Verso Picerno-Bari, Mignani: «Per noi buona settimana di lavoro. Mi aspetto una sfida difficile»
Il mister alla vigilia: «Abbiamo tante soluzioni, ma l’attenzione deve essere alta. La condizione fisica è in crescita»
sabato 11 settembre 2021
14.18
«Andiamo a giocare di nuovo su quel campo, contro un avversario che avrà voglia di fare bella figura. Noi dalla nostra dobbiamo provare a fare la partita per portare a casa la vittoria. Il successo della settimana scorsa ci ha portato entusiasmo, abbiamo fatto una buona settimana di lavoro».
Così Mister Michele Mignani alla vigilia della trasferta che vedrà il suo Bari impegnato ancora a Potenza, ma stavolta contro il Picerno in una trasferta delicata dopo il convincente 4-0 interno sul Monterosi.
«Giocare in casa per noi è più semplice, ma il calendario è questo - ricorda Mignani. Quel campo sintetico di Potenza non mi piace, ma l'atteggiamento deve essere dovunque lo stesso: cercare di vincere la partita».
Sulla rosa finalmente al completo, Mignani aggiunge: «Gli uomini ci sono e io sono strafelice. Io voglio la perfezione, a oggi siamo lontani. Come sono esigente con me stesso lo sono anche con i calciatori. Vorrei sempre tenere la palla, rischiare poco e creare molto, ma bisogna vedere anche cosa ne pensano gli avversari. La risposta la daranno i risultati. La condizione fisica generale sta crescendo, dobbiamo stare attenti a quelli arrivati dopo: hanno entusiasmo e voglia, ma è anche vero che accumulano lavoro e può esserci qualche rischio. Stanno bene, ieri abbiamo lavorato con la squadra al completo e ho la possibilità di scegliere. A partita in corso tutti possono dare il loro contributo».
L'unico incerto è Antenucci, che ha fatto una settimana di allenamenti differenziati per qualche problemino fisico: «Non siamo più contati, possiamo valutare con serenità l'impiego di Antenucci. Non possiamo permetterci di rischiare un giocatore alla terza di campionato e compromettere due o tre mesi di lavoro. Di Gennaro? L'ho forzato la settimana scorsa, in base ai dati che raccogliamo dal lavoro settimanale dobbiamo essere bravi a capire se ha mezz'ora, un tempo o una partita. L'importante è affidarci alle loro sensazioni. Ricci e Mallamo li conoscevo bene, li avrei voluti anche in passato. Stanno migliorando e sono a disposizione. Possono anche farli giocare dall'inizio».
Sempre sull'abbondanza della rosa, il tecnico spiega: «La cosa più bella di questa settimana è stata lavorare con la rosa al completo. La competitività inizia a venire fuori, ma deve essere predominante lo spirito di squadra. Tanti allenatori vorrebbero avere due formazioni titolari nella stessa squadra; bisogna riuscire a essere corretti e a trattare tutti nello stesso modo. Ho a che fare con dei professionisti, loro sanno che 11 vanno in campo, 5 entrano e gli altri la devono guardare. Chi ha venuto la possibilità di venire a Bari sa che qui la situazione è questa; dobbiamo essere bravi a coesistere per il bene del Bari. Quello che conta è il nome scritto davanti sulla maglia, non quello dietro. Avere la disponibilità dei giocatori è la priorità per me. Devono capire che a volte non giocano, ma che 5' o 10' a volte valgono più di 90'».
Parlando degli avversari, Mignani spiega: «Avranno di fronte una squadra di blasone con ambizioni. Saranno spensierati e avranno voglia di metterci in difficoltà; i risultati delle prime giornate lasciano il tempo che trovano, ci vuole ancora un po' di tempo per completare il focus sugli avversari. Possiamo vedere quello che faranno fino a ieri, ma non sappiamo cosa faranno domani. Dalla partita di Potenza a quella con il Monterosi la squadra non è cambiata. Io credo che ci voglia un po' di tempo per valutare quelli che siamo e che saremo. Questa è una partita difficilissima, abbiamo tutto da perdere e loro no. l'entusiasmo di questa settimana ci è servita per crescere, ma non possiamo pensare di essere diventati bravi dopo una vittoria. Ho percepito l'entusiasmo dell'ambiente, ma non mi faccio condizionare. Col Monterosi abbiamo portato gli episodi dalla nostra parte: io valuto le prestazioni, con l'Andria abbiamo perso ma abbiamo creato di più che con il Monterosi. Io cerco di mantenere la squadra su alti livelli di attenzione».
La vittoria contro il Monterosi ha riportato entusiasmo nella piazza, ma Mignani vuole rimanere con i piedi per terra: «Il nostro obiettivo è domani, per me non ha senso guardare oltre. Devo allenare la squadra ogni settimana, devo farla stare con i piedi per terra, devo migliorare i singoli e il collettivo. In un anno ci sono momenti in cui si vola e momenti di difficoltà. È importante avere equilibrio. Non studiamo l'atteggiamento nei confronti dei tifosi. Scavone dopo il goal a Potenza è corso sotto la tribuna a prendere il loro abbraccio; abbiamo bisogno di loro, ce la metteremo tutta per convincerli a darci una mano», conclude il tecnico.
Così Mister Michele Mignani alla vigilia della trasferta che vedrà il suo Bari impegnato ancora a Potenza, ma stavolta contro il Picerno in una trasferta delicata dopo il convincente 4-0 interno sul Monterosi.
«Giocare in casa per noi è più semplice, ma il calendario è questo - ricorda Mignani. Quel campo sintetico di Potenza non mi piace, ma l'atteggiamento deve essere dovunque lo stesso: cercare di vincere la partita».
Sulla rosa finalmente al completo, Mignani aggiunge: «Gli uomini ci sono e io sono strafelice. Io voglio la perfezione, a oggi siamo lontani. Come sono esigente con me stesso lo sono anche con i calciatori. Vorrei sempre tenere la palla, rischiare poco e creare molto, ma bisogna vedere anche cosa ne pensano gli avversari. La risposta la daranno i risultati. La condizione fisica generale sta crescendo, dobbiamo stare attenti a quelli arrivati dopo: hanno entusiasmo e voglia, ma è anche vero che accumulano lavoro e può esserci qualche rischio. Stanno bene, ieri abbiamo lavorato con la squadra al completo e ho la possibilità di scegliere. A partita in corso tutti possono dare il loro contributo».
L'unico incerto è Antenucci, che ha fatto una settimana di allenamenti differenziati per qualche problemino fisico: «Non siamo più contati, possiamo valutare con serenità l'impiego di Antenucci. Non possiamo permetterci di rischiare un giocatore alla terza di campionato e compromettere due o tre mesi di lavoro. Di Gennaro? L'ho forzato la settimana scorsa, in base ai dati che raccogliamo dal lavoro settimanale dobbiamo essere bravi a capire se ha mezz'ora, un tempo o una partita. L'importante è affidarci alle loro sensazioni. Ricci e Mallamo li conoscevo bene, li avrei voluti anche in passato. Stanno migliorando e sono a disposizione. Possono anche farli giocare dall'inizio».
Sempre sull'abbondanza della rosa, il tecnico spiega: «La cosa più bella di questa settimana è stata lavorare con la rosa al completo. La competitività inizia a venire fuori, ma deve essere predominante lo spirito di squadra. Tanti allenatori vorrebbero avere due formazioni titolari nella stessa squadra; bisogna riuscire a essere corretti e a trattare tutti nello stesso modo. Ho a che fare con dei professionisti, loro sanno che 11 vanno in campo, 5 entrano e gli altri la devono guardare. Chi ha venuto la possibilità di venire a Bari sa che qui la situazione è questa; dobbiamo essere bravi a coesistere per il bene del Bari. Quello che conta è il nome scritto davanti sulla maglia, non quello dietro. Avere la disponibilità dei giocatori è la priorità per me. Devono capire che a volte non giocano, ma che 5' o 10' a volte valgono più di 90'».
Parlando degli avversari, Mignani spiega: «Avranno di fronte una squadra di blasone con ambizioni. Saranno spensierati e avranno voglia di metterci in difficoltà; i risultati delle prime giornate lasciano il tempo che trovano, ci vuole ancora un po' di tempo per completare il focus sugli avversari. Possiamo vedere quello che faranno fino a ieri, ma non sappiamo cosa faranno domani. Dalla partita di Potenza a quella con il Monterosi la squadra non è cambiata. Io credo che ci voglia un po' di tempo per valutare quelli che siamo e che saremo. Questa è una partita difficilissima, abbiamo tutto da perdere e loro no. l'entusiasmo di questa settimana ci è servita per crescere, ma non possiamo pensare di essere diventati bravi dopo una vittoria. Ho percepito l'entusiasmo dell'ambiente, ma non mi faccio condizionare. Col Monterosi abbiamo portato gli episodi dalla nostra parte: io valuto le prestazioni, con l'Andria abbiamo perso ma abbiamo creato di più che con il Monterosi. Io cerco di mantenere la squadra su alti livelli di attenzione».
La vittoria contro il Monterosi ha riportato entusiasmo nella piazza, ma Mignani vuole rimanere con i piedi per terra: «Il nostro obiettivo è domani, per me non ha senso guardare oltre. Devo allenare la squadra ogni settimana, devo farla stare con i piedi per terra, devo migliorare i singoli e il collettivo. In un anno ci sono momenti in cui si vola e momenti di difficoltà. È importante avere equilibrio. Non studiamo l'atteggiamento nei confronti dei tifosi. Scavone dopo il goal a Potenza è corso sotto la tribuna a prendere il loro abbraccio; abbiamo bisogno di loro, ce la metteremo tutta per convincerli a darci una mano», conclude il tecnico.