Verso Bari-Padova, Mignani: «Mi aspetto partita difficile. Obiettivo? È ancora troppo presto»
Il tecnico: «Serve costruire mentalità vincente, vogliamo partire con il piede giusto. Attaccante? Lo stiamo cercando»
sabato 30 luglio 2022
16.45
Vigilia dell'esordio ufficiale nella stagione 2022/2023 per il Bari, che da neopromossa in serie B domani sera affronterà il Padova nel turno preliminare di coppa Italia. Si giocherà alle 21 sul campo dell'Arechi di Salerno, vista l'indisponibilità del San Nicola, alle prese con gli ultimi ritocchi di restyling.
mister Michele Mignani presenta così la gara: «Arriviamo a questo punto come abbiamo finito l'anno scorso, con la stessa voglia di giocare partite importanti e fare risultato. L'obiettivo è costruire una mentalità vincente. Sarà calcio vero, non verissimo; tutti siamo partiti da una ventina di giorni, sarà un buon test e l'obiettivo è iniziare la stagione col piede giusto».
Mignani continua: «Mi aspetto una partita difficile, in questo momento della stagione i valori si possono anche appiattire sotto certi aspetti. Sarà complicata, a maggior ragione conoscendo l'idea di gioco di mister Ceneo: l'abbiamo affrontato due volte con la Turris, giocano in maniera offensiva e dovremo essere bravi a difenderci e poi ad attaccare quando ci lasceranno gli spazi».
In città, però, c'è molta voglia di scoprire quali saranno le reali ambizioni del Bari di ritorno in serie B. Ma Mignani ci va con i piedi di piombo: «I tifosi vorrebbero vedere la squadra lottare per la promozione. Io credo che sia difficile in questo momento porsi un obiettivo, escludendo comunque l'obiettivo minimo. Il nostro percorso non è ancora definito, non si conosce il valore finale della nostra squadra né delle altre in un campionato difficilissimo come la B. In questo momento è difficile rispondere, come obiettivo di settimana in settimana ho mettere la squadra nelle condizioni di vincere. Poi sarà il campo a parlare. Genoa e Cagliari erano in serie A, hanno investito dei soldi; il Bari viene dalla vittoria della serie C e aveva una rosa per vincere quel campionato. A oggi non ritengo necessario esternare un obiettivo».
C'è, infatti, ancora da sistemare qualcosa sul mercato, a partire da un centravanti titolare che il Bari sta cercando con insistenza: «Abbiamo tanti giocatori offensivi, che non hanno però le caratteristiche del giocatore che cerchiamo - spiega Mignani. Non abbiamo prime punte con struttura fisica, ma nel calcio di oggi non è fondamentale avere attaccanti strutturati. Tutti sappiamo che il pacchetto avanzato andrà completato, ma credo che si debbano fare scelte giuste e proporzionate alle nostre possibilità e idee. Se l'attaccante non è ancora arrivato è perché qualche giocatore ha fatto scelte diverse, e noi siamo alla ricerca del profilo più adatto a noi. Quest'anno abbiamo lavorato veramente in ritiro, con un organico congruo. Abbiamo preparato la partita di domani come sempre».
Dal punto di vista tattico, si ripartirà dalle vecchie garanzie date dal 4-3-1-2: «Un allenatore deve sempre cercare di evolversi, bisogna avere la capacità di cambiare in corsa e avere alternative se le cose non vanno nel modo giusto. Comunque trovo conveniente ripartire dalle certezze che l'anno scorso ci hanno dato risultati; non vedo perché cambiare. Mi hanno entusiasmato i ragazzi che hanno lavorato con me l'anno scorso, li ringrazio perché con loro abbiamo raggiunto l'obiettivo. Quest'anno abbiamo per regolamento ringiovanito la rosa, il valore dei giovani e degli esperti va fuso insieme per essere un valore aggiunto. Ci vuole un giusto mix tra esperienza e freschezza. Stiamo lavorando per creare un gruppo coeso e competitivo».
Parlando dei nuovi arrivati, a cominciare dalla difesa, Mignani spiega: «Il prototipo di difensore migliore è forte fisicamente, di testa e con i piedi. Quando giochi dietro la cosa più importante è la lettura in anticipo, che può aiutarti a sopperire alla velocità. I nostri non sono velocissimi ma neanche lenti; è arrivato Bosisio che ha tutte le caratteristiche del difensore moderno. Vediamo se ci sarà bisogno, ma credo che la difesa sia sufficientemente attrezzata. Noi abbiamo ben chiare le idee dei giocatori che sono in uscita, non ci saranno sorprese rispetto alle convocazioni di Frosinone. Bellomo e Folorunsho hanno aumentato il valore tecnico e fisico della squadra; possono fare più ruoli, Folorunsho può giocare a centrocampo e in attacco, Bellomo può coprire tutti i ruoli di centrocampo. Il Toro lo prese per fare il play, poi ha fatto anche la mezzala e l'esterno a sinistra. Ceter? L'ho trovato bene. L'anno scorso ha giocato spesso nel campionato Primavera, però a livello fisico sta bene. Va solo ricondizionato perché ha una grossa struttura muscolare e non possiamo prendere rischi. In una decina di giorni credo che possa iniziare a lavorare con la squadra. Ricci? È convocato, sta bene. Il piccolo intervento è stato assorbito in un paio di giorni, è a disposizione. Può darsi che giochi dall'inizio o a partita in corso senza problemi. In porta tra Caprile e Frattali? È più giusto farlo sapere prima ai giocatori. L'arrivo di Caprile ha aggiunto valore al nostro reparto dei portieri. Polverino anche si è fatto trovare pronto l'anno scorso. Per il portiere si fanno scelte diverse, ma anche loro possono passare momenti di forma diversi. Sono su buoni livelli entrambi, devono stare tranquilli perché non è detto che chi giocherà domenica non giochi la prima di campionato. Sono comunque contento perché entrambi sono molto bravi», conclude il tecnico biancorosso.
mister Michele Mignani presenta così la gara: «Arriviamo a questo punto come abbiamo finito l'anno scorso, con la stessa voglia di giocare partite importanti e fare risultato. L'obiettivo è costruire una mentalità vincente. Sarà calcio vero, non verissimo; tutti siamo partiti da una ventina di giorni, sarà un buon test e l'obiettivo è iniziare la stagione col piede giusto».
Mignani continua: «Mi aspetto una partita difficile, in questo momento della stagione i valori si possono anche appiattire sotto certi aspetti. Sarà complicata, a maggior ragione conoscendo l'idea di gioco di mister Ceneo: l'abbiamo affrontato due volte con la Turris, giocano in maniera offensiva e dovremo essere bravi a difenderci e poi ad attaccare quando ci lasceranno gli spazi».
In città, però, c'è molta voglia di scoprire quali saranno le reali ambizioni del Bari di ritorno in serie B. Ma Mignani ci va con i piedi di piombo: «I tifosi vorrebbero vedere la squadra lottare per la promozione. Io credo che sia difficile in questo momento porsi un obiettivo, escludendo comunque l'obiettivo minimo. Il nostro percorso non è ancora definito, non si conosce il valore finale della nostra squadra né delle altre in un campionato difficilissimo come la B. In questo momento è difficile rispondere, come obiettivo di settimana in settimana ho mettere la squadra nelle condizioni di vincere. Poi sarà il campo a parlare. Genoa e Cagliari erano in serie A, hanno investito dei soldi; il Bari viene dalla vittoria della serie C e aveva una rosa per vincere quel campionato. A oggi non ritengo necessario esternare un obiettivo».
C'è, infatti, ancora da sistemare qualcosa sul mercato, a partire da un centravanti titolare che il Bari sta cercando con insistenza: «Abbiamo tanti giocatori offensivi, che non hanno però le caratteristiche del giocatore che cerchiamo - spiega Mignani. Non abbiamo prime punte con struttura fisica, ma nel calcio di oggi non è fondamentale avere attaccanti strutturati. Tutti sappiamo che il pacchetto avanzato andrà completato, ma credo che si debbano fare scelte giuste e proporzionate alle nostre possibilità e idee. Se l'attaccante non è ancora arrivato è perché qualche giocatore ha fatto scelte diverse, e noi siamo alla ricerca del profilo più adatto a noi. Quest'anno abbiamo lavorato veramente in ritiro, con un organico congruo. Abbiamo preparato la partita di domani come sempre».
Dal punto di vista tattico, si ripartirà dalle vecchie garanzie date dal 4-3-1-2: «Un allenatore deve sempre cercare di evolversi, bisogna avere la capacità di cambiare in corsa e avere alternative se le cose non vanno nel modo giusto. Comunque trovo conveniente ripartire dalle certezze che l'anno scorso ci hanno dato risultati; non vedo perché cambiare. Mi hanno entusiasmato i ragazzi che hanno lavorato con me l'anno scorso, li ringrazio perché con loro abbiamo raggiunto l'obiettivo. Quest'anno abbiamo per regolamento ringiovanito la rosa, il valore dei giovani e degli esperti va fuso insieme per essere un valore aggiunto. Ci vuole un giusto mix tra esperienza e freschezza. Stiamo lavorando per creare un gruppo coeso e competitivo».
Parlando dei nuovi arrivati, a cominciare dalla difesa, Mignani spiega: «Il prototipo di difensore migliore è forte fisicamente, di testa e con i piedi. Quando giochi dietro la cosa più importante è la lettura in anticipo, che può aiutarti a sopperire alla velocità. I nostri non sono velocissimi ma neanche lenti; è arrivato Bosisio che ha tutte le caratteristiche del difensore moderno. Vediamo se ci sarà bisogno, ma credo che la difesa sia sufficientemente attrezzata. Noi abbiamo ben chiare le idee dei giocatori che sono in uscita, non ci saranno sorprese rispetto alle convocazioni di Frosinone. Bellomo e Folorunsho hanno aumentato il valore tecnico e fisico della squadra; possono fare più ruoli, Folorunsho può giocare a centrocampo e in attacco, Bellomo può coprire tutti i ruoli di centrocampo. Il Toro lo prese per fare il play, poi ha fatto anche la mezzala e l'esterno a sinistra. Ceter? L'ho trovato bene. L'anno scorso ha giocato spesso nel campionato Primavera, però a livello fisico sta bene. Va solo ricondizionato perché ha una grossa struttura muscolare e non possiamo prendere rischi. In una decina di giorni credo che possa iniziare a lavorare con la squadra. Ricci? È convocato, sta bene. Il piccolo intervento è stato assorbito in un paio di giorni, è a disposizione. Può darsi che giochi dall'inizio o a partita in corso senza problemi. In porta tra Caprile e Frattali? È più giusto farlo sapere prima ai giocatori. L'arrivo di Caprile ha aggiunto valore al nostro reparto dei portieri. Polverino anche si è fatto trovare pronto l'anno scorso. Per il portiere si fanno scelte diverse, ma anche loro possono passare momenti di forma diversi. Sono su buoni livelli entrambi, devono stare tranquilli perché non è detto che chi giocherà domenica non giochi la prima di campionato. Sono comunque contento perché entrambi sono molto bravi», conclude il tecnico biancorosso.