Ternana-Bari 0-0, Mignani: «Dobbiamo crescere in condizione e personalità». Lucarelli: «Punto non banale»

Il mister: «Va migliorata la gestione nei momenti giù caldi. Lavoriamo su nuove soluzioni». Maita: «Ora ritrovare entusiasmo»

domenica 3 settembre 2023 21.26
A cura di La Redazione
Finisce senza reti tra Ternana e Bari, una partita non bella che - ai punti - le fere avrebbero meritato di vincere contro i biancorossi di Mignani.

Proprio il tecnico dei galletti, nel post gara, ha commentato così in diretta ai microfoni della radio ufficiale del club: «Dobbiamo crescere di condizione e personalità. Quando i momenti delle partite sono più caldi dobbiamo migliorare nella gestione. Con questa sosta c'è la possibilità di inserire i nuovi arrivi, che non hanno lavoro dietro. La squadra è stata in campo dignitosamente, ci è mancato lo spunto avuto a Cremona pur creando delle occasioni. Dobbiamo cercare soluzioni alternative, ma al di là del goal che non è arrivato abbiamo creato e abbiamo avuto degli inserimenti come nell'occasione di Maita. Dobbiamo crearci anche altre soluzioni, come giocare con due elementi aperti; abbiamo più possibilità, dobbiamo capire cosa ci dà più vantaggi. Nel calcio non si può pensare sempre ad attaccare, bisogna essere equilibrati nella fase difensiva: dobbiamo lavorare su questo, provando a cercare soluzioni».

Ancora Mignani: «Frabotta non era disponibile, anche se mi aveva dato la sua disponibilità, perché ha accusato un affaticamento. Ragioniamo in funzione di proteggere un giocatore, non possiamo per mezzora rischiare di perderlo per due mesi. Edjouma? Non potevo aspettarmi più di quel che ho visto. Il ragazzo è con noi da troppo poco, ha la difficoltà della lingua e di un campionato diverso da quello dov'è stato. Ha fisicità, mi aspetto che mettesse dentro freschezza; l'ha fatto a modo suo, ma deve disciplinarsi e capire quando ricevere la palla addosso e quando riceverla nello spazio. È un ragazzo molto disponibile, ha delle qualità che dobbiamo tirargli fuori».

Il mister biancorosso prosegue e conclude: «Negli ultimi 15' abbiamo smesso di muovere palla, è successo anche con il Cittadella. Bisogna saper trovare soluzioni anche quando c'è grande pressione dell'avversario, lo abbiamo fatto male nelle ultime due partite. È il terzo clean sheet, vuol dire che con un po' di fortuna abbiamo lavorato bene in fase di non possesso. Non vuol dire essere difensivisti, ma solo lavorare bene in un'altra fase di gioco importante: non sempre si può vincere con due o tre goal di scarto, a volte ne basta uno. Quando la partita arriva nel finale ci sono più margini d'errore e più paura di sbagliare. Dobbiamo crescere in questo, perché la squadra è esperta e dobbiamo abituarci a lavorare negli ultimi minuti sotto pressione. Non va fatto il paragone con l'anno scorso, è un altro campionato e abbiamo calciatori offensivi diversi. Lavoriamo con questi perché ci crediamo; non guardo quello che è successo l'anno scorso, perché arrivavamo con l'entusiasmo del campionato vinto e per moltissimi di noi era l'esordio in B. Quest'anno dobbiamo trovare lo stesso entusiasmo, dobbiamo resettare completamente e andare avanti».

Mattia Maita, oggi capitano del Bari per l'assenza di Valerio Di Cesare, dice la sua: «Affrontavamo una squadra in difficoltà, sapevamo che avrebbero dato l'anima. Un punto conquistato, ora prendiamoci questa sosta anche per far entrare i nuovi arrivati nei meccanismi. Prendiamoci questo punto e mettiamo dentro un po' di benzina ed entusiasmo per la vetta. C'è stato qualche nuovo arrivo, abbiamo bisogno di tempo per i meccanismi. Speriamo di dare continuità ai risultati e prendere la nostra strada; l'anno scorso è andato, questo è un altro campionato. Bisogna cercare di capire al più presto questo, trovare entusiasmo e ripartire più forti di prima. Nella mia occasione ho letto con un secondo di ritardo lo spunto di Morachioli, altrimenti sarei arrivato prima del difensore; nonostante questo, lui ha rinviato addosso a me ma la palla è uscita, sebbene io fossi nello specchio. Di solito va dentro, vuol dire che doveva andare così. Edjouma? È un ragazzo che ha voglia di appendere. Compagni nuovi, squadra nuova, campionato nuovo: ha bisogno di tempo. Io come mi sento? È ancora l'inizio, è stato un ritiro particolare e la prima partita ufficiale è stata col Parma. Dopo 50' mi hanno mandato via con il Palermo, quindi la prima vera partita è stata per me contro il Cittadella. Oggi non stavo benissimo, ma ho stretto i denti e ho cercato di esserci in tutti i modi: al 65' ho avuto un fastidio all'adduttore, ho preferito non rischiare».

Soddisfatto a metà Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana: «Un pareggio non banale, fatto contro la più forte delle quattro squadre incontrate finora. C'era bisogno della miglior Ternana, noi bravi a non concedergli la profondità alle nostre spalle e siamo stati bravi a recuperare palla per ripartire. Nel primo tempo le occasioni migliori le abbiamo avute noi. Anche oggi non raccogliamo quello che avremmo potuto. I giovani? Non guardo la carta d'identità, se uno è bravo gioca. Abbiamo ridimensionato il budget, abbiamo avuto 16 uscite e le 16 entrate sono arrivate nell'ultima settimana. Siamo partiti il 20 luglio, paghiamo due settimane di preparazione, ma la squadra tiene bene il campo; nell'ultima mezzora oggi siamo venuti fuori alla grande. Entusiasmo e spensieratezza dei diciannovenni hanno portato aria più frizzante, e abbiamo chiuso in crescendo. Sapevamo che sarebbe stato un anno di lacrime e sudore, dobbiamo fare con i giovani. La squadra attrezzata è coerente con l'obiettivo di salvarci, all'ultimo secondo dell'ultima giornata. Abbiamo perso giocatori con un peso importante, sta a me cercare di tirare fuori il massimo da questi ragazzi. Non ci piangiamo addosso, non ci sentiamo vittime del ridimensionamento: senza alibi, cerchiamo di portare la squadra in porto. Il Bari è la solita squadra: ti ruba palla e ti attacca la profondità. Ci sono interpreti diversi, Cheddira aveva una corsa diversa. Il Bari ha fatto due grossi colpi: Diaw e Acampora a fine campionato avranno inciso tantissimo in una squadra collaudata, con un tifo non da poco. Tutti questi ingredienti alla fine portano dei punti».