SSC Bari, parla Folorunsho: «Dopo l'infortunio ho iniziato da zero. Sto recuperando»
Il centrocampista: «Con Vivarini mi trovo bene. Fossi stato al 100 percento avrei fatto goal a Catania»
mercoledì 30 ottobre 2019
15.18
Era arrivato con le stimmate del centrocampista di potenza, inserimento e goal. Poi l'infortunio, l'operazione al ginocchio e i tempi di recupero che ne hanno rallentato l'inserimento. Ora Michael Folorunsho è tornato e vuole diventare protagonista di questo Bari: «Il mio obiettivo è essere al top il prima possibile - dice il centrocampista. So che non sto dando il 100 percento, sono indietro rispetto ai compagni. Rimango positivo e spero di arrivare subito al massimo della forma per aiutare la squadra. Subire un infortunio subito dopo il ritiro e stare fermi un mese e mezzo non è facile. Lo stop mi ha fatto perdere tutto il lavoro svolto in ritiro; tre settimane fa ho iniziato tutto da capo. Solo il tempo mi potrà ridare la condizione dell'anno scorso».
A Catania domenica scorsa si è rivisto per quasi tutta la partita dopo l'infortunio di Scavone. E nel finale quell'occasione mancata che non ha regalato la vittoria ai biancorossi: «All'occasione di Catania ci ho ripensato, probabilmente un Folorunsho al 100 percento l'avrebbe sfruttata diversamente. Il calcio è anche questo, ma fortunatamente abbiamo già un'altra partita per riscattarci. Proverò sempre e dare una mano per aiutare la squadra. A livello mentale non ho ripercussioni, non mi sono mai fatto problemi ad andare in contrasto. Il mister è propenso all'inserimento delle mezzali, mi lascia molta libertà e mi piace tanto. Chiede ovviamente equilibrio, vuole che si facciano bene entrambe le fasi. Mi trovo bene sia a destra che a sinistra».
Pronto un dualismo con Awua? Folorunsho spiega perché no: «Awua è molto più veloce e brillante sui primi passi. È un grande giocatore, ero contento quando lo abbiamo preso perché lo conoscevo già dall'anno scorso. Io sono più "grosso", di potenza e fisico. Tendo a prendere il ritmo sulle distanze più lunghe».
Archiviata la parte più dura del girone d'andata, ora per il Bari un ciclo di sfide da vincere per accorciare in vetta: «Sappiamo che giocare contro Catania, Reggina e altre squadre importanti dà più carica mentale. Quando poi affronti altri avversari magari involontariamente vengono meno gli stimoli. Dobbiamo essere bravi a restare sempre concentrati su tutte le partite. La Vibonese è una squadra organizzata, ma noi siamo il Bari e non dobbiamo avere paura di nessuno. Se giochiamo come sappiamo il risultato arriverà di conseguenza», la ricetta di Folorunsho.
I risultati dicono che il Bari sta crescendo, merito anche della linea mediana: «Nelle ultime partite c'è stato un gran lavoro di squadra - dice il centrocampista romano ex Francavilla. Il centrocampo sta lavorando bene, ma per via degli acciacchi non siamo mai stati veramente completi. Abbiamo tanta qualità, magari in questo momento non tutti stiamo rendendo per quel che potremmo, ma con un po' di adattamento alle nuove tattiche andremo meglio».
Ora c'è da lasciarsi alle spalle le critiche e ripartire più forti di prima: «Il vero calcio è giocare in piazze come Bari; quando fai bene sei osannato dalla città, ma fa parte del gioco anche ricevere critiche. Vanno accettate più dei complimenti perché ti fanno crescere - ammette Folorunsho. Sia quando va bene sia quando va male preferisco non leggere ciò che pensa la gente; accetto queste critiche e spero domenica di far cambiare idea a tutti». E poi un auspicio per questa stagione, da amante dei tatuaggi: «Spero a fine anno di farmi un tatuaggio che mi ricordi la vittoria della squadra».
A Catania domenica scorsa si è rivisto per quasi tutta la partita dopo l'infortunio di Scavone. E nel finale quell'occasione mancata che non ha regalato la vittoria ai biancorossi: «All'occasione di Catania ci ho ripensato, probabilmente un Folorunsho al 100 percento l'avrebbe sfruttata diversamente. Il calcio è anche questo, ma fortunatamente abbiamo già un'altra partita per riscattarci. Proverò sempre e dare una mano per aiutare la squadra. A livello mentale non ho ripercussioni, non mi sono mai fatto problemi ad andare in contrasto. Il mister è propenso all'inserimento delle mezzali, mi lascia molta libertà e mi piace tanto. Chiede ovviamente equilibrio, vuole che si facciano bene entrambe le fasi. Mi trovo bene sia a destra che a sinistra».
Pronto un dualismo con Awua? Folorunsho spiega perché no: «Awua è molto più veloce e brillante sui primi passi. È un grande giocatore, ero contento quando lo abbiamo preso perché lo conoscevo già dall'anno scorso. Io sono più "grosso", di potenza e fisico. Tendo a prendere il ritmo sulle distanze più lunghe».
Archiviata la parte più dura del girone d'andata, ora per il Bari un ciclo di sfide da vincere per accorciare in vetta: «Sappiamo che giocare contro Catania, Reggina e altre squadre importanti dà più carica mentale. Quando poi affronti altri avversari magari involontariamente vengono meno gli stimoli. Dobbiamo essere bravi a restare sempre concentrati su tutte le partite. La Vibonese è una squadra organizzata, ma noi siamo il Bari e non dobbiamo avere paura di nessuno. Se giochiamo come sappiamo il risultato arriverà di conseguenza», la ricetta di Folorunsho.
I risultati dicono che il Bari sta crescendo, merito anche della linea mediana: «Nelle ultime partite c'è stato un gran lavoro di squadra - dice il centrocampista romano ex Francavilla. Il centrocampo sta lavorando bene, ma per via degli acciacchi non siamo mai stati veramente completi. Abbiamo tanta qualità, magari in questo momento non tutti stiamo rendendo per quel che potremmo, ma con un po' di adattamento alle nuove tattiche andremo meglio».
Ora c'è da lasciarsi alle spalle le critiche e ripartire più forti di prima: «Il vero calcio è giocare in piazze come Bari; quando fai bene sei osannato dalla città, ma fa parte del gioco anche ricevere critiche. Vanno accettate più dei complimenti perché ti fanno crescere - ammette Folorunsho. Sia quando va bene sia quando va male preferisco non leggere ciò che pensa la gente; accetto queste critiche e spero domenica di far cambiare idea a tutti». E poi un auspicio per questa stagione, da amante dei tatuaggi: «Spero a fine anno di farmi un tatuaggio che mi ricordi la vittoria della squadra».