Verso Bari-Sudtirol, Mignani: «Dobbiamo iniziare a vincere anche le partite sporche»

Il tecnico: «Loro non hanno mai perso con il nuovo allenatore. La squadra percepisce di star facendo prestazioni»

venerdì 11 novembre 2022 16.07
A cura di La Redazione
Dopo due pareggi consecutivi, contro Ternana e Benevento, per il Bari di mister Mignani domani sarà tempo di riprovare l'assalto alla vittoria. Al San Nicola arriverà il Sidtirol, lanciato da una lunga serie di risultati positivi, a sfidare i galletti che cercano di ritrovare continuità di prestazioni e risultati.

«Capisco che negli occhi degli osservatori Ternana e Benevento siano due partite diverse, e per certi versi posso essere d'accordo - dice Mignani alla vigilia. Io, però, non ho visto una squadra timida a Benevento, ho visto una squadra che è andata a giocare in trasferta su un campo difficile e contro una squadra forte, che non è in un buon momento ma non è detto che non possa fare una buona prestazione. Il Bari è andato a Benevento per provare a fare la partita e a vincerla; ci sono mancate le soluzioni offensive, soprattutto nel primo tempo. Non abbiamo subito molto, al primo tiro abbiamo preso goal ed è stato un episodio che ha messo la partita in salita».

Ancora il tecnico: «Vorremmo tutti vedere una squadra spumeggiante, ma non sempre ci riesci. In casa, con 40mila persone, probabilmente nella testa hai delle motivazioni in più, anche se è sbagliato. Dobbiamo dare continuità alle prestazioni e lo stiamo facendo. Abbiamo tanto bisogno di punti, come gli altri. Domani affrontiamo una squadra che era in C come noi, che ha fatto un campionato straordinario e ha fatto un sacco di punti. Si stanno confermando solidi e organizzati; conosco ambiente, diesse, l'allenatore è esperto e sa dare organizzazione. Domani sarà una partita complicata, come lo sono tutte. Noi proviamo a vincere tutte le partite, ma il calcio non è una scienza esatta. Dobbiamo iniziare a vincere le partite sporche; a tanti capita, a noi meno. Noi vinciamo quando meritiamo di vincere, sono pregi che a noi mancano. Proviamo a vincere, se ci riusciamo essendo belli tanto meglio, altrimenti l'importante è vincere la partita».

Sulla gara, Mignani aggiunge: «Non posso sapere quale sarà l'atteggiamento del Sudtirol. Hanno organizzazione, fisicità e si giocano le partite secondo le loro caratteristiche. Non si espongono a grandi ripartenze, sono compatti e da quando è arrivato Bisoli non hanno perso una partita; subiscono poco e ripartono con velocità e tanti uomini. Noi dobbiamo trovare il goal, che si può trovare in tanti modi. Abbia 95' per vincere la partita; una squadra non può mai snaturarsi, questo atteggiamento ha pagato e dobbiamo avere pazienza, essere bravi nel far male e difenderci».

Bari alle prese con un problema attacco? Mignani la spiega così: «È più facile che segni Cheddira che Cangiano, c'è chi ha giocato di più e chi di meno. Non si può sapere se con altri giocatori faremmo più goal. Mi aspetto goal da tutti, i centrocampisti possono farlo, i difensori anche, gli attaccanti subentrati anche. Il Bari, nell'ultima parte, ha comunque sempre creato occasioni; dobbiamo provare a chiudere l'azione con più calciatori e tirare in porta».

Già, Cheddira, che dopo la partita di domani volerà in Qatar insieme alla nazionale del Marocco per i mondiali. «Siamo tutti contenti della convocazione di Cheddira - dice Mignani. È un premio per società e direttore che ci hanno creduto, per i compagni che hanno lavorato con lui, per il ragazzo che ha fatto numeri importanti. A noi mancherà per due partite, ma ora ce l'abbiamo e se domani è al 100% non ci sono problemi. Ha smaltito un piccolo fastidio, da dopodomani penserà alla sua avventura col Marocco».

E poi, sui singoli il tecnico aggiunge: «Alternativa a Folorunsho? Ce ne sono tante, bisogna valutare e capire non solo chi può essere la mezzala giusta ma anche chi può lavorare da attaccante. In base a quello faremo le scelte per centrocampo e attacco. Ricci? Sta bene, è a disposizione. Con Salcedo parlo: ho rivisto la partita ed è entrato in campo con l'atteggiamento giusto. Come tutti i giocatori di estro e fantasia, Salcedo può fare molto, ma l'allenatore chiede sempre di mettersi a disposizione di squadra e compagni a seconda de momento della partita. Non penso che possa risolvere le partite da solo, deve mettere le sue qualità al servizio della squadra. Lo vedo cresciuto fisicamente, dopo il passaggio di categoria ha avuto bisogno di adattamento e ora è pronto».

Sui possibili danni collaterali dell'entusiasmo generatosi dopo l'avvio di stagione, Mignani analizza: «Nel calcio succede che le vittorie portino entusiasmo, all'interno e all'esterno dello spogliatoio e sugli spalti. La squadra è consapevole che ogni partita è difficile, ma nelle nostre possibilità c'è giocarcela e vincerla. Ci sono partite con otto occasioni e zero goal; noi dobbiamo fare punti, perché quelli di ora ti permettono di lavorare serenamente. L'entusiasmo c'è ancora, si sta affrontando una situazione diversa ma ci sono giocatori esperti e la squadra percepisce di star facendo prestazioni».

Sulla rosa e sul campionato, invece, spiega: «L'anno scorso il Bari aveva due giocatori per ruolo, importanti per la C. Quest'anno abbiamo qualche figura che ha bisogno di più tempo, ma per me sono tutti valori aggiunti. Sotto certi aspetti è un campionato più difficile, ma l'anno scorso era più difficile di questo. Ora incontri Suditrol e sei un avversario, l'anno scorso eri la squadra da battere. Ci sono sempre difficoltà, il mio lavoro e dello staff deve essere di far crescere i valori aggiunti per farli arrivare alla pari degli altri. Nella partita i giocatori crescono, con rose ampie è difficile dare continuità a tutti. Quando le cose fanno bene l'allenatore fa fatica a cambiare».