SSC Bari, si presenta Bianco: «Contento di essere tornato. San Nicola valore aggiunto»
Il centrocampista: «Non giocavo da un po'. Ho provato a dare ordine alla mediana»
mercoledì 11 settembre 2019
17.55
Gli ultimi giorni di calciomercato hanno portato un gradito ritorno in casa SSC Bari. Il centrocampo biancorosso si arricchisce dell'esperienza di Raffaele Bianco, già passato da Bari nel 2008/2009, anno della promozione in serie A. «Sono felice di essere di nuovo qui, ho tanti ricordi; ero un ragazzino, ora sono cresciuto, ho percorso tanta strada da allora - dice Bianco. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna e la bravura di giocare campionati di vertice. Sono tornato per vincere, sono un ambizioso per natura. Alla possibilità di tornare a giocare al San Nicola non si può dire di no. Sono legato a questa piazza, ho tanti amici; tra gli altri poi conosco bene Matteo Scala, so bene quale è l'idea di lavoro, è una garanzia».
Dalla promozione in A alla Lega pro: «Questa è una fase di ricostruzione, non sono stati anni densi di gioie, ma l'ambiente è comunque carico - continua il centrocampista. Non si vive di ricordi, ora è giusto cercare il riscatto e bisogna passare dalla C, è necessario».
A Rieti subito titolare, a pochi giorni dall'arrivo in biancorosso: «Era un po' che non giocavo, ho provato a dare ordine, evitare confusione. Sono un mediano, un regista; magari non di corsa, ma posso ricoprire tutti i ruoli del centrocampo in base alle esigenze del mister. A Rieti problemi? Credo sia una parola grossa. Siamo un gruppo nuovo, completato all'ultimo giorno di mercato. C'è bisogno di tempo per conoscersi, capire quale la soluzione più adatta per rendere al meglio. E poi questa è la C, ci saranno più partite sporche che da calcio champagne. Possiamo solo fare meglio, ma se poi vince poi non importa come ci sei arrivato; ci metterei la firma. Ho trovato un gruppo affiatato, nello spogliatoio si respira una bella aria, in allenamento tutti danno il 100%. Questa è una piazza calda, qui vivi il bello di essere giocatori; la pressione può aiutare. Quello che posso dare è il mio contributo sicuro che tutti, i tifosi, la stampa, tutti, faranno il loro. Io lo so che, se il pubblico del San Nicola si incendia, poi voli», conclude Bianco.
Dalla promozione in A alla Lega pro: «Questa è una fase di ricostruzione, non sono stati anni densi di gioie, ma l'ambiente è comunque carico - continua il centrocampista. Non si vive di ricordi, ora è giusto cercare il riscatto e bisogna passare dalla C, è necessario».
A Rieti subito titolare, a pochi giorni dall'arrivo in biancorosso: «Era un po' che non giocavo, ho provato a dare ordine, evitare confusione. Sono un mediano, un regista; magari non di corsa, ma posso ricoprire tutti i ruoli del centrocampo in base alle esigenze del mister. A Rieti problemi? Credo sia una parola grossa. Siamo un gruppo nuovo, completato all'ultimo giorno di mercato. C'è bisogno di tempo per conoscersi, capire quale la soluzione più adatta per rendere al meglio. E poi questa è la C, ci saranno più partite sporche che da calcio champagne. Possiamo solo fare meglio, ma se poi vince poi non importa come ci sei arrivato; ci metterei la firma. Ho trovato un gruppo affiatato, nello spogliatoio si respira una bella aria, in allenamento tutti danno il 100%. Questa è una piazza calda, qui vivi il bello di essere giocatori; la pressione può aiutare. Quello che posso dare è il mio contributo sicuro che tutti, i tifosi, la stampa, tutti, faranno il loro. Io lo so che, se il pubblico del San Nicola si incendia, poi voli», conclude Bianco.