SSC Bari, parla Feola: «Siamo grande gruppo. Non si può rifiutare questa città»
Il centrocampista biancorosso: «Obiettivo arrivare più in alto possibile. Mi ispiro a Lampard»
mercoledì 17 ottobre 2018
14.53
Si sta ritagliando uno spazio sempre più ampio nelle rotazioni di mister Giovanni Cornacchini. Andrea Feola è una delle scoperte più piacevoli di questo inizio stagione della SSC Bari: «Sto giocando di più rispetto all'inizio, sono uno dei primi cambi - dice Feola presentandosi in conferenza stampa. In questa squadra chiunque giochi dà il massimo, siamo tutti importanti. Per me non è stata un'estate bellissima, la prima da svincolato. Appena ho ricevuto la chiamata del Bari non ho esitato un attimo; a questo progetto e a questa città non si può dire di no. Qui ci si sente davvero calciatori; anche in strada ti riconoscono ed è bellissimo, anche se siamo in Serie D».
Il Bari è reduce dal pareggio interno contro la Turris, una delle prime vere sfide da Serie D: «Sapevamo che era squadra attrezzata per la vittoria del campionato; occasioni per vincere ne abbiamo avute ma se non la sblocchi gli avversari si chiudono e non è facile. Salvataggio sulla linea e traversa: non siamo stati fortunati». La forza del Bari, secondo Feola, è un «Gruppo nuovo, fatto da calciatori bravi e ottime persone. Siamo diventati subito un grande gruppo».
A Bari l'occasione di giocare con calciatori d'esperienza e classe superiori alla Serie D, nonché di perfezionare le sue qualità di centrocampista: «L'inserimento è uno dei miei pezzi forti, il goal un po' meno. Domenica ho pensato di buttarmi in area per creare difficoltà agli avversari che si erano chiusi molto bene. Il centrocampo è fulcro del gioco; Hamlili e Bolzoni sono calciatori di categoria superiore e ci danno una grande mano. Brienza? Spero un giorno di dare ai giovani gli stessi consigli che dà lui a noi. Dobbiamo prendere come una fortuna giocare con gente così esperta. Mi ispiro a Lampard, perché faceva entrambe le fasi di gioco, però con le dovute proporzioni».
Domenica a Marsala un'altra trasferta probante su un campo difficile: «Fuori casa, sui campi di provincia, dobbiamo entrare concentrati al cento per cento, perché le partite in un secondo possono prendere il verso sbagliato. In Serie D bisogna calarsi nella parte, e noi lo stiamo facendo alla grande. L'obiettivo in comune è portare la squadra il più in alto possibile; personalmente spero di giocare e far bene per la squadra».
A chi gli ricorda la sua somiglianza con Sciaudone risponde: «So che qui è molti amato, spero di ripercorrere le sue orme. Mi dicono che sono un ragazzo educato e che fa spogliatoio, questo mi rende contento». Una chiosa sulla sua sfida al Bari ai tempi del Trapani: «Quando giocai al San Nicola in Serie B perdemmo 2-1», ricorda il centrocampista classe '92.
Il Bari è reduce dal pareggio interno contro la Turris, una delle prime vere sfide da Serie D: «Sapevamo che era squadra attrezzata per la vittoria del campionato; occasioni per vincere ne abbiamo avute ma se non la sblocchi gli avversari si chiudono e non è facile. Salvataggio sulla linea e traversa: non siamo stati fortunati». La forza del Bari, secondo Feola, è un «Gruppo nuovo, fatto da calciatori bravi e ottime persone. Siamo diventati subito un grande gruppo».
A Bari l'occasione di giocare con calciatori d'esperienza e classe superiori alla Serie D, nonché di perfezionare le sue qualità di centrocampista: «L'inserimento è uno dei miei pezzi forti, il goal un po' meno. Domenica ho pensato di buttarmi in area per creare difficoltà agli avversari che si erano chiusi molto bene. Il centrocampo è fulcro del gioco; Hamlili e Bolzoni sono calciatori di categoria superiore e ci danno una grande mano. Brienza? Spero un giorno di dare ai giovani gli stessi consigli che dà lui a noi. Dobbiamo prendere come una fortuna giocare con gente così esperta. Mi ispiro a Lampard, perché faceva entrambe le fasi di gioco, però con le dovute proporzioni».
Domenica a Marsala un'altra trasferta probante su un campo difficile: «Fuori casa, sui campi di provincia, dobbiamo entrare concentrati al cento per cento, perché le partite in un secondo possono prendere il verso sbagliato. In Serie D bisogna calarsi nella parte, e noi lo stiamo facendo alla grande. L'obiettivo in comune è portare la squadra il più in alto possibile; personalmente spero di giocare e far bene per la squadra».
A chi gli ricorda la sua somiglianza con Sciaudone risponde: «So che qui è molti amato, spero di ripercorrere le sue orme. Mi dicono che sono un ragazzo educato e che fa spogliatoio, questo mi rende contento». Una chiosa sulla sua sfida al Bari ai tempi del Trapani: «Quando giocai al San Nicola in Serie B perdemmo 2-1», ricorda il centrocampista classe '92.