Verso Bisceglie-Bari, Vivarini: «Partita determinante. Bianco e Hamlili recuperati»
Il mister alla vigilia del derby: «Modulo? Conta più l'atteggiamento della squadra. Terrani ora ha più possibilità di giocare»
sabato 9 novembre 2019
13.21
«Per noi è fondamentale il risultato e ora dobbiamo fare di necessità virtù. Questa è una partita determinante, ma dobbiamo lavorare per essere squadra, per essere bravi a giocare a calcio e sfruttare le nostre qualità. La classifica e i risultati sono conseguenza della nostra crescita». Questo il mantra di mister Vincenzo Vivarini, ribadito anche alla vigilia della trasferta del suo Bari a Bisceglie, per un derby dal sapore inedito.
Buone notizie arrivano dall'infermeria, e Vivarini fa il punto: «Una settimana intensa, stiamo lavorando a livello psicologico, individuale e sugli errori - continua Vivarini. Ho visto un'ottima attenzione da parte della squadra, sono soddisfatto. Abbiamo recuperato Bianco e Hamlili, anche se quest'ultimo nei primi giorni è stato un po' trattenuto ma negli ultimi due mi è sembrato pronto. Scavone e D'Ursi sono ancora in via di guarigione. Costa ha accusato un piccolo fastidio ma niente di grave, l'ho fatto calciare e sarà a disposizione. Le individualità incidono tanto nel rendimento della squadra, ma devo sottolineare il grande impegno di Awua, Schiavone e Folorunsho che hanno sostituito gli assenti. Hanno però bisogno di crescere anche a livello di personalità. Con il lavoro e le partite che hanno messo nelle gambe riusciranno. Sulla formazione ho un paio di dubbi ancora».
Di fronte la squadra di Pochesci, che affronterà la sfida al Bari con una fame disperata di punti: «Il Bisceglie non va sottovalutato e l'ho ribadito nello spogliatoio - avverte Vivarini. Dobbiamo avere rispetto di tutti, loro hanno buoni giocatori e vorranno fare bene. Dobbiamo accettare le difficoltà che ci saranno e risolverle tirando fuori le nostre qualità. Questo è il momento giusto per applicare il lavoro che abbiamo fatto. Ci aspettiamo diverse soluzioni da parte loro, hanno usato il 3-5-2 ma hanno spesso variato disposizione e atteggiamento durante le partite. Dobbiamo essere pronti a qualsiasi imprevisto e ci abbiamo lavorato molto. La squadra mi è piaciuta perché è stata molto disponibile ad accettare tutte le nuove proposte».
L'obiettivo, dunque, è crescere come squadra per provare a ridurre il gap dalla capolista Reggina e prepararsi al decisivo girone di ritorno, magari anche attingendo al mercato: «Abbiamo preso una strada con però atteggiamenti che non sono piaciuti a me ma anche alla squadra - ammette il mister. I moduli per me possono essere importanti a seconda delle caratteristiche dei calciatori. Contro il Catanzaro per esempio abbiamo subito molto il gioco degli avversari, e su questo dobbiamo invertire la rotta. Non è un problema di cambio di modulo ma di cambio di mentalità. Questa squadra ha valori tecnici e strutturali; ci vuole quasi la perfezione da qui alla fine e bisogna migliorare tanto. Siamo ancora carenti sotto diversi aspetti ma la qualità è comunque tanta. In questo campionato non esistono 11 titolari, lo ha dimostrato anche la Vibonese con 5 cambi insieme. C'è bisogno di una rosa completa: Ferrari si sta allenando bene e si è sempre fatto trovare pronto. Abbiamo anche altri giocatori con caratteristiche diverse, sotto l'aspetto degli attaccanti sono soddisfatto. Corsinelli e Terrani ci hanno dimostrato che chi subentra può mettersi in evidenza. Terrani lo conosco bene, ha qualità ma l'ho trovato poco brillante. Da lui mi aspettavo queste risposte e in questo momento le possibilità di giocare sono molto più alte».
Buone notizie arrivano dall'infermeria, e Vivarini fa il punto: «Una settimana intensa, stiamo lavorando a livello psicologico, individuale e sugli errori - continua Vivarini. Ho visto un'ottima attenzione da parte della squadra, sono soddisfatto. Abbiamo recuperato Bianco e Hamlili, anche se quest'ultimo nei primi giorni è stato un po' trattenuto ma negli ultimi due mi è sembrato pronto. Scavone e D'Ursi sono ancora in via di guarigione. Costa ha accusato un piccolo fastidio ma niente di grave, l'ho fatto calciare e sarà a disposizione. Le individualità incidono tanto nel rendimento della squadra, ma devo sottolineare il grande impegno di Awua, Schiavone e Folorunsho che hanno sostituito gli assenti. Hanno però bisogno di crescere anche a livello di personalità. Con il lavoro e le partite che hanno messo nelle gambe riusciranno. Sulla formazione ho un paio di dubbi ancora».
Di fronte la squadra di Pochesci, che affronterà la sfida al Bari con una fame disperata di punti: «Il Bisceglie non va sottovalutato e l'ho ribadito nello spogliatoio - avverte Vivarini. Dobbiamo avere rispetto di tutti, loro hanno buoni giocatori e vorranno fare bene. Dobbiamo accettare le difficoltà che ci saranno e risolverle tirando fuori le nostre qualità. Questo è il momento giusto per applicare il lavoro che abbiamo fatto. Ci aspettiamo diverse soluzioni da parte loro, hanno usato il 3-5-2 ma hanno spesso variato disposizione e atteggiamento durante le partite. Dobbiamo essere pronti a qualsiasi imprevisto e ci abbiamo lavorato molto. La squadra mi è piaciuta perché è stata molto disponibile ad accettare tutte le nuove proposte».
L'obiettivo, dunque, è crescere come squadra per provare a ridurre il gap dalla capolista Reggina e prepararsi al decisivo girone di ritorno, magari anche attingendo al mercato: «Abbiamo preso una strada con però atteggiamenti che non sono piaciuti a me ma anche alla squadra - ammette il mister. I moduli per me possono essere importanti a seconda delle caratteristiche dei calciatori. Contro il Catanzaro per esempio abbiamo subito molto il gioco degli avversari, e su questo dobbiamo invertire la rotta. Non è un problema di cambio di modulo ma di cambio di mentalità. Questa squadra ha valori tecnici e strutturali; ci vuole quasi la perfezione da qui alla fine e bisogna migliorare tanto. Siamo ancora carenti sotto diversi aspetti ma la qualità è comunque tanta. In questo campionato non esistono 11 titolari, lo ha dimostrato anche la Vibonese con 5 cambi insieme. C'è bisogno di una rosa completa: Ferrari si sta allenando bene e si è sempre fatto trovare pronto. Abbiamo anche altri giocatori con caratteristiche diverse, sotto l'aspetto degli attaccanti sono soddisfatto. Corsinelli e Terrani ci hanno dimostrato che chi subentra può mettersi in evidenza. Terrani lo conosco bene, ha qualità ma l'ho trovato poco brillante. Da lui mi aspettavo queste risposte e in questo momento le possibilità di giocare sono molto più alte».