SSC Bari, Auteri smorza le polemiche: «Mio ruolo è proteggere la squadra. Evitiamo negatività»
Il mister interviene dopo la contestazione e i malumori: «Non mi sento né profeta né "coglione". Ho la fiducia della società. Playoff? Non voglio pensarci»
giovedì 21 gennaio 2021
14.05
"Adesso parlo io". Dopo la sofferta e poco esaltante vittoria di Bisceglie e le aspre polemiche sul post partita (che hanno aperto anche alla dura contestazione di una frangia del tifo organizzato), mister Gaetano Auteri dice la sua e torna a difendere il suo Bari e il percorso intrapreso dalla squadra.
A tre giorni dalla sfida interna con la Virtus Francavilla, Auteri convoca una conferenza stampa per mettere una pietra sopra ai malumori della settimana e guardare avanti: «C'è un ambiente spesso insoddisfatto, ma questo è normale - spiega il tecnico biancorosso. Bari ha grande tradizione calcistica, ma negli ultimi anni la tifoseria ha subito momenti difficili con il fallimento, e questa categoria sta stretta. La realtà ci dice che stiamo inseguendo una squadra con la media punti più alta; dobbiamo fare molto di più ma dobbiamo evitare di coltivare negatività. Ogni avversario cerca di mettere tutto nella contesa, quindi le partite diventano difficili, poi le analisi si fanno all'interno e i panni sporchi si lavano in famiglia. Io sono responsabile di un gruppo di grande spessore umano, con una grande equipe che produce ogni sforzo per raggiungere l'obiettivo. I calciatori vanno tenuti fuori; ognuno deve fare la propria parte, staff tecnico, società e tifosi. Noi abbiamo bisogno della tifoseria, ma dobbiamo avere la coscienza di capire che ci possono essere momenti in cui non si è bellissimi, però il gruppo è organizzato e ha motivazione. Il mio ruolo è difendere l'ambiente dalle pressioni che ci sono; l'obiettivo è rompere un'eterna insoddisfazione con cui dobbiamo imparare a convivere. Siamo distanti 8 punti da una squadra che ha una media altissima; faremo di tutto per raggiungerli, ma staremo sempre dietro a loro perché per tre quarti di campionato avranno una gara in più. Non ho le fette di prosciutto davanti agli occhi, ma evitiamo le negatività. Molto meglio remare insieme, abbiamo bisogno di tutti. Lavoriamo con sintonia per onore della maglia, non permetteremo a nessuno di sottrarci energie e risorse fisiche e mentali. A Foggia ho detto che avevamo perso con merito e che ci avrebbe fatto bene la sconfitta. Mi piace affrontare le difficoltà tutti insieme. Non amo né mancare di rispetto, né essere dissacrante».
Il mister taglia corto sulle polemiche dicendo di sentire «La fiducia della società, ma se anche non fosse così andrei avanti con il lavoro quotidiano: non mi sono mai sentito né un profeta né un "coglione". Non mi piace pensare ai playoff, quindi non lo faccio. Piano nel dare giudizi definitivi, affrontiamo il girone di ritorno una partita alla volta. Nelle gare abbiamo armi importanti, non pensiamo agli altri. Non ci sentiamo inferiori alla Ternana, e se anche lo fossimo vogliamo dimostrare il contrario».
A tenere banco è il mercato: si attende l'ufficialità per l'esterno di fascia Rolando e per le cessioni all'Ascoli di Simeri e D'Orazio. Si rincorrono, invece, i rumors su una possibile partenza di Montalto. «Rolando può giocare a destra e sinistra, è venuto a completarci - spiega Auteri. Quanto a D'Orazio, abbiamo avuto la possibilità di mettere qualcosa di diverso come caratteristiche per fare un piccolo salto di qualità. Non stiamo sconfessando nulla del mercato estivo. Io sono contento di questo gruppo, se qualcuno ha fatto delle scelte diverse non dipende da me. Con Simeri ho un ottimo rapporto e lo stimo, poi per un insieme di motivi non sempre si riesce a venire a capo della condizione ottimale. Citro è arrivato dopo, poi quando stava meglio si è fermato. Montalto, che ora sta molto meglio e la sua parte l'ha fatta, ha avuto problemi fisici in avvio. Non capisco tutte le voci: il ragazzo ha giocato, giocherà e ci darà una mano. Qui deve prevalere il bene comune. Maita per fortuna è rientrato con noi, ma è fermo dal 23 dicembre e deve lavorare. Lo prepareremo per le prossime partite. Non abbiamo più bisogno di nessun altro nel ruolo».
Anche in questo caso, quindi, per Auteri l'importante è parlare con i fatti: «Dobbiamo sposare il progetto - il mantra del mister. Sono contento del gruppo che alleno, tutti sono uomini di grande spessore, garantisco io. Non serve tornare indietro e parlare di cose passate: in alcune partite avremmo meritato di raccogliere di più, ma ciò che è perduto è perduto. Concentriamoci sul girone di ritorno e sulle ultime prestazioni, in cui siamo corali e determinati ma ci è mancata la possibilità di indirizzare le partite nel verso giusto. Ora testa bassa e pedalare; cerchiamo di essere più continui e di essere più forti delle difficoltà».
Sui problemi palesati dalla squadra nel girone d'andata, Auteri chiarisce: «Questo gruppo è nato un po' in ritardo, in una stagione già partita in emergenza. Ora abbiamo una condizione uniforme che all'inizio non avevamo; non abbiamo raccolto per quello che abbiamo seminato in campo. Anche in una partita sporca come con il Bisceglie, abbiamo sempre dimostrato di essere solidi, motivati, organizzati e di stare bene fisicamente, e di contro non abbiamo concesso molto. Abbiamo creato qualcosa, poi diventa difficile essere belli quando devi fare tu sempre la partita e quando la palla sta sempre in area. A volte i contenuti tecnici si annullano, alcuni non rispettano le regole; ci sono varianti destabilizzanti per chi – come noi – ha valori tecnici superiori. Non abbiamo un problema del goal, abbiamo fatto fatica a stanare avversari chiusi perché un po' abbiamo sperperato».
Una chiosa sulla prossima sfida, il derby con la Virtus Francavilla al San Nicola: «Ci dobbiamo concentrare sulle gare, valutare gli avversari e allenarci sui nostri principi di gioco. In C le partite sono tutte difficili, in ogni gara ci sono sempre condizioni di equilibrio. Sarà un'altra partita, il Francavilla è cresciuto, è in C da più anni ed è una realtà consolidata. Giocano molto a calcio, che aggredisce ma rispetta le regole», conclude Auteri.
A tre giorni dalla sfida interna con la Virtus Francavilla, Auteri convoca una conferenza stampa per mettere una pietra sopra ai malumori della settimana e guardare avanti: «C'è un ambiente spesso insoddisfatto, ma questo è normale - spiega il tecnico biancorosso. Bari ha grande tradizione calcistica, ma negli ultimi anni la tifoseria ha subito momenti difficili con il fallimento, e questa categoria sta stretta. La realtà ci dice che stiamo inseguendo una squadra con la media punti più alta; dobbiamo fare molto di più ma dobbiamo evitare di coltivare negatività. Ogni avversario cerca di mettere tutto nella contesa, quindi le partite diventano difficili, poi le analisi si fanno all'interno e i panni sporchi si lavano in famiglia. Io sono responsabile di un gruppo di grande spessore umano, con una grande equipe che produce ogni sforzo per raggiungere l'obiettivo. I calciatori vanno tenuti fuori; ognuno deve fare la propria parte, staff tecnico, società e tifosi. Noi abbiamo bisogno della tifoseria, ma dobbiamo avere la coscienza di capire che ci possono essere momenti in cui non si è bellissimi, però il gruppo è organizzato e ha motivazione. Il mio ruolo è difendere l'ambiente dalle pressioni che ci sono; l'obiettivo è rompere un'eterna insoddisfazione con cui dobbiamo imparare a convivere. Siamo distanti 8 punti da una squadra che ha una media altissima; faremo di tutto per raggiungerli, ma staremo sempre dietro a loro perché per tre quarti di campionato avranno una gara in più. Non ho le fette di prosciutto davanti agli occhi, ma evitiamo le negatività. Molto meglio remare insieme, abbiamo bisogno di tutti. Lavoriamo con sintonia per onore della maglia, non permetteremo a nessuno di sottrarci energie e risorse fisiche e mentali. A Foggia ho detto che avevamo perso con merito e che ci avrebbe fatto bene la sconfitta. Mi piace affrontare le difficoltà tutti insieme. Non amo né mancare di rispetto, né essere dissacrante».
Il mister taglia corto sulle polemiche dicendo di sentire «La fiducia della società, ma se anche non fosse così andrei avanti con il lavoro quotidiano: non mi sono mai sentito né un profeta né un "coglione". Non mi piace pensare ai playoff, quindi non lo faccio. Piano nel dare giudizi definitivi, affrontiamo il girone di ritorno una partita alla volta. Nelle gare abbiamo armi importanti, non pensiamo agli altri. Non ci sentiamo inferiori alla Ternana, e se anche lo fossimo vogliamo dimostrare il contrario».
A tenere banco è il mercato: si attende l'ufficialità per l'esterno di fascia Rolando e per le cessioni all'Ascoli di Simeri e D'Orazio. Si rincorrono, invece, i rumors su una possibile partenza di Montalto. «Rolando può giocare a destra e sinistra, è venuto a completarci - spiega Auteri. Quanto a D'Orazio, abbiamo avuto la possibilità di mettere qualcosa di diverso come caratteristiche per fare un piccolo salto di qualità. Non stiamo sconfessando nulla del mercato estivo. Io sono contento di questo gruppo, se qualcuno ha fatto delle scelte diverse non dipende da me. Con Simeri ho un ottimo rapporto e lo stimo, poi per un insieme di motivi non sempre si riesce a venire a capo della condizione ottimale. Citro è arrivato dopo, poi quando stava meglio si è fermato. Montalto, che ora sta molto meglio e la sua parte l'ha fatta, ha avuto problemi fisici in avvio. Non capisco tutte le voci: il ragazzo ha giocato, giocherà e ci darà una mano. Qui deve prevalere il bene comune. Maita per fortuna è rientrato con noi, ma è fermo dal 23 dicembre e deve lavorare. Lo prepareremo per le prossime partite. Non abbiamo più bisogno di nessun altro nel ruolo».
Anche in questo caso, quindi, per Auteri l'importante è parlare con i fatti: «Dobbiamo sposare il progetto - il mantra del mister. Sono contento del gruppo che alleno, tutti sono uomini di grande spessore, garantisco io. Non serve tornare indietro e parlare di cose passate: in alcune partite avremmo meritato di raccogliere di più, ma ciò che è perduto è perduto. Concentriamoci sul girone di ritorno e sulle ultime prestazioni, in cui siamo corali e determinati ma ci è mancata la possibilità di indirizzare le partite nel verso giusto. Ora testa bassa e pedalare; cerchiamo di essere più continui e di essere più forti delle difficoltà».
Sui problemi palesati dalla squadra nel girone d'andata, Auteri chiarisce: «Questo gruppo è nato un po' in ritardo, in una stagione già partita in emergenza. Ora abbiamo una condizione uniforme che all'inizio non avevamo; non abbiamo raccolto per quello che abbiamo seminato in campo. Anche in una partita sporca come con il Bisceglie, abbiamo sempre dimostrato di essere solidi, motivati, organizzati e di stare bene fisicamente, e di contro non abbiamo concesso molto. Abbiamo creato qualcosa, poi diventa difficile essere belli quando devi fare tu sempre la partita e quando la palla sta sempre in area. A volte i contenuti tecnici si annullano, alcuni non rispettano le regole; ci sono varianti destabilizzanti per chi – come noi – ha valori tecnici superiori. Non abbiamo un problema del goal, abbiamo fatto fatica a stanare avversari chiusi perché un po' abbiamo sperperato».
Una chiosa sulla prossima sfida, il derby con la Virtus Francavilla al San Nicola: «Ci dobbiamo concentrare sulle gare, valutare gli avversari e allenarci sui nostri principi di gioco. In C le partite sono tutte difficili, in ogni gara ci sono sempre condizioni di equilibrio. Sarà un'altra partita, il Francavilla è cresciuto, è in C da più anni ed è una realtà consolidata. Giocano molto a calcio, che aggredisce ma rispetta le regole», conclude Auteri.