SSC Bari, parola a Marfella: «Qui per la piazza. Non guardo la categoria»
Il portiere: «Da piccolo giocavo davanti, poi ho scoperto che mi piace sporcarmi. Sono forte fra i pali»
giovedì 18 ottobre 2018
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Un portiere giovane ma che dà grande sicurezza alla difesa del Bari: in queste prime uscite stagionali Davide Marfella ha già dimostrato tutto il suo valore e ha fatto intravvedere un talento cristallino. Ieri il numero 22 biancorosso si è presentato in conferenza stampa, raccontando alcuni retroscena del suo arrivo in biancorosso, dopo il ritiro con in Napoli: «Mi aspettavo una grande piazza e questo ho trovato - dice Marfella. Accettando il Bari non ho guardato la categoria, ma solo l'importanza della piazza e la solidità di una società che già conoscevo. Qui ho tanta visibilità; io sono giovane ed è giusto che giochi».
Marfella guida una retroguardia che finora ha preso un solo goal in campionato, per altro su rigore: «La difesa mi protegge bene - è l'elogio del portiere classe 1999 ai suoi compagni. Ho la fortuna di giocare in una squadra così forte e attrezzata, ma so che devo rimanere sempre concentrato e non sottovalutare niente».
Come per tutti gli altri suoi compagni, anche per Marfella giocare al San Nicola «È stata una bella emozione. Scendere in campo davanti a così tanti tifosi, davanti a una curva che non smette mai di incitarci fa il suo effetto».
Un amore per il ruolo di portiere nato un po' così, per caso: «Da piccolo - racconta il diciannovenne estremo difensore del Bari - giocavo davanti. Poi un giorno mancava il portiere e lo sostituii; in quel momento ho capito che mi piaceva tuffarmi e sporcarmi, dalla porta non sono più uscito». E sulle sue migliori qualità tecniche aggiunge: «Sono più bravo fra i pali, perché la struttura fisica non mi aiuta molto nelle uscite», conclude Marfella.
Marfella guida una retroguardia che finora ha preso un solo goal in campionato, per altro su rigore: «La difesa mi protegge bene - è l'elogio del portiere classe 1999 ai suoi compagni. Ho la fortuna di giocare in una squadra così forte e attrezzata, ma so che devo rimanere sempre concentrato e non sottovalutare niente».
Come per tutti gli altri suoi compagni, anche per Marfella giocare al San Nicola «È stata una bella emozione. Scendere in campo davanti a così tanti tifosi, davanti a una curva che non smette mai di incitarci fa il suo effetto».
Un amore per il ruolo di portiere nato un po' così, per caso: «Da piccolo - racconta il diciannovenne estremo difensore del Bari - giocavo davanti. Poi un giorno mancava il portiere e lo sostituii; in quel momento ho capito che mi piaceva tuffarmi e sporcarmi, dalla porta non sono più uscito». E sulle sue migliori qualità tecniche aggiunge: «Sono più bravo fra i pali, perché la struttura fisica non mi aiuta molto nelle uscite», conclude Marfella.