Verso Bari-Avellino, Grosso: «Assenze? Non cerchiamo scuse»
Il mister: «Dopo La Spezia una settimana difficile. In debito coi tifosi»
sabato 7 ottobre 2017
14.01
«È stata una settimana difficile per noi, la sconfitta di La Spezia ha lasciato degli strascichi. Stiamo lavorando molto per migliorare i nostri aspetti caratteriali, quelli che ci hanno impedito di portare a casa dei risultati che avremmo ampiamente meritato e che ci hanno tolto quella continuità che cerchiamo». Non usa giri di parole Fabio Grosso presentando l'importantissima sfida contro l'Avellino che domani vedrà impegnato il Bari, alla ricerca di un pronto riscatto dopo l'ingloriosa sconfitta in Liguria di sette giorni fa.
«Sabato scorso ho fatto una cosa che non faccio mai onde evitare di dire cose troppo d'impulso: ho parlato con i ragazzi negli spogliatoi dicendogli che non è mai facile fare una partita come quella che avevamo fatto, sempre in pressione e creando molto soprattutto nel primo tempo. E per questo non possiamo più permetterci di perdere occasioni del genere. Non è vero che lo Spezia aveva poche qualità: difensivamente sono stati ineccepibili, e noi troppo deboli per andare a prenderli per il collo quando erano in difficoltà dopo l'espulsione. Perdere così fa male, ma per costruire le vittorie e il nostro percorso di crescita c'è bisogno anche di qualche sconfitta dolorosa», l'analisi lucida e impietosa dell'allenatore barese.
Il passato, però, è già passato, e per fortuna per il Bari c'è già l'occasione di rifarsi contro un avversario in super forma come l'Avellino di Walter Novellino, che verrà al San Nicola per vincere e continuare a stupire in cima alla classifica. E per i biancorossi c'è una difficoltà in più, le assenze di Basha, Gyomber e Capradossi impegnati con le selezioni nazionali, e Tonucci e D'Elia ancora alle prese con i loro guai fisici («Ci vorrà ancora un po' di tempo», spiega Grosso, che su Sabelli aggiunge: «Martedì ha un'importante visita a Roma»). «Abbiamo studiato bene l'Avellino - prosegue l'allenatore; hanno qualità importanti, grande entusiasmo e fanno tantissimi goal. Sarà una partita estremamente difficile, come tutte d'altra parte. Le indisponibilità ci sono e sono tante, ma questo non ci deve scalfire. Non abbiamo mai cercato scuse o giustificazioni e mai lo faremo; i risultai influiscono sui giudizi ma noi dobbiamo valutare solo le prestazioni e noi vogliamo stare dentro la gara con continuità. Sull'opportunità di interrompere il campionato di B durante gli impegni delle nazionali non mi esprimo per non dare adito a interpretazioni sbagliate. Dico solo che le tante assenze saranno un'opportunità per chi ha giocato di meno di mettersi in mostra».
Tra questi potrebbe esserci Petriccione, l'unico sostituto naturale di Basha considerato che Marrone agirà con ogni probabilità in difesa: «Jacopo è una delle soluzioni possibili, perché ha caratteristiche diverse da Salzano, Tello e Busellato – dice Grosso. Non ho ancora scelto il modulo e gli interpreti, anche se le scelte sono obbligate soprattutto dietro. Ma, come dico sempre, le sequenze numeriche mi interessano poco; guardo soprattutto alle prestazioni della squadra. I cambi di formazione non sono un mio capriccio o un mio divertimento; la continuità dei risultati e delle prestazioni passa anche e soprattutto dal coinvolgimento di tutti gli effettivi a disposizione. Il nostro obiettivo è rendere orgogliosi i nostri tifosi, che ci seguono sempre in tantissimi e con cui al momento siamo in debito».
Tra le righe, però, Grosso lascia intendere un ritorno al 4-3-3 con cui era partita la stagione, con un importante rientro tra i titolari: «Galano sta finalmente bene; ci è mancato tantissimo con le sue grandi qualità individuali. A volte siamo riusciti a sopperire con il gioco, altre volte no. Floro Flores? Non è assolutamente dimesso; gli sfoghi sui social sono figli del momento di tensione che stiamo vivendo. Ha avuto un problemino fisico in settimana e solo ieri è tornato in gruppo. Per noi è una risorsa importantissima e sono sicuro che alla lunga farà bene. Lo stesso dicasi di Cissè; al momento lo vedo benissimo nel ruolo di prima punta e non da esterno», conclude Grosso.
«Sabato scorso ho fatto una cosa che non faccio mai onde evitare di dire cose troppo d'impulso: ho parlato con i ragazzi negli spogliatoi dicendogli che non è mai facile fare una partita come quella che avevamo fatto, sempre in pressione e creando molto soprattutto nel primo tempo. E per questo non possiamo più permetterci di perdere occasioni del genere. Non è vero che lo Spezia aveva poche qualità: difensivamente sono stati ineccepibili, e noi troppo deboli per andare a prenderli per il collo quando erano in difficoltà dopo l'espulsione. Perdere così fa male, ma per costruire le vittorie e il nostro percorso di crescita c'è bisogno anche di qualche sconfitta dolorosa», l'analisi lucida e impietosa dell'allenatore barese.
Il passato, però, è già passato, e per fortuna per il Bari c'è già l'occasione di rifarsi contro un avversario in super forma come l'Avellino di Walter Novellino, che verrà al San Nicola per vincere e continuare a stupire in cima alla classifica. E per i biancorossi c'è una difficoltà in più, le assenze di Basha, Gyomber e Capradossi impegnati con le selezioni nazionali, e Tonucci e D'Elia ancora alle prese con i loro guai fisici («Ci vorrà ancora un po' di tempo», spiega Grosso, che su Sabelli aggiunge: «Martedì ha un'importante visita a Roma»). «Abbiamo studiato bene l'Avellino - prosegue l'allenatore; hanno qualità importanti, grande entusiasmo e fanno tantissimi goal. Sarà una partita estremamente difficile, come tutte d'altra parte. Le indisponibilità ci sono e sono tante, ma questo non ci deve scalfire. Non abbiamo mai cercato scuse o giustificazioni e mai lo faremo; i risultai influiscono sui giudizi ma noi dobbiamo valutare solo le prestazioni e noi vogliamo stare dentro la gara con continuità. Sull'opportunità di interrompere il campionato di B durante gli impegni delle nazionali non mi esprimo per non dare adito a interpretazioni sbagliate. Dico solo che le tante assenze saranno un'opportunità per chi ha giocato di meno di mettersi in mostra».
Tra questi potrebbe esserci Petriccione, l'unico sostituto naturale di Basha considerato che Marrone agirà con ogni probabilità in difesa: «Jacopo è una delle soluzioni possibili, perché ha caratteristiche diverse da Salzano, Tello e Busellato – dice Grosso. Non ho ancora scelto il modulo e gli interpreti, anche se le scelte sono obbligate soprattutto dietro. Ma, come dico sempre, le sequenze numeriche mi interessano poco; guardo soprattutto alle prestazioni della squadra. I cambi di formazione non sono un mio capriccio o un mio divertimento; la continuità dei risultati e delle prestazioni passa anche e soprattutto dal coinvolgimento di tutti gli effettivi a disposizione. Il nostro obiettivo è rendere orgogliosi i nostri tifosi, che ci seguono sempre in tantissimi e con cui al momento siamo in debito».
Tra le righe, però, Grosso lascia intendere un ritorno al 4-3-3 con cui era partita la stagione, con un importante rientro tra i titolari: «Galano sta finalmente bene; ci è mancato tantissimo con le sue grandi qualità individuali. A volte siamo riusciti a sopperire con il gioco, altre volte no. Floro Flores? Non è assolutamente dimesso; gli sfoghi sui social sono figli del momento di tensione che stiamo vivendo. Ha avuto un problemino fisico in settimana e solo ieri è tornato in gruppo. Per noi è una risorsa importantissima e sono sicuro che alla lunga farà bene. Lo stesso dicasi di Cissè; al momento lo vedo benissimo nel ruolo di prima punta e non da esterno», conclude Grosso.