Verso Gela-Bari, Cornacchini: «Peccato giocare senza tifosi. Conteranno testa e approccio»
Il mister nel pre gara: «Brienza? Vediamo. Del gioco di Zeman condivido tutto»
sabato 24 novembre 2018
16.33
Dopo tanti dubbi, rimbalzi di responsabilità e incertezze finalmente domani si gioca Gela-Bari, regolarmente allo stadio Presti, a porte chiuse. La squadra biancorossa è già partita questa mattina alla volta di Catania, da dove raggiungerà la cittadina siciliana.
Niente tifosi allo stadio, per via dell'inagibilità delle tribune: «È un peccato che non ci siano i tifosi perché giocare con il pubblico ti dà sempre una marcia in più, è piacevole e stimolante. Soprattutto il nostro pubblico che supporta sempre e con numeri incredibili - dice il tecnico biancorosso Giovanni Cornacchini nel pre partita. Non sapere fino all'ultimo dove si sarebbe giocato non è stato piacevole, ma abbiamo pensato solo a lavorare. Dobbiamo essere più forti dei condizionamenti esterni, essere sereni e concentrati come fosse una finale. Questo è lo spirito con cui dobbiamo affrontare ogni partita. Non mi stancherò mai di dirlo: conta l'approccio, con quel pizzico di rabbia e l'attenzione per sbagliare il meno possibile. Non so quali siano le condizioni del campo e il fattore ambientale, ma mi auguro che si possa giocare una bella partita, piacevole. Mai come in questo caso la differenza la farà la testa e l'approccio alla gara. Sarà una partita complicata e senza pubblico non è mai facile. Mi auguro che ci siano molti gol. Nostri».
Di fronte ci sarà la squadra di Karel Zeman, figlio del più celebre Zdenek da cui ha mutuato l'attitudine al gioco offensivo. Bari e Gela, infatti, sono appaiate alla voce "goal fatti": 23. Una prova importante per la difesa del Bari, ma non più delle altre: «Del calcio di Zeman condivido tutto - continua Cornacchini. Mi sembra che i risultati gli diano ragione. Ha una filosofia un po' diversa dalla mia, però la sua idea di calcio è propositiva, cura molto la fase di possesso palla e questo inevitabilmente lo porta ad avere un gioco divertente. Credo stia facendo bene. Sarà dura come tutte le partite. Troveremo un ambiente parecchio caldo, quindi dobbiamo essere attenti a non concedere niente. Sono sicuro che avremo delle occasioni e dobbiamo essere bravi a sfruttarle subito. Le ultime gare ci dicono che sono tutte prove importanti. Domani dobbiamo essere sereni e cercare di fare la nostra partita, sfruttando il più possibile le nostre qualità lì davanti».
Su singoli e modulo di gioco, Cornacchini non si sbilancia. Iniziando da un possibile impiego part-time di Brienza sul terreno sintetico del Presti: «Ci sono molte variabili e devo fare delle valutazioni non solo su Ciccio, ma su tutti - spiega il tecnico. Cercherò di trovare la soluzione migliore per fare il risultato. Ripeto: troveremo un ambiente molto caldo e penso che questa partita sarà molto diversa dalle altre. Quindi le valutazioni da fare sono tante e molto differenti fra loro».
L'eventuale impiego di Brienza, però, non è escluso che avvenga in un attacco "leggero", composto dal 10 insieme a Floriano e Neglia. Così come non è escluso il permanere del ballottaggio Simeri-Pozzebon per una maglia da attaccante centrale. Cornacchini rimane ermetico: ««Tutto si può fare. È una settimana che penso ad alcune soluzioni. Oggi in rifinitura ho avuto ancora un po' di tempo per provarle e metterle in bolla. Poi sceglierò la soluzione migliore. Ballottaggi? Sono per tutti. Io dico sempre che ho la fortuna di avere un gruppo di giocatori validi, quindi valuto la condizione. Chi è più pronto e mi dà più certezze gioca. Non è una problema Pozzebon o Simeri, ma è la normalità quando hai a disposizione tanti giocatori. Devi valutare tante cose e devi farlo bene».
Da un po' sembra sparito dai radar Mauro Bollino, che attraversa un momento di forma non invidiabile: «Non c'è nessun problema, a parte il momento - spiega Cornacchini. Lui sta lavorando molto bene e questo è l'importante, perché so che quando gli chiederò di entrare in campo sarà pronto».
Fra gli elementi da tenere sotto più stretta osservazione per il Bari c'è il bomber Alma, capocannoniere del Gela. Uno che potrebbe far comodo anche in biancorosso: «Ho visto solo dei filmati, ma lo conosco poco. Certo, i numeri sicuramente non mentono ma al momento non credo possa esserci un interesse a parte nostra», conclude Cornacchini.
Niente tifosi allo stadio, per via dell'inagibilità delle tribune: «È un peccato che non ci siano i tifosi perché giocare con il pubblico ti dà sempre una marcia in più, è piacevole e stimolante. Soprattutto il nostro pubblico che supporta sempre e con numeri incredibili - dice il tecnico biancorosso Giovanni Cornacchini nel pre partita. Non sapere fino all'ultimo dove si sarebbe giocato non è stato piacevole, ma abbiamo pensato solo a lavorare. Dobbiamo essere più forti dei condizionamenti esterni, essere sereni e concentrati come fosse una finale. Questo è lo spirito con cui dobbiamo affrontare ogni partita. Non mi stancherò mai di dirlo: conta l'approccio, con quel pizzico di rabbia e l'attenzione per sbagliare il meno possibile. Non so quali siano le condizioni del campo e il fattore ambientale, ma mi auguro che si possa giocare una bella partita, piacevole. Mai come in questo caso la differenza la farà la testa e l'approccio alla gara. Sarà una partita complicata e senza pubblico non è mai facile. Mi auguro che ci siano molti gol. Nostri».
Di fronte ci sarà la squadra di Karel Zeman, figlio del più celebre Zdenek da cui ha mutuato l'attitudine al gioco offensivo. Bari e Gela, infatti, sono appaiate alla voce "goal fatti": 23. Una prova importante per la difesa del Bari, ma non più delle altre: «Del calcio di Zeman condivido tutto - continua Cornacchini. Mi sembra che i risultati gli diano ragione. Ha una filosofia un po' diversa dalla mia, però la sua idea di calcio è propositiva, cura molto la fase di possesso palla e questo inevitabilmente lo porta ad avere un gioco divertente. Credo stia facendo bene. Sarà dura come tutte le partite. Troveremo un ambiente parecchio caldo, quindi dobbiamo essere attenti a non concedere niente. Sono sicuro che avremo delle occasioni e dobbiamo essere bravi a sfruttarle subito. Le ultime gare ci dicono che sono tutte prove importanti. Domani dobbiamo essere sereni e cercare di fare la nostra partita, sfruttando il più possibile le nostre qualità lì davanti».
Su singoli e modulo di gioco, Cornacchini non si sbilancia. Iniziando da un possibile impiego part-time di Brienza sul terreno sintetico del Presti: «Ci sono molte variabili e devo fare delle valutazioni non solo su Ciccio, ma su tutti - spiega il tecnico. Cercherò di trovare la soluzione migliore per fare il risultato. Ripeto: troveremo un ambiente molto caldo e penso che questa partita sarà molto diversa dalle altre. Quindi le valutazioni da fare sono tante e molto differenti fra loro».
L'eventuale impiego di Brienza, però, non è escluso che avvenga in un attacco "leggero", composto dal 10 insieme a Floriano e Neglia. Così come non è escluso il permanere del ballottaggio Simeri-Pozzebon per una maglia da attaccante centrale. Cornacchini rimane ermetico: ««Tutto si può fare. È una settimana che penso ad alcune soluzioni. Oggi in rifinitura ho avuto ancora un po' di tempo per provarle e metterle in bolla. Poi sceglierò la soluzione migliore. Ballottaggi? Sono per tutti. Io dico sempre che ho la fortuna di avere un gruppo di giocatori validi, quindi valuto la condizione. Chi è più pronto e mi dà più certezze gioca. Non è una problema Pozzebon o Simeri, ma è la normalità quando hai a disposizione tanti giocatori. Devi valutare tante cose e devi farlo bene».
Da un po' sembra sparito dai radar Mauro Bollino, che attraversa un momento di forma non invidiabile: «Non c'è nessun problema, a parte il momento - spiega Cornacchini. Lui sta lavorando molto bene e questo è l'importante, perché so che quando gli chiederò di entrare in campo sarà pronto».
Fra gli elementi da tenere sotto più stretta osservazione per il Bari c'è il bomber Alma, capocannoniere del Gela. Uno che potrebbe far comodo anche in biancorosso: «Ho visto solo dei filmati, ma lo conosco poco. Certo, i numeri sicuramente non mentono ma al momento non credo possa esserci un interesse a parte nostra», conclude Cornacchini.