Verso Cremonese-Bari, Mignani: «Nelle difficoltà viene fuori la forza della squadra»
Il mister: «Edjouma meglio farlo giocare davanti, Koutsoupias è pronto. Mercato? Sfortunati con Menez, ma rimedieremo»
giovedì 24 agosto 2023
16.08
Antivigilia di campionato per il Bari di Mister Michele Mignani, che sabato sera sarà di scena sul campo della Cremonese per la seconda giornata di serie B. Settimana complicata in casa biancorossa, dopo la notizia del lungo stop di Menez (rottura del crociato) e di quello più breve di Diaw, ma che comunque lascia i galletti con poche alternative in avanti.
«Abbiamo perso due giocatori molto importanti per infortunio, dobbiamo trovare soluzioni alternative - dice il tecnico presentando la gara. Nelle difficoltà viene fuori la forza della squadra, anche l'anno scorso ci siamo trovati in situazioni al limite genere. Il mercato è aperto, poi mancano ancora due giorni alla partita; noi contiamo su chi abbiamo e cerchiamo di lavorare per proporre qualcosa di buono. Bisogna fare di necessità virtù. Abbiamo due punte di ruolo, Nasti e Scheidler, dobbiamo decidere se mantenere la nostra idea di base o cambiare qualcosa. Quello che non dobbiamo cambiare sono i concetti di gioco, su quello lavoriamo sempre più che sulle posizioni di gioco».
Sui nuovi, Mignani aggiunge: «Edjouma è tutto in divenire. Già adesso fa vedere le sue caratteristiche, ma ha bisogno di entrare completamente nel nostro contesto; ha difficoltà con la lingua, anche se un paio di compagni lo aiuto, deve capire le richieste e serve tempo per conoscere l'allenatore e i compagni. È voglioso e disponibile, fisicamente è in buone condizioni e ogni giorno cerca di capire qualcosa in più. Può fare la mezzala, ma ha bisogno di capire qualcosa in più di quel lavoro, ma anche il trequartista o la punta, dove ha meno compiti. Forse ora è più pronto per giocare avanti che a centrocampo, ma bisogna buttarlo dentro perché non siamo pienissimi. Koutsoupias lo abbiamo seguito, ci ha colpito per duttilità e freschezza. È in Italia da tempo, è rapido nell'apprendere e fisicamente sta bene. Rispetto a Edjouma è più avanti e può essere tra quelli che partiranno dall'inizio».
Ancora Mignani: «Benali è un calciatore che ha fatto la B da protagonista e anche la A. È un calciatore affermato, duttile e tatticamente intelligente. In ritiro si è presentato in condizioni freschezze, è giusto sfruttarlo in campo. Può sposarsi bene in un centrocampo a quattro con Maiello, anche se sono considerati uno l'alter ego dell'altro; ha fatto la mezzala in passato, sta bene e lo ha dimostrato in queste due partite. Sibilli è un giocatore che ha fatto molto bene in B a Pisa nelle ultime tre stagioni, gli manca poco per far quel salto di qualità che lo porterebbe a essere più determinante come goal e assist. È al top della carriera, ha margine di miglioramento ed è disponibile a fare tutto, e lo fa con voglia ed entusiasmo. È un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero allenare. Contro il Palermo addirittura ha fatto la mezzala; sapevo che era un giocatore molti disponibile e generoso, se non dovessimo aver bisogno di farlo giocare mezzala potremo utilizzarlo nei tre offensivi».
Parlando della difesa, dove ha brillato Dorval e dove non ci sarà per squalifica Di Cesare, Mignani spiega: «I dubbi ci sono sempre perché i ragazzi si allenano sempre. Dorval si sta allenando bene e quando un giocatore fa bene secondo me è giusto sfruttarlo e riproporlo. Pucino? È un giocatore affidabile, lui e Dorval possono giocare anche a sinistra dove al momento abbiamo solo Ricci. Li vedo tutti e tre bene. I terzini moderni devono saper far tutto, Dorval ha appena iniziato la carriera e deve dimostrare di poter crescere ancora; gli auguro di salire di categoria, ora lo sfrutto per le sue caratteristiche che sono anche di proporsi in fase offensiva. Con il Palermo, dopo l'ingresso di Pucino, lo abbiamo alzato. Lui nasce quinto di centrocampo, abbiamo lavorato su di lui come terzino perché ha la fase offensiva; abbiamo lavorato sulla fase difensiva, come è successo con altri calciatori come, ad esempio, Spinazzola che conosco bene. Il futuro va in quel senso: insegnare a difendere ai giocatori di qualità. Di Cesare non ci sarà, alla sua età fa bene riposare un turno. Sarà una settimana tosta, dopo Cremona abbiamo Cittadella in casa e poi andiamo a Terni: abbiamo bisogno di tutti. Zuzek e Matino sono due soldati, tutti gli allenatori li vorrebbero come prime alternative. Di Cesare ha sorpreso tutti, ma gli altri sono altrettanto affidabili: uno dei due giocherà sicuramente. Dobbiamo coprire la casella del terzino sinistro, un giocatore arriverà a breve. Cerchiamo alternative di pari livello per creare concorrenza e per dare il cambio».
Che Bari sarà quest'anno? Il concetto è ancora in evoluzione, stando a quanto dice Mignani: «Quando cambi i giocatori offensivi come abbiamo fatto noi non puoi pensare di riproporre le stesse cose, anche se abbiamo preso Diaw perché ha le caratteristiche simili a Cheddira. Al di là di quello che puoi proporre, devi cercare di vincere le partite. L'anno scorso, all'inizio, il Bari potevamo essere una sorpresa, ma nel girone di ritorno abbiamo fatto più punti dell'andata, quando non ci conosceva nessuno. Dobbiamo ricostruire, e ancora non abbiamo i pezzi da mettere insieme. Ci vorrà un po' di tempo per vedere il Bari che pensiamo, ma si gioca e dobbiamo essere pronti subito».
Sulla questione mercato, il tecnico aggiunge: «A Gliozzi e Aramu sono legato, abbiamo fatto una bella stagione insieme. Io lavoro con quelli che ho, penso sempre che i miei siano meglio di tutti. Le esigenze dell'allenatore sono quelle della società. Il direttore lavora giorno e notte per ultimare la rosa; l'infortunio di Menez è grave e ci ha complicato le cose, perché dobbiamo pensare a un sostituto. Per fortuna quello di Diaw non è grave. Se dovesse uscire qualcuno, bisognerà riempire con un'entrata. Pensiamo che almeno due giocatori possano entrare, poi se qualcuno uscirà bisognerà prenderne altri. Poi non possiamo pensare di avere otto attaccanti per farne giocare due e creare sovraffollamento e portarci problemi in casa. Abbiamo cercato di mettere dentro giocatori diversi, ci eravamo quasi riusciti ma ne abbiamo perso uno per sfortuna. Il direttore è stato bravissimo a individuare Menez, ora devi cercare quello che fa al caso tuo tra quello che è rimasto. Negli ultimi anni si è dimostrato di riuscire bene anche nelle ultime giornate di mercato».
Una chiosa sui rigoristi: «Per calciare i rigori penso a un attaccante che è in campo: Nasti, Diaw e Sibilli erano in campo la settimana scorsa, vedremo chi sarà in campo a Cremona».
«Abbiamo perso due giocatori molto importanti per infortunio, dobbiamo trovare soluzioni alternative - dice il tecnico presentando la gara. Nelle difficoltà viene fuori la forza della squadra, anche l'anno scorso ci siamo trovati in situazioni al limite genere. Il mercato è aperto, poi mancano ancora due giorni alla partita; noi contiamo su chi abbiamo e cerchiamo di lavorare per proporre qualcosa di buono. Bisogna fare di necessità virtù. Abbiamo due punte di ruolo, Nasti e Scheidler, dobbiamo decidere se mantenere la nostra idea di base o cambiare qualcosa. Quello che non dobbiamo cambiare sono i concetti di gioco, su quello lavoriamo sempre più che sulle posizioni di gioco».
Sui nuovi, Mignani aggiunge: «Edjouma è tutto in divenire. Già adesso fa vedere le sue caratteristiche, ma ha bisogno di entrare completamente nel nostro contesto; ha difficoltà con la lingua, anche se un paio di compagni lo aiuto, deve capire le richieste e serve tempo per conoscere l'allenatore e i compagni. È voglioso e disponibile, fisicamente è in buone condizioni e ogni giorno cerca di capire qualcosa in più. Può fare la mezzala, ma ha bisogno di capire qualcosa in più di quel lavoro, ma anche il trequartista o la punta, dove ha meno compiti. Forse ora è più pronto per giocare avanti che a centrocampo, ma bisogna buttarlo dentro perché non siamo pienissimi. Koutsoupias lo abbiamo seguito, ci ha colpito per duttilità e freschezza. È in Italia da tempo, è rapido nell'apprendere e fisicamente sta bene. Rispetto a Edjouma è più avanti e può essere tra quelli che partiranno dall'inizio».
Ancora Mignani: «Benali è un calciatore che ha fatto la B da protagonista e anche la A. È un calciatore affermato, duttile e tatticamente intelligente. In ritiro si è presentato in condizioni freschezze, è giusto sfruttarlo in campo. Può sposarsi bene in un centrocampo a quattro con Maiello, anche se sono considerati uno l'alter ego dell'altro; ha fatto la mezzala in passato, sta bene e lo ha dimostrato in queste due partite. Sibilli è un giocatore che ha fatto molto bene in B a Pisa nelle ultime tre stagioni, gli manca poco per far quel salto di qualità che lo porterebbe a essere più determinante come goal e assist. È al top della carriera, ha margine di miglioramento ed è disponibile a fare tutto, e lo fa con voglia ed entusiasmo. È un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero allenare. Contro il Palermo addirittura ha fatto la mezzala; sapevo che era un giocatore molti disponibile e generoso, se non dovessimo aver bisogno di farlo giocare mezzala potremo utilizzarlo nei tre offensivi».
Parlando della difesa, dove ha brillato Dorval e dove non ci sarà per squalifica Di Cesare, Mignani spiega: «I dubbi ci sono sempre perché i ragazzi si allenano sempre. Dorval si sta allenando bene e quando un giocatore fa bene secondo me è giusto sfruttarlo e riproporlo. Pucino? È un giocatore affidabile, lui e Dorval possono giocare anche a sinistra dove al momento abbiamo solo Ricci. Li vedo tutti e tre bene. I terzini moderni devono saper far tutto, Dorval ha appena iniziato la carriera e deve dimostrare di poter crescere ancora; gli auguro di salire di categoria, ora lo sfrutto per le sue caratteristiche che sono anche di proporsi in fase offensiva. Con il Palermo, dopo l'ingresso di Pucino, lo abbiamo alzato. Lui nasce quinto di centrocampo, abbiamo lavorato su di lui come terzino perché ha la fase offensiva; abbiamo lavorato sulla fase difensiva, come è successo con altri calciatori come, ad esempio, Spinazzola che conosco bene. Il futuro va in quel senso: insegnare a difendere ai giocatori di qualità. Di Cesare non ci sarà, alla sua età fa bene riposare un turno. Sarà una settimana tosta, dopo Cremona abbiamo Cittadella in casa e poi andiamo a Terni: abbiamo bisogno di tutti. Zuzek e Matino sono due soldati, tutti gli allenatori li vorrebbero come prime alternative. Di Cesare ha sorpreso tutti, ma gli altri sono altrettanto affidabili: uno dei due giocherà sicuramente. Dobbiamo coprire la casella del terzino sinistro, un giocatore arriverà a breve. Cerchiamo alternative di pari livello per creare concorrenza e per dare il cambio».
Che Bari sarà quest'anno? Il concetto è ancora in evoluzione, stando a quanto dice Mignani: «Quando cambi i giocatori offensivi come abbiamo fatto noi non puoi pensare di riproporre le stesse cose, anche se abbiamo preso Diaw perché ha le caratteristiche simili a Cheddira. Al di là di quello che puoi proporre, devi cercare di vincere le partite. L'anno scorso, all'inizio, il Bari potevamo essere una sorpresa, ma nel girone di ritorno abbiamo fatto più punti dell'andata, quando non ci conosceva nessuno. Dobbiamo ricostruire, e ancora non abbiamo i pezzi da mettere insieme. Ci vorrà un po' di tempo per vedere il Bari che pensiamo, ma si gioca e dobbiamo essere pronti subito».
Sulla questione mercato, il tecnico aggiunge: «A Gliozzi e Aramu sono legato, abbiamo fatto una bella stagione insieme. Io lavoro con quelli che ho, penso sempre che i miei siano meglio di tutti. Le esigenze dell'allenatore sono quelle della società. Il direttore lavora giorno e notte per ultimare la rosa; l'infortunio di Menez è grave e ci ha complicato le cose, perché dobbiamo pensare a un sostituto. Per fortuna quello di Diaw non è grave. Se dovesse uscire qualcuno, bisognerà riempire con un'entrata. Pensiamo che almeno due giocatori possano entrare, poi se qualcuno uscirà bisognerà prenderne altri. Poi non possiamo pensare di avere otto attaccanti per farne giocare due e creare sovraffollamento e portarci problemi in casa. Abbiamo cercato di mettere dentro giocatori diversi, ci eravamo quasi riusciti ma ne abbiamo perso uno per sfortuna. Il direttore è stato bravissimo a individuare Menez, ora devi cercare quello che fa al caso tuo tra quello che è rimasto. Negli ultimi anni si è dimostrato di riuscire bene anche nelle ultime giornate di mercato».
Una chiosa sui rigoristi: «Per calciare i rigori penso a un attaccante che è in campo: Nasti, Diaw e Sibilli erano in campo la settimana scorsa, vedremo chi sarà in campo a Cremona».