Verso Novara-Bari, Grosso: «Cerchiamo una prova di maturità»
Il mister: «Out Marrone, Capradossi,Morleo e D'Elia»
venerdì 17 novembre 2017
16.24
Il Bari in volo alla volta di Novara, dove domani la squadra di Grosso cercherà di sfatare un tabù trasferta che dura ormai da più di dieci mesi.
«Questa cosa della trasferta ci mette un po' d'ansia addosso - dice Grosso nella conferenza stampa che precede la partenza. E invece noi per provare a vincere e a invertire questa tendenza abbiamo bisogno di serenità. Fin qui in trasferta abbiamo sempre aspettato di subire più del dovuto prima di iniziare a reagire, ma credo che per quello che abbiamo espresso con le prestazioni non meritavamo soli due punti guadagnati fuori dal San Nicola».
La ricetta per il Piola di Novara, quindi, è una sola: «Per uscire con dei punti da Novara, cosa che vogliamo più di tutte, dobbiamo mettere in campo una prestazione da squadra matura, che cerca di spingere con continuità ma sa anche soffrire quando l'avversario alza il ritmo. La formazione non l'ho ancora scelta, ma di certo non guardo gli 11 dell'ultima partita per scegliere quelli della prossima. Per Novara non partiranno Marrone, Capradossi, Morleo e D'Ellia; tutti gli altri sono a disposizione e manderò in campo la squadra che reputo migliore per questa partita, consapevole che in panchina ci sono tante soluzioni utilissime a gara in corso. La coppia Tonucci-Gyomber? Mi ha convinto, possono giocare insieme così come lo possono fare tutti gli altri difensori che ho a disposizione».
In conclusione, l'ex campione del Mondo si esprime anche sul fallimento dell'Italia di Ventura, fuori dal Mondiale dopo sessant'anni: «Non credo che sia un problema tecnico - dice Grosso. I giocatori forti ci sono e non solo in difesa; di talento l'Italia ne ha tanto in tutte le zone del campo. Spero che si colga l'occasione per operare seriamente un cambio di rotta e per operare un cambiamento radicale, e soprattutto spero che chi ne ha il potere ne abbia anche la voglia», conclude l'allenatore biancorosso.
«Questa cosa della trasferta ci mette un po' d'ansia addosso - dice Grosso nella conferenza stampa che precede la partenza. E invece noi per provare a vincere e a invertire questa tendenza abbiamo bisogno di serenità. Fin qui in trasferta abbiamo sempre aspettato di subire più del dovuto prima di iniziare a reagire, ma credo che per quello che abbiamo espresso con le prestazioni non meritavamo soli due punti guadagnati fuori dal San Nicola».
La ricetta per il Piola di Novara, quindi, è una sola: «Per uscire con dei punti da Novara, cosa che vogliamo più di tutte, dobbiamo mettere in campo una prestazione da squadra matura, che cerca di spingere con continuità ma sa anche soffrire quando l'avversario alza il ritmo. La formazione non l'ho ancora scelta, ma di certo non guardo gli 11 dell'ultima partita per scegliere quelli della prossima. Per Novara non partiranno Marrone, Capradossi, Morleo e D'Ellia; tutti gli altri sono a disposizione e manderò in campo la squadra che reputo migliore per questa partita, consapevole che in panchina ci sono tante soluzioni utilissime a gara in corso. La coppia Tonucci-Gyomber? Mi ha convinto, possono giocare insieme così come lo possono fare tutti gli altri difensori che ho a disposizione».
In conclusione, l'ex campione del Mondo si esprime anche sul fallimento dell'Italia di Ventura, fuori dal Mondiale dopo sessant'anni: «Non credo che sia un problema tecnico - dice Grosso. I giocatori forti ci sono e non solo in difesa; di talento l'Italia ne ha tanto in tutte le zone del campo. Spero che si colga l'occasione per operare seriamente un cambio di rotta e per operare un cambiamento radicale, e soprattutto spero che chi ne ha il potere ne abbia anche la voglia», conclude l'allenatore biancorosso.