Verso Bari-Picerno, Vivarini: «Nostra media è da promozione. Di Cesare? Da valutare»
Il mister alla vigilia della sfida ai lucani: «Non vedo ancora una squadra super convinta. C'è da lavorare sulla testa»
sabato 15 febbraio 2020
15.07
Mettersi alle spalle il pareggio di Monopoli e il -8 dalla Reggina capolista e riprendere la marcia a tutta velocità. Questi gli obiettivi in casa Bari in vista della sfida contro il Picerno, che domani sarà ospite al San Nicola per la partita in programma alle 17:30 sul terreno di casa dei biancorossi.
«Dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi per migliorare tutti gli aspetti - dice il tecnico dei galletti Vincenzo Vivarini presentando il match del 16 febbraio. Serve avere più cattiveria e a livello tattico possiamo muoverci ancora meglio, soprattutto in fase difensiva; qualcosa la sbagliamo sempre. Ci vuole qualcosa in più dal centrocampo, ne abbiamo parlato in settimana. Stiamo avendo una media punti da promozione, dobbiamo mantenere questo trend cercando di migliorare ancora. Questa è la strada che ci porta a tenere vivi gli obiettivi».
Squalificato Perrotta e con Di Cesare ancora non in perfette condizioni, il dubbio più grande è in difesa: «Di Cesare è un giocatore importante, è il nostro capitano, si valuterà domani. Penso che sia disposto a stringere i denti, si è allenato e mi fa ben sperare», dice Vivarini lasciando intendere poco. Ancor meno il mister si lascia sfuggire sul centrocampo: toccherà ancora a Schiavone (titolare nelle ultime due) o si rivedrà Bianco davanti alla difesa? «A Monopoli siamo stati meno brillanti di quello che abbiamo fatto contro il Francavilla. Se qualcuno fa bene mi piace dare continuità, altrimenti si vede chi sta meglio. Sempre in considerazione delle caratteristiche dell'avversario. Hamlili? Dalla prossima settimana si allenerà in gruppo; una notizia positiva per noi perché ci ha dato tantissimo nel girone d'andata. È una soluzione in più a centrocampo: attaccanti e mezze ali sono i miei cambi più frequenti perché a loro chiedo corsa e sacrificio. Avere un'altra scelta è importante».
La cosa più importante, secondo Vivarini, resta il lavoro sulla testa dei calciatori. A questa squadra, forse, manca ancora un po' di convinzione in più: «Bisogna avere sempre la forza di fare le partite che vogliamo noi - il mantra del tecnico abruzzese. Quando si sbaglia e si gioca alla pari degli altri si rischia anche di non vincere. Non dobbiamo cadere nell'errore clamoroso di giudicare le prestazioni nostre alla luce di altri risultati. Dobbiamo restare concentrati sul nostro percorso di crescita; in settimana ho dovuto lavorare sull'aspetto mentale della squadra, perché non dobbiamo assolutamente pensare ad altro se non a migliorare. Le analisi dei tifosi le facciamo anche noi, ma serve restare concentrati perché ancora non ho visto una squadra super convinta delle proprie potenzialità. Pensiamo a fare una grande partita per domani», conclude Vivarini.
«Dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi per migliorare tutti gli aspetti - dice il tecnico dei galletti Vincenzo Vivarini presentando il match del 16 febbraio. Serve avere più cattiveria e a livello tattico possiamo muoverci ancora meglio, soprattutto in fase difensiva; qualcosa la sbagliamo sempre. Ci vuole qualcosa in più dal centrocampo, ne abbiamo parlato in settimana. Stiamo avendo una media punti da promozione, dobbiamo mantenere questo trend cercando di migliorare ancora. Questa è la strada che ci porta a tenere vivi gli obiettivi».
Squalificato Perrotta e con Di Cesare ancora non in perfette condizioni, il dubbio più grande è in difesa: «Di Cesare è un giocatore importante, è il nostro capitano, si valuterà domani. Penso che sia disposto a stringere i denti, si è allenato e mi fa ben sperare», dice Vivarini lasciando intendere poco. Ancor meno il mister si lascia sfuggire sul centrocampo: toccherà ancora a Schiavone (titolare nelle ultime due) o si rivedrà Bianco davanti alla difesa? «A Monopoli siamo stati meno brillanti di quello che abbiamo fatto contro il Francavilla. Se qualcuno fa bene mi piace dare continuità, altrimenti si vede chi sta meglio. Sempre in considerazione delle caratteristiche dell'avversario. Hamlili? Dalla prossima settimana si allenerà in gruppo; una notizia positiva per noi perché ci ha dato tantissimo nel girone d'andata. È una soluzione in più a centrocampo: attaccanti e mezze ali sono i miei cambi più frequenti perché a loro chiedo corsa e sacrificio. Avere un'altra scelta è importante».
La cosa più importante, secondo Vivarini, resta il lavoro sulla testa dei calciatori. A questa squadra, forse, manca ancora un po' di convinzione in più: «Bisogna avere sempre la forza di fare le partite che vogliamo noi - il mantra del tecnico abruzzese. Quando si sbaglia e si gioca alla pari degli altri si rischia anche di non vincere. Non dobbiamo cadere nell'errore clamoroso di giudicare le prestazioni nostre alla luce di altri risultati. Dobbiamo restare concentrati sul nostro percorso di crescita; in settimana ho dovuto lavorare sull'aspetto mentale della squadra, perché non dobbiamo assolutamente pensare ad altro se non a migliorare. Le analisi dei tifosi le facciamo anche noi, ma serve restare concentrati perché ancora non ho visto una squadra super convinta delle proprie potenzialità. Pensiamo a fare una grande partita per domani», conclude Vivarini.