Verso Cittadella-Bari, Mignani: «Partita sporca, quando c’è da battagliare noi ci siamo»
Il mister: «La squadra deve stare tranquilla, ci manca la vittoria ma il percorso finora è più che positivo»
mercoledì 7 dicembre 2022
13.24
Vigilia di campionato in casa SSC Bari. Dopo il pareggio (quinto consecutivo) per 0-0 con il Pisa al San Nicola, domani i galletti voleranno al Tombolato per affrontare il Cittadella, una delle compagini più esperte della B, per cercare una vittoria che ormai manca da sette turni.
«Il campionato è lungo, noi affrontiamo un'altra squadra che rende le partite difficili all'avversario - dice mister Michele Mignani presentando l'incontro. Fanno questa categoria da tempo, hanno calciatori esperti, ti sporcano il modo di giocare. Sarà un'altra battaglia, ma quando c'è da battagliare ci siamo. Il campionato non finisce a Cittadella, noi dobbiamo fare punti e loro avranno lo stesso pensiero. Sarà una sfida aperta come sempre, vedremo».
Ancora il tecnico: «Ogni volta che andiamo in campo vedo partite equilibrate, squadre organizzate con individualità. Il Cittadella è forte, fa della corsa e dell'intensità le sue forze; mi aspetto una partita sporca, in cui cercheranno di non farci giocare. In questi ultimi tempi il fattore casalingo è meno evidente, ma rimane una partita difficile, in cui ci sarà da combattere con un tono agonistico molto alto per pareggiare il loro».
Tornando sul pareggio con il Pisa, l'allenatore dei galletti spiega: «Nell'ultima partita la squadra è stata più dentro la partita rispetto a Como, dove ci eravamo divisi un tempo per uno. Vorrei che si confermasse questa situazione, e vorrei anche che si riuscisse a essere più pericolosi in zona goal, che è quello che ci è mancato nelle ultime partite e anche col Pisa, contro cui comunque abbiamo colpito due traverse».
Sul prossimo avversario, invece, Mignani aggiunge: «Il Cittadella è una squadra aggressiva, porta tanti giocatori in pressione sul portatore. Per essere così aggressivi in avanti devono accorciare la squadra, ma le squadre che sono brave ad andare negli spazi, con o senza palla, sono quelle che ti creano più fastidi. Se i tuoi calciatori vengono sempre incontro difficilmente vai verso la porta avversaria; questa sarà una tattica, ma lo fanno anche loro che cercano molto gli attaccanti, a volte addosso, a volte negli spazi. Dobbiamo essere bravi a farlo anche noi. Bisognerà capire quanti spazi ci concederanno, all'interno della partita ci sono momenti in cui hai più spazi e momenti in cui ne hai meno».
Importante nell'ultima sfida è stato l'ingresso di Leonardo Benedetti, che con la sua freschezza ha dato vivacità alla manovra biancorossa e ha colpito una delle due traverse del Bari nel finale. «Benedetti è un giocatore molto affidabile, col Pisa è entrato bene - analizza Mignani. Ha gamba, tecnica e tiro; a volte l'ho fatto partire dall'inizio, ha la mia fiducia. Quando scelgo li faccio perché penso che quelle scelte possano rivelarsi utili nel corso della partita; lui copre campo, dà ripartenza, buona gestione ed equilibrio in fase di non possesso. A volte ho pensato a Mallamo, a volte a D'Errico, a volte a Bellomo; abbiamo tante soluzioni, Benedetti dà garanzie».
Sul fatto che, con l'assenza di Cheddira impegnato con il Marocco ai mondiali, al Bari manchi un "piano B" in attacco, Mignani spiega: «Credo che sia corretto pensare che più giocatori porti in area e più probabilità hai che questi diventino pericolosi. Devi, però, anche considerare le caratteristiche dei calciatori che hai: in area ci puoi arrivare con gli attaccanti o con gli inserimenti dei centrocampisti. Va capito cosa ci concede l'avversario: se hai l'idea di fare dei cross devi mettere degli attaccanti di struttura, che in questo momento è solo Scheidler perché non credo che Ceter sarà disponibile e Cheddira non c'è. Devi avere la possibilità di fare dei cross, e te la dà anche il modo di difendere dell'avversario. Si cercano delle soluzioni alternative in base alle caratteristiche che hanno i tuoi giocatori. Ceter? È stato via per fare un controllo generale, ha bisogno di giorni di recupero quindi probabilmente non sarò disponibile per Cittadella».
Sullo stesso tema, il tecnico prosegue: «Cheddira manca da un paio di partite, non da una vita. Ogni attaccante ha le sue caratteristiche, non è però semplice cambiare modo di giocare in funzione dell'attaccante. Nel calcio devi andare verso la porta avversaria, poi ci puoi arrivare in tanti modi: con i rinvii, sfondando centralmente, sugli esterni, ma bisogna vedere anche quello che ti concedono gli avversari. Non sempre è facile o scontato riuscire ad attaccare in altro modo; ci ingegniamo per trovare soluzioni, ma alla fine il calcio e semplice e per vedere la medaglia dalla parte più bella basta un goal, che può venire anche su una palla inattiva. Bisogna sempre pensare alle alternative per attaccare, ma poi devi anche fare i conti con le caratteristiche di quelli che hai».
Parlando di Scheidler, sull'attaccante francese Mignani dice: «Lavora bene in settimana, è serio e s'impegna. L'attaccante è un ruolo difficile, lui si sta mettendo a disposizione della squadra. È pulito quando riceve palla, dobbiamo cercare di metterlo nelle condizioni di lavorare meno spalle alla porta ed essere determinante, servendolo con dei cross o facendogli arrivare palle giocabili per chiudere l'azione. Ha sempre fatto buone partite; capisco che tutti si aspettino da lui i goal, ma piano piano si sbloccherà e dimostrerà a tutti che è un giocatore importante per questa squadra».
Parlando di un Bari che - ultimamente - parte sempre un po' sornione, il tecnico ligure commenta: «Non aspettiamo lo schiaffo per reagire. A volte non riesci a essere arrembante come nelle prime giornate di campionato, ma l'idea di andare a far male all'avversario c'è sempre. Non vogliamo aspettare un episodio per scuoterci, non prepariamo le partite così».
E sull'astinenza dai tre punti, Mignani conclude: «Ogni piazza si deprime senza vittorie, ma la classifica è più che dignitosa per una neopromossa. Siamo partiti molto bene, nell'ultimo periodo - facendo sempre prestazioni anche se solo per 45' - siamo scesi in campo con il pensiero di provare a vincere la partita. Non ho il pensiero di rafforzare il reparto difensivo per raccogliere il massimo non prendendole; noi prepariamo le partite sempre con la stessa mentalità. Può darsi che ci sia stato un calo, non fisico: a Como e con il Pisa siamo arrivato in fondo spingendo. Ci manca la vittoria, forse anche quel pizzico di convinzione che avevamo all'inizio. Voglio la squadra serena, non ci devono essere pensieri negativi perché non aiutano. Stiamo facendo un percorso, che io reputo ancora molto positivo. Più pressione senti, meno benefici hai. Se guarda la classifica, la squadra deve stare tranquilla. Bisognerebbe capire bene dove si può arrivare e quali sono gli obiettivi. Il campionato è lungo e la classifica è corta: c'è spazio per tutti gli obiettivi. La squadra sta facendo un percorso positivo, non vorrei che sentisse un peso sulle spalle più grosso del dovuto. Abbiamo subito meno sconfitte di tutti, giochiamo alla pari con tutti».
«Il campionato è lungo, noi affrontiamo un'altra squadra che rende le partite difficili all'avversario - dice mister Michele Mignani presentando l'incontro. Fanno questa categoria da tempo, hanno calciatori esperti, ti sporcano il modo di giocare. Sarà un'altra battaglia, ma quando c'è da battagliare ci siamo. Il campionato non finisce a Cittadella, noi dobbiamo fare punti e loro avranno lo stesso pensiero. Sarà una sfida aperta come sempre, vedremo».
Ancora il tecnico: «Ogni volta che andiamo in campo vedo partite equilibrate, squadre organizzate con individualità. Il Cittadella è forte, fa della corsa e dell'intensità le sue forze; mi aspetto una partita sporca, in cui cercheranno di non farci giocare. In questi ultimi tempi il fattore casalingo è meno evidente, ma rimane una partita difficile, in cui ci sarà da combattere con un tono agonistico molto alto per pareggiare il loro».
Tornando sul pareggio con il Pisa, l'allenatore dei galletti spiega: «Nell'ultima partita la squadra è stata più dentro la partita rispetto a Como, dove ci eravamo divisi un tempo per uno. Vorrei che si confermasse questa situazione, e vorrei anche che si riuscisse a essere più pericolosi in zona goal, che è quello che ci è mancato nelle ultime partite e anche col Pisa, contro cui comunque abbiamo colpito due traverse».
Sul prossimo avversario, invece, Mignani aggiunge: «Il Cittadella è una squadra aggressiva, porta tanti giocatori in pressione sul portatore. Per essere così aggressivi in avanti devono accorciare la squadra, ma le squadre che sono brave ad andare negli spazi, con o senza palla, sono quelle che ti creano più fastidi. Se i tuoi calciatori vengono sempre incontro difficilmente vai verso la porta avversaria; questa sarà una tattica, ma lo fanno anche loro che cercano molto gli attaccanti, a volte addosso, a volte negli spazi. Dobbiamo essere bravi a farlo anche noi. Bisognerà capire quanti spazi ci concederanno, all'interno della partita ci sono momenti in cui hai più spazi e momenti in cui ne hai meno».
Importante nell'ultima sfida è stato l'ingresso di Leonardo Benedetti, che con la sua freschezza ha dato vivacità alla manovra biancorossa e ha colpito una delle due traverse del Bari nel finale. «Benedetti è un giocatore molto affidabile, col Pisa è entrato bene - analizza Mignani. Ha gamba, tecnica e tiro; a volte l'ho fatto partire dall'inizio, ha la mia fiducia. Quando scelgo li faccio perché penso che quelle scelte possano rivelarsi utili nel corso della partita; lui copre campo, dà ripartenza, buona gestione ed equilibrio in fase di non possesso. A volte ho pensato a Mallamo, a volte a D'Errico, a volte a Bellomo; abbiamo tante soluzioni, Benedetti dà garanzie».
Sul fatto che, con l'assenza di Cheddira impegnato con il Marocco ai mondiali, al Bari manchi un "piano B" in attacco, Mignani spiega: «Credo che sia corretto pensare che più giocatori porti in area e più probabilità hai che questi diventino pericolosi. Devi, però, anche considerare le caratteristiche dei calciatori che hai: in area ci puoi arrivare con gli attaccanti o con gli inserimenti dei centrocampisti. Va capito cosa ci concede l'avversario: se hai l'idea di fare dei cross devi mettere degli attaccanti di struttura, che in questo momento è solo Scheidler perché non credo che Ceter sarà disponibile e Cheddira non c'è. Devi avere la possibilità di fare dei cross, e te la dà anche il modo di difendere dell'avversario. Si cercano delle soluzioni alternative in base alle caratteristiche che hanno i tuoi giocatori. Ceter? È stato via per fare un controllo generale, ha bisogno di giorni di recupero quindi probabilmente non sarò disponibile per Cittadella».
Sullo stesso tema, il tecnico prosegue: «Cheddira manca da un paio di partite, non da una vita. Ogni attaccante ha le sue caratteristiche, non è però semplice cambiare modo di giocare in funzione dell'attaccante. Nel calcio devi andare verso la porta avversaria, poi ci puoi arrivare in tanti modi: con i rinvii, sfondando centralmente, sugli esterni, ma bisogna vedere anche quello che ti concedono gli avversari. Non sempre è facile o scontato riuscire ad attaccare in altro modo; ci ingegniamo per trovare soluzioni, ma alla fine il calcio e semplice e per vedere la medaglia dalla parte più bella basta un goal, che può venire anche su una palla inattiva. Bisogna sempre pensare alle alternative per attaccare, ma poi devi anche fare i conti con le caratteristiche di quelli che hai».
Parlando di Scheidler, sull'attaccante francese Mignani dice: «Lavora bene in settimana, è serio e s'impegna. L'attaccante è un ruolo difficile, lui si sta mettendo a disposizione della squadra. È pulito quando riceve palla, dobbiamo cercare di metterlo nelle condizioni di lavorare meno spalle alla porta ed essere determinante, servendolo con dei cross o facendogli arrivare palle giocabili per chiudere l'azione. Ha sempre fatto buone partite; capisco che tutti si aspettino da lui i goal, ma piano piano si sbloccherà e dimostrerà a tutti che è un giocatore importante per questa squadra».
Parlando di un Bari che - ultimamente - parte sempre un po' sornione, il tecnico ligure commenta: «Non aspettiamo lo schiaffo per reagire. A volte non riesci a essere arrembante come nelle prime giornate di campionato, ma l'idea di andare a far male all'avversario c'è sempre. Non vogliamo aspettare un episodio per scuoterci, non prepariamo le partite così».
E sull'astinenza dai tre punti, Mignani conclude: «Ogni piazza si deprime senza vittorie, ma la classifica è più che dignitosa per una neopromossa. Siamo partiti molto bene, nell'ultimo periodo - facendo sempre prestazioni anche se solo per 45' - siamo scesi in campo con il pensiero di provare a vincere la partita. Non ho il pensiero di rafforzare il reparto difensivo per raccogliere il massimo non prendendole; noi prepariamo le partite sempre con la stessa mentalità. Può darsi che ci sia stato un calo, non fisico: a Como e con il Pisa siamo arrivato in fondo spingendo. Ci manca la vittoria, forse anche quel pizzico di convinzione che avevamo all'inizio. Voglio la squadra serena, non ci devono essere pensieri negativi perché non aiutano. Stiamo facendo un percorso, che io reputo ancora molto positivo. Più pressione senti, meno benefici hai. Se guarda la classifica, la squadra deve stare tranquilla. Bisognerebbe capire bene dove si può arrivare e quali sono gli obiettivi. Il campionato è lungo e la classifica è corta: c'è spazio per tutti gli obiettivi. La squadra sta facendo un percorso positivo, non vorrei che sentisse un peso sulle spalle più grosso del dovuto. Abbiamo subito meno sconfitte di tutti, giochiamo alla pari con tutti».