Verso Salernitana-Bari, Grosso: «Evitare prestazione di Brescia. Marrone gioca»
Il tecnico alla vigilia: «Dobbiamo imparare ad agire e non solo a reagire»
venerdì 3 novembre 2017
13.48
Salernitana-Bari: una sfida affascinante per il solido e longevo gemellaggio che lega le due tifoserie, ma soprattutto perché le due squadre sono appaiate a 19 punti al terzo posto in classifica, e cercano un risultato positivo per spiccare il volo.
E, nello specifico, il Bari cerca ancora il primo successo esterno della stagione. Un cruccio che assilla i pensieri di Fabio Grosso, come egli stesso ricorda nella conferenza della vigilia: «Il ritornello della vittoria esterna è sempre lo stesso – esordisce il mister. In settimana abbiamo provato ad allenarci bene e a toccare tutte le situazioni che domani ci potranno capitare. Vogliamo disputare una grande partita perché replicando la prestazione di Brescia sicuramente usciremmo da Salerno con le ossa rotte».
Il problema, per Grosso e i suoi, sarà ancora una volta dimostrare che il Bari da trasferta non è diverso da quello che in casa procede come un treno: «Siamo appaiati in classifica; loro hanno perso meno di noi e hanno una continuità migliore della nostra; noi vogliamo provare a trovarla – ripete Grosso. Parlo tanto di continuità di rendimento, che non si può in nessun caso avere se una squadra aspetta lo schiaffo per reagire. Stiamo lavorando tanto per imparare ad agire e non solo a reagire; in questo percorso sono fondamentali i giocatori di grande qualità di questa squadra e la velocità con cui si sapranno integrare fra di loro. È importante che gli schiaffi ci siano di lezione; non lo abbiamo ancora fatto del tutto e stiamo lavorando tanto per farlo. Se lasciamo via libera all'avversario non è facile recuperare tante partite in cui ci siamo messi in difficoltà da soli; lo faremo già a Salerno contro un avversario caricato da un grande ambiente. Dobbiamo essere in partita fin da subito con l'atteggiamento giusto; il ché non significa fare una partita offensiva a tutti i costi, ma significa essere mentalmente protagonisti di una gara senza subirla».
Per provare l'assalto all'Arechi di Salerno, quindi, Grosso si affiderà agli uomini di maggior classe ed esperienza della rosa: «Domani rientrerà sicuramente tra i titolari Marrone; gli altri titolari certi sono Micai, Petriccione, Tello, Improta e Galano – annuncia il tecnico sbottonandosi più del solito. Fortunatamente, tranne Basha, Sabelli e D'Elia gli altri convocati stanno tutti bene. Sto ragionando sulla formazione perché tutti quanti stanno facendo bene. Nel corso della stagione saranno tutti determinanti in questo progetto. Gli attaccanti? Sono contento dei goal e del lavoro che stanno facendo; il potenziale offensivo è merito di tutti».
In conclusione il tecnico si sofferma sulle belle parole spese da Sogliano nei suoi confronti, e sugli aspetti ambientali di cui ha parlato anche il diesse in conferenza: «Nel calcio qualsiasi ruolo si occupi bisogna saper ricevere complimenti e critiche, che fanno crescere quando sono fatte in maniera propositiva. La continuità di cui parlo sempre la cerchiamo anche per soddisfare i critici. Per me conta di più quello che si deve fare e non quello che si è fatto; quando facciamo dei risultati positivi cerco di mettere ancora più pressione sui ragazzi, affinché abbiano il timore del risultato negativo. Dobbiamo essere cattivi e vogliosi di fare sempre dei risultati; e questo già da domani», conclude il mister dei Galletti.
E, nello specifico, il Bari cerca ancora il primo successo esterno della stagione. Un cruccio che assilla i pensieri di Fabio Grosso, come egli stesso ricorda nella conferenza della vigilia: «Il ritornello della vittoria esterna è sempre lo stesso – esordisce il mister. In settimana abbiamo provato ad allenarci bene e a toccare tutte le situazioni che domani ci potranno capitare. Vogliamo disputare una grande partita perché replicando la prestazione di Brescia sicuramente usciremmo da Salerno con le ossa rotte».
Il problema, per Grosso e i suoi, sarà ancora una volta dimostrare che il Bari da trasferta non è diverso da quello che in casa procede come un treno: «Siamo appaiati in classifica; loro hanno perso meno di noi e hanno una continuità migliore della nostra; noi vogliamo provare a trovarla – ripete Grosso. Parlo tanto di continuità di rendimento, che non si può in nessun caso avere se una squadra aspetta lo schiaffo per reagire. Stiamo lavorando tanto per imparare ad agire e non solo a reagire; in questo percorso sono fondamentali i giocatori di grande qualità di questa squadra e la velocità con cui si sapranno integrare fra di loro. È importante che gli schiaffi ci siano di lezione; non lo abbiamo ancora fatto del tutto e stiamo lavorando tanto per farlo. Se lasciamo via libera all'avversario non è facile recuperare tante partite in cui ci siamo messi in difficoltà da soli; lo faremo già a Salerno contro un avversario caricato da un grande ambiente. Dobbiamo essere in partita fin da subito con l'atteggiamento giusto; il ché non significa fare una partita offensiva a tutti i costi, ma significa essere mentalmente protagonisti di una gara senza subirla».
Per provare l'assalto all'Arechi di Salerno, quindi, Grosso si affiderà agli uomini di maggior classe ed esperienza della rosa: «Domani rientrerà sicuramente tra i titolari Marrone; gli altri titolari certi sono Micai, Petriccione, Tello, Improta e Galano – annuncia il tecnico sbottonandosi più del solito. Fortunatamente, tranne Basha, Sabelli e D'Elia gli altri convocati stanno tutti bene. Sto ragionando sulla formazione perché tutti quanti stanno facendo bene. Nel corso della stagione saranno tutti determinanti in questo progetto. Gli attaccanti? Sono contento dei goal e del lavoro che stanno facendo; il potenziale offensivo è merito di tutti».
In conclusione il tecnico si sofferma sulle belle parole spese da Sogliano nei suoi confronti, e sugli aspetti ambientali di cui ha parlato anche il diesse in conferenza: «Nel calcio qualsiasi ruolo si occupi bisogna saper ricevere complimenti e critiche, che fanno crescere quando sono fatte in maniera propositiva. La continuità di cui parlo sempre la cerchiamo anche per soddisfare i critici. Per me conta di più quello che si deve fare e non quello che si è fatto; quando facciamo dei risultati positivi cerco di mettere ancora più pressione sui ragazzi, affinché abbiano il timore del risultato negativo. Dobbiamo essere cattivi e vogliosi di fare sempre dei risultati; e questo già da domani», conclude il mister dei Galletti.