SSC Bari, Ciofani: «Con la Vibonese persi altri due punti. Rimane l'ottima prestazione»
Il difensore biancorosso: «C'è amarezza, il nostro obiettivo è sempre quello di raccogliere i tre punti»
martedì 15 dicembre 2020
12.39
«Forse siamo stati troppo timidi ad inizio gara, ma poi abbiamo alzato ritmo e livello tecnico e creato molto. Persi altri due punti, ma non cambia nulla perché mancano ancora più di venti partite e ci saranno occasioni. E' chiaro che ci sia rabbia, amarezza e delusione perché il nostro obiettivo era quello di fare bottino pieno. Rimane la prestazione, rimangono le occasioni create, ma è mancato il gol». Così Matteo Ciofani, difensore della SSC Bari, intervenuto ieri ai microfoni della radio ufficiale del club nel giorno dopo il deludente 0-0 interno con la Vibonese.
«A livello personale, giocare da centrale non è un problema, è un ruolo che sento mio. Arbitraggio? Dobbiamo essere più forti di tutto, anche di queste cose. Andiamo avanti, noi non ci fermiamo», ha proseguito Ciofani.
Per il jolly di mister Auteri anche parole di conforto all'indirizzo di Antenucci, protagonista del rigore fallito contro i calabresi: «Dispiace per Mirco perchè avrebbe meritato il gol. I rigori li hanno sbagliati tutti. Non ci siamo persi d'animo e abbiamo creato molte altre occasioni, volevamo portarla a casa, ma la palla non è entrata. Voltiamo pagina, basta rimuginare, sarebbe solo uno spreco di energie. Le nostre ultime prestazioni testimoniano una crescita, per solidità, carattere, di un gruppo che è sempre più squadra. Per quanto riguarda la Ternana c'è poco da dire, complimenti a loro, in questo momento stanno dimostrando di essere i migliori. Ma in un campionato ce ne sono tanti all'interno; siamo a dicembre, dobbiamo andare avanti, altrimenti si va tutti a casa e la chiudiamo qui».
Ciofani conclude: «A volte, nel calcio, come nella vita, capitano situazioni che sembrano ripetersi, ma l'epilogo non è già scritto; a me è successo a Frosinone in B arrivando per due anni di fila terzo a pari punti con la seconda, condannato così a giocare i playoff. Quando una cosa si ripete, e la prima volta non è andata bene, pensi che tutto finisca alla stessa maniera, che la vita ce l'ha con te. E invece può essere occasione per fare quel salto psicologico e di qualità che serve; lo so che sono parole difficili da accettare, per lo sconforto ci si chiude in un'idea, ma l'epilogo può essere diverso. Se ci fissiamo nell'idea di trovare sempre davanti qualcuno più forte, che fa 12/13 vittorie di fila, andiamo incontro a quel vittimismo che non ci serve. Siamo il Bari, lo dobbiamo dimostrare in campo certo, ma nessun alibi, tolgono solo energie. Tutte le componenti devono fare il proprio, poi i risultati vengono».
«A livello personale, giocare da centrale non è un problema, è un ruolo che sento mio. Arbitraggio? Dobbiamo essere più forti di tutto, anche di queste cose. Andiamo avanti, noi non ci fermiamo», ha proseguito Ciofani.
Per il jolly di mister Auteri anche parole di conforto all'indirizzo di Antenucci, protagonista del rigore fallito contro i calabresi: «Dispiace per Mirco perchè avrebbe meritato il gol. I rigori li hanno sbagliati tutti. Non ci siamo persi d'animo e abbiamo creato molte altre occasioni, volevamo portarla a casa, ma la palla non è entrata. Voltiamo pagina, basta rimuginare, sarebbe solo uno spreco di energie. Le nostre ultime prestazioni testimoniano una crescita, per solidità, carattere, di un gruppo che è sempre più squadra. Per quanto riguarda la Ternana c'è poco da dire, complimenti a loro, in questo momento stanno dimostrando di essere i migliori. Ma in un campionato ce ne sono tanti all'interno; siamo a dicembre, dobbiamo andare avanti, altrimenti si va tutti a casa e la chiudiamo qui».
Ciofani conclude: «A volte, nel calcio, come nella vita, capitano situazioni che sembrano ripetersi, ma l'epilogo non è già scritto; a me è successo a Frosinone in B arrivando per due anni di fila terzo a pari punti con la seconda, condannato così a giocare i playoff. Quando una cosa si ripete, e la prima volta non è andata bene, pensi che tutto finisca alla stessa maniera, che la vita ce l'ha con te. E invece può essere occasione per fare quel salto psicologico e di qualità che serve; lo so che sono parole difficili da accettare, per lo sconforto ci si chiude in un'idea, ma l'epilogo può essere diverso. Se ci fissiamo nell'idea di trovare sempre davanti qualcuno più forte, che fa 12/13 vittorie di fila, andiamo incontro a quel vittimismo che non ci serve. Siamo il Bari, lo dobbiamo dimostrare in campo certo, ma nessun alibi, tolgono solo energie. Tutte le componenti devono fare il proprio, poi i risultati vengono».