Verso Bari-Palermo, Mignani in conferenza con lo staff: «Meritano la riconferma»
Il mister alla vigilia dell’ultima di campionato: «Vogliamo regalare ancora una gioia ai nostri tifosi, sarà partita vera»
venerdì 22 aprile 2022
15.18
Ultima fatica di campionato per il Bari, che con la promozione in B già in tasca si appresta alla festa di domenica contro il Palermo. Un'occasione che mister Michele Mignani ha colto anche per dividere i meriti con tutto il suo staff presentatosi insieme a lui in conferenza stampa.
«Ho voluto che loro fossero presenti, perché è giusto che l'allenatore condivida i meriti con il suo staff - dice Mignani. La squadra ha corso per un anno intero, nessuno ci ha messo sotto da quel punto di vista. Abbiamo avuto pochissimi infortuni, i nostri portieri hanno sempre parato; come il direttore ha voluto riconfermare me, io credo che anche loro meriti la riconferma in B».
Mignani continua: «Nel calcio di oggi la componente atletica è fondamentale. Noi abbiamo avuto pochissimi infortuni muscolari, questo testimonia il buon lavoro. Il merito va ai preparatori atletici e allo staff medico. Tutto va diviso equamente».
Il professor Giorgio D'Urbano, preparatore atletico dei biancorossi, spiega: «Abbiamo cercato di monitorare al meglio tutti i parametri, quando sono arrivato qui ho trovato uno staff medico e atletico preparato a valutare tutti gli aspetti del lavoro. I ragazzi più grandi ne hanno beneficiato, hanno riscoperto una seconda giovinezza; ci hanno dato dei risultati eccezionali. Di atleti ce ne sono diversi, ma per età e modo di allenarsi per me Antenucci ha avuto una media di performance elevatissima. Un rendimento eccezionale per l'età che ha».
Tornando sulla partita, Mignani aggiunge: «Ci sono ancora punti in palio, ci saranno partite vere anche in quest'ultima giornata. Vogliamo che l'ultima di campionato in casa sia una festa, proveremo a vincerla anche contro una squadra che ha bisogno di punto. In queste partite abbiamo sempre dimostrato di mettercela tutta, domenica vogliamo dare un'altra soddisfazione ai tifosi. Per noi non sarà una passerella, sarà partita vera».
Settimana intensa in casa Bari: il direttore sportivo Polito ha paragonato Mignani a Stefano Pioli, allenatore del Milan, mentre il presidente Luigi De Laurentiis ha scherzato dicendo che prenderebbe Ibrahimovic al Bari. «Io come Pioli? Lui è al vertice del calcio italiano, probabilmente il direttore ha fatto il nome di una persona a cui assomiglio come modo di fare - commenta Mignani. Lui è stato un mio allenatore, da lui ho preso diversi spunti ma ognuno ha le sue idee e il suo modo di essere. Fra lui e me ci corre tanta strada. Ibrahimovic? Farò una chiamata a Pioli per capire come gestirlo».
Il mister, poi, fa una panoramica sulla formazione per domenica: «Spazio a Plitko? Non lo so, è una partita che vogliamo onorare fino in fondo. Questo non vuol dire che non sarebbe in grado di giocare, è migliorato molto da inizio anno; vedremo. Tutti vorrebbero giocare, qualcuno si "incazzerà" ma io ho undici titolari e cinque cambi; c'è chi starà fuori. A parte Pucino, gli altri stanno abbastanza bene. Misuraca ha fatto buona parte della settimana col gruppo, ma non è ancora completamente al 100%. Mi piacerebbe concedere a tutti almeno uno spezzone nell'ultima di campionato, è l'unico dubbio che ho. I margini di miglioramento sono quelli di cui abbiamo sempre parlato. Ultimamente siamo diventati più solidi, prendiamo meno goal ma ne facciamo anche meno. Si può concretizzare di più la mole di gioco che produciamo; la squadra ha acquisito sicurezza nel palleggio, dobbiamo imparare a essere più concreti e chiuderla».
Simone Vergassola, vice di Mignani, analizza da ex centrocampista il campionato di Mattia Maita e racconta il suo rapporto col mister: «Maita, come tutta la squadra, ha fatto un signor campionato. Inizia ad avere un po' d'esperienza, è cresciuto molto ed è migliorato nel modo di giocare, recuperare palla e trovare soluzioni adeguate. Questo salto di categoria sarà importante per lui e per molti altri; in un calciatore la testa è fondamentale. Speriamo che migliori ancora e possa ambire a giocare a massimi livelli. Pregio e difetto di Mignani? C'è una grande stima dell'uomo, prima che dell'allenatore. Una persona professionale, coerente e onesta; prepara bene le partite, è sveglio tatticamente e secondo me è bravo. È difficile trovare un aspetto negativo».
«Io e Vergassola lavoriamo da un po' insieme, passiamo tanto tempo l'uno con l'altro - fa eco Mignani. A volte ci sono cose che contrastano, ma c'è sempre un confronto di pensieri fra me e lui. Durante la partita ho bisogno di sentire dei pareri diversi dal mio, in quel momento troviamo delle soluzioni insieme, come è successo molte volte quest'anno. Noi abbiamo avuto alternative pari ai titolari, è giusto riconoscere il merito ai ragazzi che sono di ottimo livello per questa categoria».
Roberto Maurantonio, preparatore dei portieri, racconta: «Polverino ha iniziato a lavorare con noi dopo il ritiro. Ha fatto un grande lavoro, con umiltà e ha ripagato la fiducia. Ha grossi margini di miglioramento come gli altri; basta allenarsi. Colgo l'occasione per ringraziare i tre portieri, abbiamo creato un bel gruppo e il merito va a loro».
Mignani chiude parlando del suo caratteristico zainetto giallo con cui è capitato spesso di vederlo «Mi prendono in giro perché sembra la bombola del sub. In realtà ci tengo i miei appunti, il mio computer, l'astuccio con le penne e ciò che mi serve per la partita», conclude il tecnico.
«Ho voluto che loro fossero presenti, perché è giusto che l'allenatore condivida i meriti con il suo staff - dice Mignani. La squadra ha corso per un anno intero, nessuno ci ha messo sotto da quel punto di vista. Abbiamo avuto pochissimi infortuni, i nostri portieri hanno sempre parato; come il direttore ha voluto riconfermare me, io credo che anche loro meriti la riconferma in B».
Mignani continua: «Nel calcio di oggi la componente atletica è fondamentale. Noi abbiamo avuto pochissimi infortuni muscolari, questo testimonia il buon lavoro. Il merito va ai preparatori atletici e allo staff medico. Tutto va diviso equamente».
Il professor Giorgio D'Urbano, preparatore atletico dei biancorossi, spiega: «Abbiamo cercato di monitorare al meglio tutti i parametri, quando sono arrivato qui ho trovato uno staff medico e atletico preparato a valutare tutti gli aspetti del lavoro. I ragazzi più grandi ne hanno beneficiato, hanno riscoperto una seconda giovinezza; ci hanno dato dei risultati eccezionali. Di atleti ce ne sono diversi, ma per età e modo di allenarsi per me Antenucci ha avuto una media di performance elevatissima. Un rendimento eccezionale per l'età che ha».
Tornando sulla partita, Mignani aggiunge: «Ci sono ancora punti in palio, ci saranno partite vere anche in quest'ultima giornata. Vogliamo che l'ultima di campionato in casa sia una festa, proveremo a vincerla anche contro una squadra che ha bisogno di punto. In queste partite abbiamo sempre dimostrato di mettercela tutta, domenica vogliamo dare un'altra soddisfazione ai tifosi. Per noi non sarà una passerella, sarà partita vera».
Settimana intensa in casa Bari: il direttore sportivo Polito ha paragonato Mignani a Stefano Pioli, allenatore del Milan, mentre il presidente Luigi De Laurentiis ha scherzato dicendo che prenderebbe Ibrahimovic al Bari. «Io come Pioli? Lui è al vertice del calcio italiano, probabilmente il direttore ha fatto il nome di una persona a cui assomiglio come modo di fare - commenta Mignani. Lui è stato un mio allenatore, da lui ho preso diversi spunti ma ognuno ha le sue idee e il suo modo di essere. Fra lui e me ci corre tanta strada. Ibrahimovic? Farò una chiamata a Pioli per capire come gestirlo».
Il mister, poi, fa una panoramica sulla formazione per domenica: «Spazio a Plitko? Non lo so, è una partita che vogliamo onorare fino in fondo. Questo non vuol dire che non sarebbe in grado di giocare, è migliorato molto da inizio anno; vedremo. Tutti vorrebbero giocare, qualcuno si "incazzerà" ma io ho undici titolari e cinque cambi; c'è chi starà fuori. A parte Pucino, gli altri stanno abbastanza bene. Misuraca ha fatto buona parte della settimana col gruppo, ma non è ancora completamente al 100%. Mi piacerebbe concedere a tutti almeno uno spezzone nell'ultima di campionato, è l'unico dubbio che ho. I margini di miglioramento sono quelli di cui abbiamo sempre parlato. Ultimamente siamo diventati più solidi, prendiamo meno goal ma ne facciamo anche meno. Si può concretizzare di più la mole di gioco che produciamo; la squadra ha acquisito sicurezza nel palleggio, dobbiamo imparare a essere più concreti e chiuderla».
Simone Vergassola, vice di Mignani, analizza da ex centrocampista il campionato di Mattia Maita e racconta il suo rapporto col mister: «Maita, come tutta la squadra, ha fatto un signor campionato. Inizia ad avere un po' d'esperienza, è cresciuto molto ed è migliorato nel modo di giocare, recuperare palla e trovare soluzioni adeguate. Questo salto di categoria sarà importante per lui e per molti altri; in un calciatore la testa è fondamentale. Speriamo che migliori ancora e possa ambire a giocare a massimi livelli. Pregio e difetto di Mignani? C'è una grande stima dell'uomo, prima che dell'allenatore. Una persona professionale, coerente e onesta; prepara bene le partite, è sveglio tatticamente e secondo me è bravo. È difficile trovare un aspetto negativo».
«Io e Vergassola lavoriamo da un po' insieme, passiamo tanto tempo l'uno con l'altro - fa eco Mignani. A volte ci sono cose che contrastano, ma c'è sempre un confronto di pensieri fra me e lui. Durante la partita ho bisogno di sentire dei pareri diversi dal mio, in quel momento troviamo delle soluzioni insieme, come è successo molte volte quest'anno. Noi abbiamo avuto alternative pari ai titolari, è giusto riconoscere il merito ai ragazzi che sono di ottimo livello per questa categoria».
Roberto Maurantonio, preparatore dei portieri, racconta: «Polverino ha iniziato a lavorare con noi dopo il ritiro. Ha fatto un grande lavoro, con umiltà e ha ripagato la fiducia. Ha grossi margini di miglioramento come gli altri; basta allenarsi. Colgo l'occasione per ringraziare i tre portieri, abbiamo creato un bel gruppo e il merito va a loro».
Mignani chiude parlando del suo caratteristico zainetto giallo con cui è capitato spesso di vederlo «Mi prendono in giro perché sembra la bombola del sub. In realtà ci tengo i miei appunti, il mio computer, l'astuccio con le penne e ciò che mi serve per la partita», conclude il tecnico.