Verso Bari-Virtus Francavilla, Vivarini: «Sarà dura. Mercato? Abbiamo raffinato la rosa»
Il mister alla vigilia del match: «Sono arrivati calciatori importanti e sono andati via ragazzi che volevano giocare.
sabato 1 febbraio 2020
15.10
Mercato chiuso, da ora parte lo sprint verso la fine del campionato. Per il Bari l'obiettivo è centrare la promozione, possibilmente con il primo posto e senza passare dalla lotteria dei playoff. Il primo ostacolo del mese di febbraio si chiama Virtus Francavilla, che domani arriverà a Bari per un derby inedito al San Nicola, con fischio d'inizio alle 17:30.
«Abbiamo lavorato analizzando la partita precedente, che ci ha dato molto da sistemare sotto l'aspetto del possesso palla. C'è stato il mercato che ci ha portato altri pensieri, ma da parte di tutti c'è stata la massima attenzione su una partita complicata. Troviamo una squadra in grande condizione, a Reggio hanno offerto una prova strepitosa; hanno messo in grande difficoltà la Reggina. Dobbiamo essere bravi a fare una gran partita», il monito di mister Vincenzo Vivarini alla vigilia del match.
Di fronte ci sarà un avversario in ottima forma e in piena lotta playoff: «Il Francavilla adotta marcature a uomo a centrocampo, una cosa che non abbiamo mai trovato - l'analisi tattica del tecnico biancorosso. Hanno una sicurezza disarmante in fase di possesso palla; siamo consapevoli di dover soffrire ma abbiamo tutte le carte in regola per dire la nostra. Bisogna comandare in campo, non devono imporre il loro gioco. Dobbiamo essere cattivi in fase passiva; attaccheranno i terzini con i quinti, hanno intensità e sicurezza. Dobbiamo fare quello che non abbiamo fatto a Reggio: giocare di più la palla».
Non sarà della partita lo squalificato Bianco. Vivarini lascia intendere quelle che saranno le possibili soluzioni alternative: «Con la squalifica di Bianco ci sarà sicuramente Schiavone; ce la giochiamo così. Laribi ha l'entusiasmo di un ragazzino; sta pagando la troppa voglia e gli ho detto di razionalizzare le cose che fa. Sono cose che miglioreranno in fretta, deve affiatarsi con gli attaccanti. Si sta impegnando tanto, non ci saranno problemi. Di Cesare ha ancora un'infiammazione al ginocchio, penso che martedì riprenderà a pieno regime con la squadra. Se ce ne sarà bisogno lo potrò schierare, anche se spero di no. Ciofani si è integrato bene, sa quel che deve fare in campo; potremmo utilizzarlo in difesa.
A tenere banco, però, sono le considerazioni sul mercato di gennaio conclusosi alle 20 di ieri. Sono arrivati rinforzi importanti in casa Bari, da dove invece sono usciti calciatori poco funzionali al progetto tattico di Vivarini (Kupisz, Awua, Neglia, Ferrari, Cascione ed Esposito) e a cui è stata data la possibilità di andare a giocare: «Il Bari è partito con un progetto tattico diverso da quello di adesso, c'era bisogno di altre caratteristiche - la spiegazione del mister. C'erano calciatori più portati ad altre tipologie di lavoro; non giocare non piace a nessuno, mi dispiace un po' per tutti dal punto di vista umano. Hanno lavorato per quel che potevano fare, io li ho abbracciati tutti e gli ho augurato buona fortuna. Sul mercato noi abbiamo raffinato la rosa in funzione del progetto tecnico-tattico, completando alcuni reparti che avevano mancanze. Abbiamo aggiunto soluzioni anche a partita in corso, con giocatori di grande spessore. Laribi ha esperienza e qualità, possiamo usarlo da trequartista o da mezzala; avevamo solo Terrani prima. Il reparto difensivo era un po' corto, abbiamo lavorato su un esperto come Ciofani e un giovane come Pinto che ha molte potenzialità. A centrocampo abbiamo preso una certezza come Maita. In attacco Terrani e Neglia avevano bisogno di giocare; Costantino attacca la profondità, ha sostanza e caratteristiche diverse da quelli che abbiamo. Ci serviva un profilo così. Abbiamo la coppia d'attacco più prolifica della C, abbiamo inserito un ragazzo con motivazione e abbiamo tolto dei giocatori che avevano voglia di andarsi a esprimere altrove».
Non sono arrivati, invece, profili come quelli di Ninkovic e Tremolada. Le due telenovele del mercato di gennaio si sono conclude con altrettanti rifiuti da parte dei calciatori, poco convinti dal salto in serie C: «È fondamentale la motivazione, sul mercato bisogna prendere giocatori che credano nel progetto tecnico e che lavorino per la squadra e non per l'obiettivo individuale - la lucida razionalizzazione di Vivarini. È stato un mercato che ha perfezionato la rosa, abbiamo mantenuto integre le qualità a cui abbiamo aggiunto calciatori di grande spessore. La squadra si è molto rafforzata; siamo in C ma abbiamo obiettivi molto alti. Dobbiamo fare risultato pieno già da domani, è iniziato un altro campionato. La sosta ci ha fatto perdere un po' di smalto e di sincronie nelle giocate. Adesso c'è da lavorare nel modo più feroce possibile per ottenere il massimo di giocatori. Dobbiamo giocare bene e avere idee chiare. Dobbiamo integrare i nuovi in breve tempo per avere efficacia e vincerle tutte».
«Abbiamo lavorato analizzando la partita precedente, che ci ha dato molto da sistemare sotto l'aspetto del possesso palla. C'è stato il mercato che ci ha portato altri pensieri, ma da parte di tutti c'è stata la massima attenzione su una partita complicata. Troviamo una squadra in grande condizione, a Reggio hanno offerto una prova strepitosa; hanno messo in grande difficoltà la Reggina. Dobbiamo essere bravi a fare una gran partita», il monito di mister Vincenzo Vivarini alla vigilia del match.
Di fronte ci sarà un avversario in ottima forma e in piena lotta playoff: «Il Francavilla adotta marcature a uomo a centrocampo, una cosa che non abbiamo mai trovato - l'analisi tattica del tecnico biancorosso. Hanno una sicurezza disarmante in fase di possesso palla; siamo consapevoli di dover soffrire ma abbiamo tutte le carte in regola per dire la nostra. Bisogna comandare in campo, non devono imporre il loro gioco. Dobbiamo essere cattivi in fase passiva; attaccheranno i terzini con i quinti, hanno intensità e sicurezza. Dobbiamo fare quello che non abbiamo fatto a Reggio: giocare di più la palla».
Non sarà della partita lo squalificato Bianco. Vivarini lascia intendere quelle che saranno le possibili soluzioni alternative: «Con la squalifica di Bianco ci sarà sicuramente Schiavone; ce la giochiamo così. Laribi ha l'entusiasmo di un ragazzino; sta pagando la troppa voglia e gli ho detto di razionalizzare le cose che fa. Sono cose che miglioreranno in fretta, deve affiatarsi con gli attaccanti. Si sta impegnando tanto, non ci saranno problemi. Di Cesare ha ancora un'infiammazione al ginocchio, penso che martedì riprenderà a pieno regime con la squadra. Se ce ne sarà bisogno lo potrò schierare, anche se spero di no. Ciofani si è integrato bene, sa quel che deve fare in campo; potremmo utilizzarlo in difesa.
A tenere banco, però, sono le considerazioni sul mercato di gennaio conclusosi alle 20 di ieri. Sono arrivati rinforzi importanti in casa Bari, da dove invece sono usciti calciatori poco funzionali al progetto tattico di Vivarini (Kupisz, Awua, Neglia, Ferrari, Cascione ed Esposito) e a cui è stata data la possibilità di andare a giocare: «Il Bari è partito con un progetto tattico diverso da quello di adesso, c'era bisogno di altre caratteristiche - la spiegazione del mister. C'erano calciatori più portati ad altre tipologie di lavoro; non giocare non piace a nessuno, mi dispiace un po' per tutti dal punto di vista umano. Hanno lavorato per quel che potevano fare, io li ho abbracciati tutti e gli ho augurato buona fortuna. Sul mercato noi abbiamo raffinato la rosa in funzione del progetto tecnico-tattico, completando alcuni reparti che avevano mancanze. Abbiamo aggiunto soluzioni anche a partita in corso, con giocatori di grande spessore. Laribi ha esperienza e qualità, possiamo usarlo da trequartista o da mezzala; avevamo solo Terrani prima. Il reparto difensivo era un po' corto, abbiamo lavorato su un esperto come Ciofani e un giovane come Pinto che ha molte potenzialità. A centrocampo abbiamo preso una certezza come Maita. In attacco Terrani e Neglia avevano bisogno di giocare; Costantino attacca la profondità, ha sostanza e caratteristiche diverse da quelli che abbiamo. Ci serviva un profilo così. Abbiamo la coppia d'attacco più prolifica della C, abbiamo inserito un ragazzo con motivazione e abbiamo tolto dei giocatori che avevano voglia di andarsi a esprimere altrove».
Non sono arrivati, invece, profili come quelli di Ninkovic e Tremolada. Le due telenovele del mercato di gennaio si sono conclude con altrettanti rifiuti da parte dei calciatori, poco convinti dal salto in serie C: «È fondamentale la motivazione, sul mercato bisogna prendere giocatori che credano nel progetto tecnico e che lavorino per la squadra e non per l'obiettivo individuale - la lucida razionalizzazione di Vivarini. È stato un mercato che ha perfezionato la rosa, abbiamo mantenuto integre le qualità a cui abbiamo aggiunto calciatori di grande spessore. La squadra si è molto rafforzata; siamo in C ma abbiamo obiettivi molto alti. Dobbiamo fare risultato pieno già da domani, è iniziato un altro campionato. La sosta ci ha fatto perdere un po' di smalto e di sincronie nelle giocate. Adesso c'è da lavorare nel modo più feroce possibile per ottenere il massimo di giocatori. Dobbiamo giocare bene e avere idee chiare. Dobbiamo integrare i nuovi in breve tempo per avere efficacia e vincerle tutte».