Violenza nel calcio dilettantistico, il derby di Coppa Puglia finisce a botte
La Football Acquaviva ha ritirato la squadra durante la partita contro l'Atletico Acquaviva: «Dagli avversari pugni e gomitate». La risposta: «Vittimismo»
venerdì 8 novembre 2019
15.18
Un nuovo caso di violenza nel calcio dilettantistico. Volano pungi e gomitate nel derby di Coppa Puglia fra Football Acquaviva e Atletico Acquaviva, con la Football che al 65' ha ritirato la squadra, sostenendo che l'incolumità dei propri giocatori fosse in pericolo, quando si era sul risultato di 0-0.
«La decisione, presa unanimemente da tutti i dirigenti della società, è stata determinata dal reiterato comportamento scorretto, antisportivo e violento posto in essere dai calciatori della squadra avversaria che, in più di un episodio, tanto nel primo tempo quanto nel secondo a gioco fermo e con la palla lontana, colpivano con pugni e gomitate, al volto e al corpo, gli atleti della Football Acquaviva tanto da rendere necessari e ripetuti gli interventi in campo da parte dello staff sanitario - scrive la Football in un comunicato molto duro. Il perpetuarsi di tali episodi, che ha messo gravemente e gratuitamente a repentaglio l'incolumità dei propri tesserati, ha indotto la società a ritirare la squadra dal campo, anteponendo alla ricerca del risultato sportivo la tutela della salute dei giovani calciatori (in campo erano al momento presenti tra le fila della Football due calciatori non ancora diciassettenni, un calciatore di diciotto anni e tre atleti diciannovenni)».
Dall'altra parte l'Atletico risponde con un contro-comunicato e pubblicando le immagini integrali della partita sulla propria pagina Facebook. «Considerato l'enorme clamore creato a dovere da chi non ha etica sportiva, rispetto della verità, considerate le tendenze persecutorie frammiste a punte di vittimismo, tra le più squallide, strumentalizzando anche la giovane età di alcuni atleti, considerata la spiccata attitudine all' auto commiserazione, all' auto beatificazione realizzate attraverso la demonizzazione dell'avversario, questa società ritiene opportuno pubblicare la registrazione dell'intera partita di Coppa disputatasi e conclusasi con una censurabilissima "esibizione da circo", al fine di consentire, con la massima trasparenza, a ciascuno, di valutare e trarre conclusioni oggettive ed imparziali».
«Non potevamo permettere che i nostri valori e il nostro impegno venissero sminuiti da questi comportamenti antisportivi - continua il comunicato della Football Acquaviva. Abbiamo voluto dare un segnale forte ma soprattutto un segnale diverso da quello che il campo stava restituendo. Quelli che noi consideriamo figli della nostra Città, i nostri atleti – la maggior parte provenienti dal nostro settore giovanile – erano lì per giocare un derby che sentivano loro, per il quale stavano mettendo tutto l'impegno possibile, al massimo del proprio agonismo, per raggiungere il loro obiettivo: divertirsi e vincere. Questo purtroppo non è stato possibile perché di calcio se n'è visto poco».
Dall'Asd Atletico rincarano la dose, ricordando che un dirigente della Football è stato inibito a seguito del ritiro della squadra, e aggiungendo che «Al momento della sospensione della gara il bilancio dei cartellini gialli era di 5 per Asd Football e di 2 per Asd Atletico Acquaviva, con il loro allenatore sugli spalti, o meglio, alle spalle delle panchine a dirigere la squadra, su una tribuna non omologata sulla quale non dovrebbe esserci nessuno, squalificato per oltre un mese, reo di non aver diffuso l'insegnamento dei valori della sua società al mondo intero di come ci si comporta durante una gara agonistica».
«La decisione, presa unanimemente da tutti i dirigenti della società, è stata determinata dal reiterato comportamento scorretto, antisportivo e violento posto in essere dai calciatori della squadra avversaria che, in più di un episodio, tanto nel primo tempo quanto nel secondo a gioco fermo e con la palla lontana, colpivano con pugni e gomitate, al volto e al corpo, gli atleti della Football Acquaviva tanto da rendere necessari e ripetuti gli interventi in campo da parte dello staff sanitario - scrive la Football in un comunicato molto duro. Il perpetuarsi di tali episodi, che ha messo gravemente e gratuitamente a repentaglio l'incolumità dei propri tesserati, ha indotto la società a ritirare la squadra dal campo, anteponendo alla ricerca del risultato sportivo la tutela della salute dei giovani calciatori (in campo erano al momento presenti tra le fila della Football due calciatori non ancora diciassettenni, un calciatore di diciotto anni e tre atleti diciannovenni)».
Dall'altra parte l'Atletico risponde con un contro-comunicato e pubblicando le immagini integrali della partita sulla propria pagina Facebook. «Considerato l'enorme clamore creato a dovere da chi non ha etica sportiva, rispetto della verità, considerate le tendenze persecutorie frammiste a punte di vittimismo, tra le più squallide, strumentalizzando anche la giovane età di alcuni atleti, considerata la spiccata attitudine all' auto commiserazione, all' auto beatificazione realizzate attraverso la demonizzazione dell'avversario, questa società ritiene opportuno pubblicare la registrazione dell'intera partita di Coppa disputatasi e conclusasi con una censurabilissima "esibizione da circo", al fine di consentire, con la massima trasparenza, a ciascuno, di valutare e trarre conclusioni oggettive ed imparziali».
«Non potevamo permettere che i nostri valori e il nostro impegno venissero sminuiti da questi comportamenti antisportivi - continua il comunicato della Football Acquaviva. Abbiamo voluto dare un segnale forte ma soprattutto un segnale diverso da quello che il campo stava restituendo. Quelli che noi consideriamo figli della nostra Città, i nostri atleti – la maggior parte provenienti dal nostro settore giovanile – erano lì per giocare un derby che sentivano loro, per il quale stavano mettendo tutto l'impegno possibile, al massimo del proprio agonismo, per raggiungere il loro obiettivo: divertirsi e vincere. Questo purtroppo non è stato possibile perché di calcio se n'è visto poco».
Dall'Asd Atletico rincarano la dose, ricordando che un dirigente della Football è stato inibito a seguito del ritiro della squadra, e aggiungendo che «Al momento della sospensione della gara il bilancio dei cartellini gialli era di 5 per Asd Football e di 2 per Asd Atletico Acquaviva, con il loro allenatore sugli spalti, o meglio, alle spalle delle panchine a dirigere la squadra, su una tribuna non omologata sulla quale non dovrebbe esserci nessuno, squalificato per oltre un mese, reo di non aver diffuso l'insegnamento dei valori della sua società al mondo intero di come ci si comporta durante una gara agonistica».