SSC Bari, parla Antenucci: «Campionato equilibrato. Per noi una partenza incredibile»
Il bomber: «Ho cambiato modo di giocare, ora sono più regista offensivo. Io e Di Cesare cerchiamo di dare sempre il 100%»
mercoledì 16 novembre 2022
16.09
La serie B si ferma per due settimane, e in casa SSC Bari la pausa coincide con un buon momento per fare il punto della situazione. Un compito che ha raccolto il bomber e trascinatore dei biancorossi, Mirco Antenucci, che in conferenza stampa ha parlato del momento del suo Bari, a secco di vittorie da cinque partite.
«Fare risultato è sempre bello, ma c'è da far fronte a un campionato difficile ed equilibrato. Non si può pensare di vincere sempre; dopo un inizio davvero incredibile, ci può stare pareggiarne qualcuna. Non ricordo inizi così importanti da parte delle squadre in cui ho giocato», ha detto Antenucci.
Una vittoria, una sconfitta e quattro pareggi: questo lo score del Bari nelle sei partite disputate in casa. Un trend che bisogna invertire: «I numeri dicono questo. Dobbiamo cercare di fare più punti in casa, perché ogni volta abbiamo uno spettacolo di pubblico che ci sostiene. Dobbiamo fare più punti davanti a loro», ha proseguito Antenucci.
Il Bari sta, comunque dicendo la sua in un «Un campionato molto equilibrato, non so se in alto o in basso ma ci sono buone squadre e buoni allenatori - l'elisi del 7 biancorosso. L'attesa di inizio stagione è stata giustificata: un campionato equilibrato e avvincente, secondo me sarà così fino alla fine».
Antenucci e Di Cesare, due elementi fondamentali non soltanto per la loro enorme esperienza al servizio dei più giovani, ma anche per rendimento in campo: «Io e Valerio cerchiamo di dare sempre il 100%, con l'esempio e con le prestazioni - ha detto Antenucci. Sono contento di come sto facendo io e come sta facendo la squadra. Con il lavoro tutti possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Nei miei quattro anni qui sono successe tante cose; quando sono arrivato qui l'obiettivo era la serie B, ci abbiamo messo tre anni perché abbiamo avuto tante difficoltà. Ora è inutile guardarsi indietro, ora godiamoci questo campionato perché in tre anni abbiamo buttato giù tante cose».
Nelle prime tre posizioni dei marcatori più anziani di questa Serie B ci sono Di Cesare, Larrivey e proprio Antenucci: «Non sapevo del podio, ma c'era da immaginarselo. Siamo pochi i "vecchietti" del campionato, ma fa piacere».
Sul suo ruolo in campo e sui compagni, il bomber dei galletti ha aggiunto: «Il mio modo di giocare è un po' cambiato nell'ultimo periodo. Prima ero più finalizzatore, ora sono più regista offensivo. Partecipo di più alla manovra, come mi chiede il mister; in partite come quella contro il Sudtirol, contro una squadra che si chiude, hai bisogno di venire a prendere più palloni indietro. Non è detto che se non gioco io non si fanno risultati, perché i ragazzi sono tutti bravi. Ci sono periodi in cui fai fai più risultati e periodi in cui ci riesci meno; è lo stesso anche per i goal di un attaccante. Mancherà Cheddira, ma ci saranno altri ragazzi; siamo tanti davanti, chi giocherà al posto suo farà benissimo lo stesso. Salcedo? Ha fatto un eurogoal, sono contento che si sia sbloccato. È un ragazzo giovane, ci può dare una grande mano; dipende da lui. Botta? Lo conosco meglio, è un ragazzo che ha qualità incredibili e mi trovo bene a giocare con lui. Sono convinto che da qui a fine anno ci darà una grossa mano, l'ho visto già meglio nell'ultimo periodo».
E sul suo futuro professionale, il 38enne Antenucci ha spiegato: «Il pensiero è sempre lo stesso ogni mattina, faccio il lavoro più bello del mondo e questo è il mio pensiero stupendo. Siamo a novembre, ora è difficile fare previsioni. Dobbiamo lavorare; sembra una banalità, ma ora è inutile fare pensieri e sprecare energie. Dobbiamo cercare di continuare così, anzi fare sempre meglio. Ora io sto facendo il primo corso online per direttori sportivi, ora mi piacerebbe imparare più cose possibili perché un conto è andare in campo, un conto è stare dall'altra parte. Sto cercando di imparare per vedere cosa fare in futuro».
A Benevento l'onere di calciare il rigore se l'è preso Cheddira, nonostante Antenucci fosse in campo: «Venivo da un periodo in cui avevo avuto problemi ai flessori, ero entrato nella ripresa - ha ricordato Mirco. Cheddira mi ha chiesto di calciare e l'ha calciato. Io sono stato rigorista, se ci saranno altri rigori li calcerò io o li calcerà lui; a me non cambia nulla».
Sull'inserimento degli stranieri Zuzek e Scheidler, l'esperto Antenucci ha detto la sua: «Io ho giocato all'estero e non è semplice. Vai in un altro paese, non conosci nessuno ed è un cambio di vita. Dietro il calciatore c'è una persona, famiglie e amici lasciati indietro. Ci vuole del tempo, ma i ragazzi lo stanno facendo in maniera molto positiva e si sono integrati benissimo da subito. Stanno capendo meglio la realtà del calcio italiano».
E, adesso, ci sarà da fare il tifo per un compagno di squadra che è volato in Qatar con la nazionale del Marocco per giocare i mondiali: «Abbiamo fatto tutti un grandissimo in bocca al lupo a Cheddira. È una grandissima soddisfazione per lui, ma anche per noi che abbiamo partecipato sul campo ed emotivamente a questa chiamata in nazionale. Per la serie B è un evento straordinario, speriamo tutti che faccia bene».
Antenucci ha raggiunto Voros al secondo posto della classifica marcatori all time della storia del Bari. Ci sono 15 marcature a separarlo dal primatista Bretti: «La classifica è una cosa che mi fa piacere. Io non valuto solo i goal nelle mia esperienza, ma per un attaccante sono importanti. Certo, 15 sono tanti, ma ci proviamo. Classifica marcatori di serie B? Non guardo gli altri, penso solo a quello che posso fare io. Posso avere potere solo su me stesso e la mia squadra; cercare di lavorare in maniera serena».
«Fare risultato è sempre bello, ma c'è da far fronte a un campionato difficile ed equilibrato. Non si può pensare di vincere sempre; dopo un inizio davvero incredibile, ci può stare pareggiarne qualcuna. Non ricordo inizi così importanti da parte delle squadre in cui ho giocato», ha detto Antenucci.
Una vittoria, una sconfitta e quattro pareggi: questo lo score del Bari nelle sei partite disputate in casa. Un trend che bisogna invertire: «I numeri dicono questo. Dobbiamo cercare di fare più punti in casa, perché ogni volta abbiamo uno spettacolo di pubblico che ci sostiene. Dobbiamo fare più punti davanti a loro», ha proseguito Antenucci.
Il Bari sta, comunque dicendo la sua in un «Un campionato molto equilibrato, non so se in alto o in basso ma ci sono buone squadre e buoni allenatori - l'elisi del 7 biancorosso. L'attesa di inizio stagione è stata giustificata: un campionato equilibrato e avvincente, secondo me sarà così fino alla fine».
Antenucci e Di Cesare, due elementi fondamentali non soltanto per la loro enorme esperienza al servizio dei più giovani, ma anche per rendimento in campo: «Io e Valerio cerchiamo di dare sempre il 100%, con l'esempio e con le prestazioni - ha detto Antenucci. Sono contento di come sto facendo io e come sta facendo la squadra. Con il lavoro tutti possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Nei miei quattro anni qui sono successe tante cose; quando sono arrivato qui l'obiettivo era la serie B, ci abbiamo messo tre anni perché abbiamo avuto tante difficoltà. Ora è inutile guardarsi indietro, ora godiamoci questo campionato perché in tre anni abbiamo buttato giù tante cose».
Nelle prime tre posizioni dei marcatori più anziani di questa Serie B ci sono Di Cesare, Larrivey e proprio Antenucci: «Non sapevo del podio, ma c'era da immaginarselo. Siamo pochi i "vecchietti" del campionato, ma fa piacere».
Sul suo ruolo in campo e sui compagni, il bomber dei galletti ha aggiunto: «Il mio modo di giocare è un po' cambiato nell'ultimo periodo. Prima ero più finalizzatore, ora sono più regista offensivo. Partecipo di più alla manovra, come mi chiede il mister; in partite come quella contro il Sudtirol, contro una squadra che si chiude, hai bisogno di venire a prendere più palloni indietro. Non è detto che se non gioco io non si fanno risultati, perché i ragazzi sono tutti bravi. Ci sono periodi in cui fai fai più risultati e periodi in cui ci riesci meno; è lo stesso anche per i goal di un attaccante. Mancherà Cheddira, ma ci saranno altri ragazzi; siamo tanti davanti, chi giocherà al posto suo farà benissimo lo stesso. Salcedo? Ha fatto un eurogoal, sono contento che si sia sbloccato. È un ragazzo giovane, ci può dare una grande mano; dipende da lui. Botta? Lo conosco meglio, è un ragazzo che ha qualità incredibili e mi trovo bene a giocare con lui. Sono convinto che da qui a fine anno ci darà una grossa mano, l'ho visto già meglio nell'ultimo periodo».
E sul suo futuro professionale, il 38enne Antenucci ha spiegato: «Il pensiero è sempre lo stesso ogni mattina, faccio il lavoro più bello del mondo e questo è il mio pensiero stupendo. Siamo a novembre, ora è difficile fare previsioni. Dobbiamo lavorare; sembra una banalità, ma ora è inutile fare pensieri e sprecare energie. Dobbiamo cercare di continuare così, anzi fare sempre meglio. Ora io sto facendo il primo corso online per direttori sportivi, ora mi piacerebbe imparare più cose possibili perché un conto è andare in campo, un conto è stare dall'altra parte. Sto cercando di imparare per vedere cosa fare in futuro».
A Benevento l'onere di calciare il rigore se l'è preso Cheddira, nonostante Antenucci fosse in campo: «Venivo da un periodo in cui avevo avuto problemi ai flessori, ero entrato nella ripresa - ha ricordato Mirco. Cheddira mi ha chiesto di calciare e l'ha calciato. Io sono stato rigorista, se ci saranno altri rigori li calcerò io o li calcerà lui; a me non cambia nulla».
Sull'inserimento degli stranieri Zuzek e Scheidler, l'esperto Antenucci ha detto la sua: «Io ho giocato all'estero e non è semplice. Vai in un altro paese, non conosci nessuno ed è un cambio di vita. Dietro il calciatore c'è una persona, famiglie e amici lasciati indietro. Ci vuole del tempo, ma i ragazzi lo stanno facendo in maniera molto positiva e si sono integrati benissimo da subito. Stanno capendo meglio la realtà del calcio italiano».
E, adesso, ci sarà da fare il tifo per un compagno di squadra che è volato in Qatar con la nazionale del Marocco per giocare i mondiali: «Abbiamo fatto tutti un grandissimo in bocca al lupo a Cheddira. È una grandissima soddisfazione per lui, ma anche per noi che abbiamo partecipato sul campo ed emotivamente a questa chiamata in nazionale. Per la serie B è un evento straordinario, speriamo tutti che faccia bene».
Antenucci ha raggiunto Voros al secondo posto della classifica marcatori all time della storia del Bari. Ci sono 15 marcature a separarlo dal primatista Bretti: «La classifica è una cosa che mi fa piacere. Io non valuto solo i goal nelle mia esperienza, ma per un attaccante sono importanti. Certo, 15 sono tanti, ma ci proviamo. Classifica marcatori di serie B? Non guardo gli altri, penso solo a quello che posso fare io. Posso avere potere solo su me stesso e la mia squadra; cercare di lavorare in maniera serena».