SSC Bari, Auteri: «Con la Ternana ho sbagliato le scelte. Unico problema mia assenza dal campo»
Il tecnico parla dal suo isolamento domiciliare: «Sto bene. Abbiamo sofferto di timidezza, condizione fisica non ottimale per chi è arrivato dopo»
giovedì 19 novembre 2020
13.36
Torna a parlare pubblicamente mister Gaetano Auteri, tecnico della SSC Bari, che ha incontrato la stampa in modalità "virtuale", direttamente dalla sede del suo isolamento domiciliare, dove sta osservando la quarantena dopo essere risultato positivo al Covid-19. «Sto bene, ma purtroppo non mi posso muovere. Aspetto con ansia un tampone negativo», ha rassicurato Auteri in apertura.
Analizzando la sconfitta con la Ternana di domenica scorsa, il mister con onestà ammette: «Abbiamo sbagliato la partita, la guida tecnica sul campo è fondamentale. Le responsabilità della partita con la Ternana me la prendo io, alcune scelte le ho sbagliate: avevamo giocato tre giorni prima, non essendoci sul campo ho sbagliato qualcosa nelle valutazioni. L'errore è stato parziale: abbiamo aggredito poco, abbiamo subìto il loro palleggio arretrando immediatamente. Avremmo dovuto ripartire con continuità. Se ci rifacciamo agli ultimi venti minuti abbiamo rischiato di pareggiare in 10 contro 11, rimanendo con tre attaccanti. Non avremmo rubato niente, ma le responsabilità me le prendo io. L'unica giustificazione è che non ero con loro per valutare la condizione, ma di grandi problemi non ce ne sono. Bisogna accettare le critiche e accettare la responsabilità che la piazza mette su di noi. Abbiamo la forza e la compattezza per recuperare il terreno, la media punti della Ternana, alla lunga, si riequilibrerà».
[YOUTUBE]
Auteri prosegue: «Ho messo in campo alcuni giocatori che pensavo potessero stare meglio e fare meglio, come Antenucci, Simeri, De Risio, Perrotta. Ho sbagliato delle valutazioni, perché in quei giorni non ho potuto seguire gli allenamenti. Questo ha compromesso la prestazione, facendo sì che alzassimo poco il gioco con i difensori e che ci muovessimo poco con gli attaccanti. Pensavo che De Risio, dopo la gara di Potenza, fosse in grado di fare meglio, ma ho sbagliato considerazioni. Non essendoci coralità, ci siamo abbassati un po' troppo e in diversi momenti abbiamo subito il palleggio della Ternana. Da qui a dire che la Ternana ci ha surclassati no; si ha quell'impressione guardando la partita solo negli ultimi 20 minuti, quando eravamo in dieci. Ho pensato che essendo Antenucci potesse fare un'ora bene, col senno di poi mi sono reso conto di aver sbagliato delle scelte; forse Candellone o D'Ursi avrebbero potuto fare meglio. Non si può emarginare nessuno, in queste partite è entrato in campo qualcuno che non era pronto dal punto di vista fisico. Ci proponiamo di fare un calcio intenso e in alcuni momenti siamo stati discontinui».
Sulla condizione atletica non ottimale di alcuni elementi e sulla "crisi d'identità" a tratti dimostrata dalla squadra, il mister aggiunge: «Tutti i calciatori che hanno lavorato insieme dal 27 agosto stanno bene. Chi non sta benissimo è perché è arrivato un po' dopo, alcuni si sono allenati fuori contesto. Complessivamente, all'80%, il gruppo sta molto bene. Recuperare la condizione di chi sta meno bene non è semplice giocando ogni 3 giorni; o li metti da parte per un mese, o fai, come noi, un'altra scelta. Con la Spal o con il Potenza avevamo identità. Non siamo continui perché ogni tre giorni devi alternare qualcuno, perché alcuni non sono al meglio e si devono calare nel discorso tattico e tecnico. Lucarelli (tecnico della Ternana che prima dello scontro diretto aveva parlato del Bari come una squadra non ancora del tutto "auteriana", Ndr) parla a sproposito, perché fra continuità e discontinuità il bilancio è molto positivo. Il campionato non è chiuso, magari pensassero di averlo vinto. Giocheremo con la Ternana nel girone di ritorno; noi ci siamo. Il gruppo è fatto di ottimi professionisti e grandi esempi, l'unico problema è che il virus ha beccato il responsabile tecnico. Per me conta tutto, le responsabilità me le sento addosso. Fosse per me trascurerei anche la salute, ma le regole vanno rispettate. Spero che questo problema si risolva prestissimo; altri problemi non ci sono».
Campionato chiuso? Auteri non ne vuol sentir parlare: «Ci sono 75 punti a disposizione. Nessuno ha vinto già il campionato, così come noi non l'abbiamo perso. Dobbiamo migliorare molto, ma il tempo è dalla nostra. Gli spazi ci sono per recuperare, i campionati non si vincono adesso. Sul 2-1 Antenucci cento volte su cento fa goal, se fosse entrato quel pallone ci saremmo ricompattati meglio e avremmo parlato di un'impresa, in 10 contro 11. Non sono stato contento solo della nostra timidezza con la Ternana; il braccino corto ci ha fatto rimanere lì sulle posizioni».
Come spesso gli capita, Auteri va in "dribbling" sulla questione modulo, preferendo concentrarsi su altri aspetti: «Abbiamo dimostrato di poter essere duttili in queste dieci partite. Abbiamo fatto cose diverse, cambiando diverse volte. Il problema è mettere in campo la gente più pronta: con la Ternana ho pensato che Perrotta potesse fare la terza partita di livello in sette giorni, ma non vedendolo ho sbagliato valutazione. Anche sui goal subiti, tre sono rigori; quello a Potenza è stato un regalo dell'arbitro. Col Catania ci siamo fatti autogoal, ma anche alla Ternana abbiamo concesso non molto. Se fosse finita zero a zero, otto goal in 10 partite sono un'ottima media. Non c'è un problema difensivo, abbiamo dimostrato di saper giocare in tanti modi. Minelli si è negativizzato, speriamo di averlo entro 8/10 giorni ma avrà bisogno di un po' di tempo. Celiento e Di Cesare stanno bene, Sabbione sta meglio dopo un problema a Potenza. Abbiamo Ciofani che può interpretare tutti i ruoli. Tutto ciò che diciamo è influenzato dalla partita con la Ternana: abbiamo preso un goal evitabile a difesa schierata, uno su errore nostro e uno al 90' quando in 10 stavamo provando a recuperarla. Occorre fare le scelte giuste, ma non abbiamo un problema difensivo. Siamo in grado di invertire la tendenza: calma e gesso, problemi non ne abbiamo. Si migliora con il lavoro quotidiano».
In vista della sfida di domenica a Caserta, il tecnico biancorosso dice di aspettarsi «Una risposta sul piano di impegno, coralità e lucidità. La Casertana ha giocatori importanti, di spessore. Le partite sono tutte difficili, ma noi siamo in grado di andare lì e giocare da Bari, fare la partita giusta fatta di mentalità, aggressività e proposta di gioco. Una partita giusta. Dobbiamo giocare una partita come quella di Potenza, in cui abbiamo imposto gioco e concesso quasi nulla. Una partita più libera e giudiziosa, fatta di ritmo e intensità, contro una squadra molto buona.
Una chiosa finale sul consulente tecnico che aiuterà la squadra a recuperare la migliore forma: «Il consulente doveva venire a lavorare con me e il mio staff. Poi ha avuto delle problematiche familiari, ma ha sempre saputo tutto ed è sempre stato in collegamento. È una logica successione di quello che è stato condiviso dal 27 agosto», conclude Auteri.
Analizzando la sconfitta con la Ternana di domenica scorsa, il mister con onestà ammette: «Abbiamo sbagliato la partita, la guida tecnica sul campo è fondamentale. Le responsabilità della partita con la Ternana me la prendo io, alcune scelte le ho sbagliate: avevamo giocato tre giorni prima, non essendoci sul campo ho sbagliato qualcosa nelle valutazioni. L'errore è stato parziale: abbiamo aggredito poco, abbiamo subìto il loro palleggio arretrando immediatamente. Avremmo dovuto ripartire con continuità. Se ci rifacciamo agli ultimi venti minuti abbiamo rischiato di pareggiare in 10 contro 11, rimanendo con tre attaccanti. Non avremmo rubato niente, ma le responsabilità me le prendo io. L'unica giustificazione è che non ero con loro per valutare la condizione, ma di grandi problemi non ce ne sono. Bisogna accettare le critiche e accettare la responsabilità che la piazza mette su di noi. Abbiamo la forza e la compattezza per recuperare il terreno, la media punti della Ternana, alla lunga, si riequilibrerà».
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Auteri prosegue: «Ho messo in campo alcuni giocatori che pensavo potessero stare meglio e fare meglio, come Antenucci, Simeri, De Risio, Perrotta. Ho sbagliato delle valutazioni, perché in quei giorni non ho potuto seguire gli allenamenti. Questo ha compromesso la prestazione, facendo sì che alzassimo poco il gioco con i difensori e che ci muovessimo poco con gli attaccanti. Pensavo che De Risio, dopo la gara di Potenza, fosse in grado di fare meglio, ma ho sbagliato considerazioni. Non essendoci coralità, ci siamo abbassati un po' troppo e in diversi momenti abbiamo subito il palleggio della Ternana. Da qui a dire che la Ternana ci ha surclassati no; si ha quell'impressione guardando la partita solo negli ultimi 20 minuti, quando eravamo in dieci. Ho pensato che essendo Antenucci potesse fare un'ora bene, col senno di poi mi sono reso conto di aver sbagliato delle scelte; forse Candellone o D'Ursi avrebbero potuto fare meglio. Non si può emarginare nessuno, in queste partite è entrato in campo qualcuno che non era pronto dal punto di vista fisico. Ci proponiamo di fare un calcio intenso e in alcuni momenti siamo stati discontinui».
Sulla condizione atletica non ottimale di alcuni elementi e sulla "crisi d'identità" a tratti dimostrata dalla squadra, il mister aggiunge: «Tutti i calciatori che hanno lavorato insieme dal 27 agosto stanno bene. Chi non sta benissimo è perché è arrivato un po' dopo, alcuni si sono allenati fuori contesto. Complessivamente, all'80%, il gruppo sta molto bene. Recuperare la condizione di chi sta meno bene non è semplice giocando ogni 3 giorni; o li metti da parte per un mese, o fai, come noi, un'altra scelta. Con la Spal o con il Potenza avevamo identità. Non siamo continui perché ogni tre giorni devi alternare qualcuno, perché alcuni non sono al meglio e si devono calare nel discorso tattico e tecnico. Lucarelli (tecnico della Ternana che prima dello scontro diretto aveva parlato del Bari come una squadra non ancora del tutto "auteriana", Ndr) parla a sproposito, perché fra continuità e discontinuità il bilancio è molto positivo. Il campionato non è chiuso, magari pensassero di averlo vinto. Giocheremo con la Ternana nel girone di ritorno; noi ci siamo. Il gruppo è fatto di ottimi professionisti e grandi esempi, l'unico problema è che il virus ha beccato il responsabile tecnico. Per me conta tutto, le responsabilità me le sento addosso. Fosse per me trascurerei anche la salute, ma le regole vanno rispettate. Spero che questo problema si risolva prestissimo; altri problemi non ci sono».
Campionato chiuso? Auteri non ne vuol sentir parlare: «Ci sono 75 punti a disposizione. Nessuno ha vinto già il campionato, così come noi non l'abbiamo perso. Dobbiamo migliorare molto, ma il tempo è dalla nostra. Gli spazi ci sono per recuperare, i campionati non si vincono adesso. Sul 2-1 Antenucci cento volte su cento fa goal, se fosse entrato quel pallone ci saremmo ricompattati meglio e avremmo parlato di un'impresa, in 10 contro 11. Non sono stato contento solo della nostra timidezza con la Ternana; il braccino corto ci ha fatto rimanere lì sulle posizioni».
Come spesso gli capita, Auteri va in "dribbling" sulla questione modulo, preferendo concentrarsi su altri aspetti: «Abbiamo dimostrato di poter essere duttili in queste dieci partite. Abbiamo fatto cose diverse, cambiando diverse volte. Il problema è mettere in campo la gente più pronta: con la Ternana ho pensato che Perrotta potesse fare la terza partita di livello in sette giorni, ma non vedendolo ho sbagliato valutazione. Anche sui goal subiti, tre sono rigori; quello a Potenza è stato un regalo dell'arbitro. Col Catania ci siamo fatti autogoal, ma anche alla Ternana abbiamo concesso non molto. Se fosse finita zero a zero, otto goal in 10 partite sono un'ottima media. Non c'è un problema difensivo, abbiamo dimostrato di saper giocare in tanti modi. Minelli si è negativizzato, speriamo di averlo entro 8/10 giorni ma avrà bisogno di un po' di tempo. Celiento e Di Cesare stanno bene, Sabbione sta meglio dopo un problema a Potenza. Abbiamo Ciofani che può interpretare tutti i ruoli. Tutto ciò che diciamo è influenzato dalla partita con la Ternana: abbiamo preso un goal evitabile a difesa schierata, uno su errore nostro e uno al 90' quando in 10 stavamo provando a recuperarla. Occorre fare le scelte giuste, ma non abbiamo un problema difensivo. Siamo in grado di invertire la tendenza: calma e gesso, problemi non ne abbiamo. Si migliora con il lavoro quotidiano».
In vista della sfida di domenica a Caserta, il tecnico biancorosso dice di aspettarsi «Una risposta sul piano di impegno, coralità e lucidità. La Casertana ha giocatori importanti, di spessore. Le partite sono tutte difficili, ma noi siamo in grado di andare lì e giocare da Bari, fare la partita giusta fatta di mentalità, aggressività e proposta di gioco. Una partita giusta. Dobbiamo giocare una partita come quella di Potenza, in cui abbiamo imposto gioco e concesso quasi nulla. Una partita più libera e giudiziosa, fatta di ritmo e intensità, contro una squadra molto buona.
Una chiosa finale sul consulente tecnico che aiuterà la squadra a recuperare la migliore forma: «Il consulente doveva venire a lavorare con me e il mio staff. Poi ha avuto delle problematiche familiari, ma ha sempre saputo tutto ed è sempre stato in collegamento. È una logica successione di quello che è stato condiviso dal 27 agosto», conclude Auteri.