Verso Bari-Catanzaro, l'ex D'Ursi: «Ogni partita una finale. Devo dare di più»
L'attaccante biancorosso: «Fisicamente sto bene, il problema è alle spalle. Antenucci mi dice di stare sul pezzo»
giovedì 26 novembre 2020
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««Domenica arriva la mia ex squadra, sicuramente importante nel mio passato, ma non cambia nulla nella mia preparazione alla partita, si deve andare a mille a l'ora, io come tutti i miei compagni perchè l'unica cosa che conta è vincere». Eugenio D'Ursi entra già nel clima partita in vista della sfida in programma domenica fra il suo Bari e il Catanzaro, sua ex squadra.
«Per noi ogni partita rappresenta una finale; ci sarà tempo dopo la partita per salutare i vecchi compagni». Ha continuato D'Ursi, parlando ai microfoni della radio ufficiale della SSC Bari.
Per D'Ursi c'è voglia di riscatto dopo una prima stagione in biancorosso funestata dai guai fisici: «Dopo una stagione difficile lo scorso anno, quest'anno sto bene fisicamente. Il problema è alle spalle, ma sono consapevole di poter e dover dare molto di più, specie sul piano dell'attenzione. Anche Antenucci mi dice sempre che devo stare sul pezzo, sempre; devo ascoltarlo per forza, Mirco ha fatto la serie A, posso solo imparare».
Sull'astinenza da goal, il numero 11 del Bari aggiunge: «Ovvio che il gol mi manca, ma non ci penso, se viene bene, altrimenti è uguale. L'importante è portare a casa i tre punti, non importa chi gioca o fa gol. Perdere non piace a nessuno, ti sale il nervoso, non vedi l'ora di poter scendere di nuovo in campo per riscattarti. Questo è un gruppo che sta bene insieme, si diverte; credo che un gran gruppo si crei prima nello spogliatoio che in campo. Ora scappo a casa, non vedo l'ora di baciare la mia piccola; sono papà da poco e la felicità è davvero tanta».
«Per noi ogni partita rappresenta una finale; ci sarà tempo dopo la partita per salutare i vecchi compagni». Ha continuato D'Ursi, parlando ai microfoni della radio ufficiale della SSC Bari.
Per D'Ursi c'è voglia di riscatto dopo una prima stagione in biancorosso funestata dai guai fisici: «Dopo una stagione difficile lo scorso anno, quest'anno sto bene fisicamente. Il problema è alle spalle, ma sono consapevole di poter e dover dare molto di più, specie sul piano dell'attenzione. Anche Antenucci mi dice sempre che devo stare sul pezzo, sempre; devo ascoltarlo per forza, Mirco ha fatto la serie A, posso solo imparare».
Sull'astinenza da goal, il numero 11 del Bari aggiunge: «Ovvio che il gol mi manca, ma non ci penso, se viene bene, altrimenti è uguale. L'importante è portare a casa i tre punti, non importa chi gioca o fa gol. Perdere non piace a nessuno, ti sale il nervoso, non vedi l'ora di poter scendere di nuovo in campo per riscattarti. Questo è un gruppo che sta bene insieme, si diverte; credo che un gran gruppo si crei prima nello spogliatoio che in campo. Ora scappo a casa, non vedo l'ora di baciare la mia piccola; sono papà da poco e la felicità è davvero tanta».