobbiamo continuare a dare tutto - è il manifesto di intenti - per raggiungere traguardi importanti».
«Del contratto non abbiamo parlato ancora - ha spiegato -. Non è da me andare a stimolare. È qualcosa a cui penso, per me sarebbe una gioia continuare a lavorare con questa società. Quanto al ruolo, mi piace farlo perché sei coinvolto nelle due fasi. Oggi, nel calcio moderno, c'è bisogno di spinta e qualità e a me piace avere la palla ed impostare. Si tratta di un ruolo che ho svolto in passato a Salerno e sono contento di essere continuato a farlo. Probabilmente è il ruolo che mi si addice di più», ha concluso Pucino.
Elogi sono arrivati anche per il compagno Valerio Mantovani, definito un professionista serio che sta dando tanto a questa squadra. «Lascia tutto in campo, mi ha fatto piacere ritrovarlo e vederlo cresciuto. Quando facciamo paragoni con Di Cesare, direi di andare cauti. Manto è bravo, ma Di Cesare è cento passi avanti a tutti».
«Venerdì affrontiamo una squadra impressionante - ha quindi detto Pucino in conclusione di conferenza stampa - ed abbiamo già iniziato a preparare la partita. Non dobbiamo avere ansia e paura, lavorando da Bari, da squadra che siamo. Quando indossi questa maglia non ti puoi permettere di andare in nessun campo ed avere paura. Dobbiamo rispettare qualsiasi avversario, ma andare con entusiasmo a giocare. Mi fa piacere che si sta ricucendo il rapporto coi tifosi. Qua quando si crea "il priscio" si fa tutto più difficile per gli avversari. Andiamo a Pisa consapevoli di quello che siamo per fare una grande partita».