SSC Bari, si presenta Schiavone: «Non sono un regista classico. Venire qui la scelta giusta»
Il centrocampista parla per la prima volta: «Ho recuperato condizione. Ad Avellino buona partita, puniti dagli episodi»
mercoledì 21 agosto 2019
16.03
Il Bari ha il suo regista di centrocampo. Andrea Schiavone, classe 1993, scuola Juventus, è il perno della nuova mediana di mister Cornacchini, pronto a dare idee e tempi alla manovra biancorossa. «Non sono un regista classico, sono migliorato sotto diversi punti di vista - dice Schiavone presentandosi in sala stampa. Ho messo nel mio bagaglio anche la fase difensiva, recupero tanti palloni. Le mie caratteristiche sono impostare il gioco e dare un senso alla manovra. Ho spesso giocato a due in mezzo; in una mediana a tre faccio il play davanti alla difesa, mentre a due ho più campo da ricoprire ma hai anche più spazio per impostare. Sono decisioni che spettano al mister».
Per lui un periodo difficile all'inizio di questa stagione, appena arrivato al Bari, fra guai fisici e problemi con il Venezia, la sua società di provenienza. «Fisicamente mi sento bene, sono arrivato dopo in ritiro e ho avuto un piccolo problema alla schiena al rientro a Bari - racconta Schiavone. Ora ho recuperato e mi sento meglio, si sta lavorando tanto e mi sono rimesso presto in pari con i miei compagni. Non c'è tempo di aspettare nessuno, da domenica io e tutta la squadra dobbiamo fare subito risultato. Il periodo di Bedollo è stato difficile, ho dovuto risolvere una situazione particolare con il Venezia. Avevo però una gran voglia di iniziare, e appena mi sono allenato con la squadra sono stato bene. Indossare una maglia nuova e così importante è una cosa bella per la mia carriera».
Dopo tanti anni di serie B la scelta di scendere di categoria per rilanciale la sua carriera: «Bari è la scelta giusta per me, mi farà crescere - prosegue il mediano biancorosso. Credo di dover dar tanto alla società e a questi tifosi che sono stupendi. Questo club ha idee chiare, vuole fare un determinato tipo di percorso. Qui non manca niente, l'organizzazione è da categoria superiore; noi in campo dobbiamo ripagare tutte queste cose. Ho fatto un passo indietro per farne dieci in avanti. Ora sono un altro giocatore rispetto a qualche anno fa. A Modena è stata la mia prima esperienza con tanta responsabilità sulle spalle, ho giocato tutte le partite. Fu una stagione positiva, anche se il mio anno migliore è stato due stagioni fa a Cesena. Mi aspetto tanto da me stesso; solo attraverso lavoro e sacrificio si deciderà il futuro della mia carriera. Mi sono trovato in situazioni difficili, ho vissuto due fallimenti a Siena e a Cesena. Ci sono situazioni in cui fai bene ma la stagione della squadra va male; spesso ti ritrovi a fare un passo indietro».
Davanti ha sé la prospettiva di una stagione da vivere da protagonista, in una squadra che lotta per la promozione diretta: «Io sono molto carico ed entusiasta, non so cosa mi aspetterà ma non vedo l'ora di affrontare questo campionato, giocare con il Bari per un obiettivo così importante è una bella responsabilità - continua Schiavone. Ho accettato questa sfida, il girone c'è più duro del solito, ma l'importante è sempre aver chiaro il nostro obiettivo».
Domenica prossima l'esordio in campionato, in casa della Sicula Leonzio, per iniziare bene il percorso e archiviare nel cassetto la sfortunata parentesi di Avellino in coppa Italia di categoria: «Dopo la partita di domenica siamo dispiaciuti dell'uscita dalla coppa perché una squadra come questa ha l'obbligo di lottare su tutti i fronti - l'analisi di Schiavone. Sono però partite in cui il mister prova cose nuove per il campionato, la squadra ha fatto una buona partita per tutti i 90'. Abbiamo subìto l'episodio del rigore, siamo usciti sconfitti per quello. Abbiamo però fatto una partita propositiva, tutto l'anno troveremo squadre chiuse e spesso ci troveremo anche in svantaggio. Nel secondo tempo sono saltati gli schemi, dopo il goal subito abbiamo cercato di far di tutto per recuperarla. In alcuni momenti ci siamo fatti prendere dalla fretta, senza manovra fluida. Anche su questo dobbiamo migliorare, il test di Avellino ci ha fatto bene. Il mister ha fatto un'analisi corretta della partita: tatticamente la squadra ha provato a fare molte cose, probabilmente l'Avellino è stato più cattivo. Un altro aspetto su cui lavorare», conclude Schiavone.
Per lui un periodo difficile all'inizio di questa stagione, appena arrivato al Bari, fra guai fisici e problemi con il Venezia, la sua società di provenienza. «Fisicamente mi sento bene, sono arrivato dopo in ritiro e ho avuto un piccolo problema alla schiena al rientro a Bari - racconta Schiavone. Ora ho recuperato e mi sento meglio, si sta lavorando tanto e mi sono rimesso presto in pari con i miei compagni. Non c'è tempo di aspettare nessuno, da domenica io e tutta la squadra dobbiamo fare subito risultato. Il periodo di Bedollo è stato difficile, ho dovuto risolvere una situazione particolare con il Venezia. Avevo però una gran voglia di iniziare, e appena mi sono allenato con la squadra sono stato bene. Indossare una maglia nuova e così importante è una cosa bella per la mia carriera».
Dopo tanti anni di serie B la scelta di scendere di categoria per rilanciale la sua carriera: «Bari è la scelta giusta per me, mi farà crescere - prosegue il mediano biancorosso. Credo di dover dar tanto alla società e a questi tifosi che sono stupendi. Questo club ha idee chiare, vuole fare un determinato tipo di percorso. Qui non manca niente, l'organizzazione è da categoria superiore; noi in campo dobbiamo ripagare tutte queste cose. Ho fatto un passo indietro per farne dieci in avanti. Ora sono un altro giocatore rispetto a qualche anno fa. A Modena è stata la mia prima esperienza con tanta responsabilità sulle spalle, ho giocato tutte le partite. Fu una stagione positiva, anche se il mio anno migliore è stato due stagioni fa a Cesena. Mi aspetto tanto da me stesso; solo attraverso lavoro e sacrificio si deciderà il futuro della mia carriera. Mi sono trovato in situazioni difficili, ho vissuto due fallimenti a Siena e a Cesena. Ci sono situazioni in cui fai bene ma la stagione della squadra va male; spesso ti ritrovi a fare un passo indietro».
Davanti ha sé la prospettiva di una stagione da vivere da protagonista, in una squadra che lotta per la promozione diretta: «Io sono molto carico ed entusiasta, non so cosa mi aspetterà ma non vedo l'ora di affrontare questo campionato, giocare con il Bari per un obiettivo così importante è una bella responsabilità - continua Schiavone. Ho accettato questa sfida, il girone c'è più duro del solito, ma l'importante è sempre aver chiaro il nostro obiettivo».
Domenica prossima l'esordio in campionato, in casa della Sicula Leonzio, per iniziare bene il percorso e archiviare nel cassetto la sfortunata parentesi di Avellino in coppa Italia di categoria: «Dopo la partita di domenica siamo dispiaciuti dell'uscita dalla coppa perché una squadra come questa ha l'obbligo di lottare su tutti i fronti - l'analisi di Schiavone. Sono però partite in cui il mister prova cose nuove per il campionato, la squadra ha fatto una buona partita per tutti i 90'. Abbiamo subìto l'episodio del rigore, siamo usciti sconfitti per quello. Abbiamo però fatto una partita propositiva, tutto l'anno troveremo squadre chiuse e spesso ci troveremo anche in svantaggio. Nel secondo tempo sono saltati gli schemi, dopo il goal subito abbiamo cercato di far di tutto per recuperarla. In alcuni momenti ci siamo fatti prendere dalla fretta, senza manovra fluida. Anche su questo dobbiamo migliorare, il test di Avellino ci ha fatto bene. Il mister ha fatto un'analisi corretta della partita: tatticamente la squadra ha provato a fare molte cose, probabilmente l'Avellino è stato più cattivo. Un altro aspetto su cui lavorare», conclude Schiavone.