SSC Bari, la carica di Vicari: «Guai a pensare di speculare sui pareggi»

Il difensore: «Ogni avversario sarà di livello. Dalla nostra parte abbiamo il gruppo e l’umiltà»

venerdì 26 maggio 2023 16.19
A cura di Riccardo Resta
È stato, insieme a Valerio Di Cesare, la colonna portante della difesa che ha permesso al Bari di chiudere il campionato di serie B al terzo posto. Ora Francesco Vicari vuole continuare a fare grandi cose anche ai playoff; stasera il Bari conoscerà l'avversaria della semifinale, che uscirà dalla sfida tra Sudtirol e Reggina, per poi scaldare i guantoni in vista del doppio confronto (29 maggio fuori casa, 2 giugno al San Nicola).

«Arrivati a questo punto qualsiasi avversario è di livello alto - dice Vicari in conferenza stampa. Sappiamo il valore di entrambe, guardiamo la partita per studiarli e da domani iniziamo a prepararla».

Vicari continua ricordando un'altra sfida playoff al San Nicola, quella vinta dal suo Novara contro il Bari nel 2016: «Sappiamo la difficoltà e l'importanza di questo momento, cerchiamo di essere concentrati sulle prime partite; quel che verrà, verrà. Quel Bari-Novara fu una partita particolare, andammo noi avanti 3-0, poi ci fu il pareggio. Fu una partita molto bella».

Parlando di alàni suoi compagni e del rapporto con il gruppo, Vicari rivela: «Con Di Cesare c'è un rapporto che va anche al di là del calcio. Ci vediamo fuori e parliamo anche di altro; si è creato un rapporto importante con lui, così come con tutto il gruppo. Siamo molto uniti, gente per bene e grandi professionisti; ci troviamo bene tra noi. Cheddira ha fatto un campionato incredibile, la chiamata in nazionale ne è solo la conferma. Dopo il goal si è tolto un peso, ma ha la stessa determinazione di sempre. Esposito ha qualità incredibili, è molto forte. Nel tempo si cresce, si prende esperienza; al suo arrivo l'ho visto cambiato. Quando fai partite importante prendi consapevolezza, deve continuare così».

Ai playoff il Bari potrà, essendo arrivato terzo, contare sul vantaggio dei due risultati su tre. Ma Vicari mette in guardia: «Dobbiamo cercare di non pensare al vantaggio, a volte va contro. Se ti preoccupi di gestire, e non ci riesci, rischi che le cose ti sfuggano. Dobbiamo cercare di vincere la partita, a questo punto le soluzioni sono ben poche. Siamo in vantaggio nelle statistiche con le altre partecipanti? Queste cose lasciano il tempo che trovano. Ora inizia un altro campionato, quanto fatto prima non conterà più niente. Sotto l'aspetto della qualità eravamo un po' sotto, molti hanno speso moltissimo per vincere il campionato. Noi siamo una squadra umile, che cerca di unirsi nelle difficoltà; se ci manca quello faremo fatica con tutti. Incontreremo squadre di livello anche più altro del nostro, dobbiamo mettere il nostro meglio in campo».
Rimandando indietro il nastro della stagione, il difensore biancorosso osserva: «Se siamo arrivati terzi è perché sul campo ce lo siamo meritati. Abbiamo dimostrato di essere intelligenti, forti, equilibrati. Ora però inizia un altro campionato, non è detto che se sei arrivato terzo devi vincere tutte le partite 3-0. Gli altri si aspetteranno una squadra forte, così come noi ci aspetteremo delle squadre forti: tutti gli altri sono stati costruiti per vincere il campionato. Partita iconica? Credo che fuori casa abbiamo spesso dimostrato molto. Comunque penso che sia stato importante pareggiare e non perdere; quando abbiamo fatto cinque o sei pareggi c'era un po' di malumore, ma quei pochi punti sono stati comunque fondamentali per questo cammino».

Al Bari, e a Vicari, mancano i goal su palla da fermo, ormai diventati fondamentali nel calcio moderno: «Mi auguro di essermi tenuto un goal per questi playoff. Quando non si segna da calcio piazzato la colpa è di tutti, non solo di chi batte. C'è da migliorare sotto questo aspetto, soprattutto ora che le palle inattive possono fare la differenza. Ci lavoriamo, ma dobbiamo metterci in testa che dobbiamo fare meglio».

I galletti giocheranno la semifinale di ritorno, e anche l'eventuale finale di ritorno, al San Nicola, dove quest'anno il rendimento è stato più a rilento rispetto a quello in trasferta: «Pura casualità, abbiamo fatto tante rimonte in casa grazie solo alla spinta del pubblico - analizza Vicari. Vediamo le statistiche, ma non hanno una motivazione ben precisa».

L'ex Spal conclude con qualche riflessione di natura personale: «Il mio rapporto con Bari è stato bellissimo fin dal primo giorno. Un calore e un amore incredibile, qui la mia famiglia si trova bene. Per i miei figli auguro prima di tutto la saluto, poi cerco di trasmettergli il rispetto e l'umiltà; devono essere prima di tutto brave persone, poi il resto viene da sé».