Verso Rende-Bari, Vivarini: «Sfida difficile, per noi vietato sbagliare»
Il tecnico all'antivigilia: «Dopo la partita col Teramo c'era tanta rabbia. Costa? Ancora out per problemi muscolari»
venerdì 29 novembre 2019
15.26
Dopo il pareggio-beffa al San Nicola contro il Teramo, il Bari di mister Vivarini è pronto a ripartire. Ad attendere i biancorossi c'è la trasferta di Vibo Valentia contro il Rende, che ospiterà la squadra pugliese domenica 1 dicembre alle 15 per la diciassettesima di campionato.
«La rabbia l'ha fatta da padrona in questi giorni- dice Vivarini all'antivigilia della sfida. Dopo il pari di domenica, sentiamo una forte responsabilità per quanto successo, una distrazione all'ultimo minuto che ha compromesso un risultato troppo importante per la nostra continuità. Siamo a buon livello, siamo in crescita, ma dobbiamo ancora lavorare su molti aspetti, uno di questi è il voler chiudere prima la partite, avere la voglia e la forza di farlo, non gestire il risultato, avere sempre il pallino del gioco e per farlo occorre tirare fuori tutto quello che si ha».
Ora bisogna convertire rabbia e delusione in motivazioni: «Questa settimana abbiamo lavorato molto sotto diversi aspetti, compreso quello mentale - prosegue il tecnico. Ci aspetta una sfida non facile, il Rende è squadra che corre molto, capace di aggressione immediata sul portatore di palla; si giocherà su un campo non al meglio; a tutto questo noi dovremo trovare le soluzioni adatte, non possiamo permetterci di sbagliare. Questa partita andrà affrontata come una finale, con tutte le energie di cui disponiamo».
Sulla formazione Vivarini non si sbilancia. Unica certezza è chi non ci sarà: «Costa non è al meglio e non sarà disponibile; ci manca l'opzione di spinta a sinistra, ma troveremo altre soluzioni. D'Ursi è rientrato a buon livello, stiamo lavorando sul ritmo gara; è un elemento che ha caratteristiche che possono fare al caso nostro, come l'attacco alla profondità. siamo in crescita ma non basta; dobbiamo essere tutti sul pezzo, tirare fuori tutto quello che si ha. In questo campionato i cambi sono spesso decisivi, possono cambiare le partite. I gol di Antenucci non bastano? Le valutazioni non vanno fatte solo sui gol o su aspetti individuali, ma di squadra; ci sono concetti da acquisire, la voglia di chiudere le partite è tra questi».
«La rabbia l'ha fatta da padrona in questi giorni- dice Vivarini all'antivigilia della sfida. Dopo il pari di domenica, sentiamo una forte responsabilità per quanto successo, una distrazione all'ultimo minuto che ha compromesso un risultato troppo importante per la nostra continuità. Siamo a buon livello, siamo in crescita, ma dobbiamo ancora lavorare su molti aspetti, uno di questi è il voler chiudere prima la partite, avere la voglia e la forza di farlo, non gestire il risultato, avere sempre il pallino del gioco e per farlo occorre tirare fuori tutto quello che si ha».
Ora bisogna convertire rabbia e delusione in motivazioni: «Questa settimana abbiamo lavorato molto sotto diversi aspetti, compreso quello mentale - prosegue il tecnico. Ci aspetta una sfida non facile, il Rende è squadra che corre molto, capace di aggressione immediata sul portatore di palla; si giocherà su un campo non al meglio; a tutto questo noi dovremo trovare le soluzioni adatte, non possiamo permetterci di sbagliare. Questa partita andrà affrontata come una finale, con tutte le energie di cui disponiamo».
Sulla formazione Vivarini non si sbilancia. Unica certezza è chi non ci sarà: «Costa non è al meglio e non sarà disponibile; ci manca l'opzione di spinta a sinistra, ma troveremo altre soluzioni. D'Ursi è rientrato a buon livello, stiamo lavorando sul ritmo gara; è un elemento che ha caratteristiche che possono fare al caso nostro, come l'attacco alla profondità. siamo in crescita ma non basta; dobbiamo essere tutti sul pezzo, tirare fuori tutto quello che si ha. In questo campionato i cambi sono spesso decisivi, possono cambiare le partite. I gol di Antenucci non bastano? Le valutazioni non vanno fatte solo sui gol o su aspetti individuali, ma di squadra; ci sono concetti da acquisire, la voglia di chiudere le partite è tra questi».