Convegni
"Mal di giardino", la presentazione del libro a Bari
venerdì 7 aprile 2017
18:00 Ingresso libero
La Feltrinelli
Laura Marchetti (Università degli studi di Foggia) presenta Mal di giardino. Natura e arte del verde (Progedit), di Franco Botta e Giuseppe Caccavale, alla libreria Feltrinelli di Bari, via Melo 119, venerdì 7 aprile alle ore 18.00. Saranno presenti l'autore Franco Botta e l'editore Gino Dato.
Vi è ancora spazio per progettare, costruire e vivere i giardini? E a quali stili di vita e sentimenti dovrebbero essere ispirati? E quando un qualsiasi ammasso rigoglioso di piante, anche quelli che prima avremmo giudicati confusi e sgraziati, viene accettato senza discussione, quale può essere il compito di un giardiniere? Pensiamo davvero che egli possa essere solo un osservatore e un custode della natura o abbiamo bisogno ancora di avere dei giardini, ma costruiti nel dialogo tra la Natura, le cose e gli uomini? A lungo i giardini sono stati luoghi nei quali l'uomo ha combattuto la sua battaglia contro la "natura selvaggia". Possono, invece, diventare spazi nei quali i due contendenti giocano insieme per creare "altre nature"?
Sono alcuni degli interrogativi che questo libro solleva, sollecitando risposte in un'era nella quale occorre prendersi cura del mondo e dei giardini. Questi devono diventare luoghi di incontro e di sperimentazione, laboratori per mettere in scena altri spettacoli, per non ripetere solo quello che la natura crea spontaneamente. Il libro è composto di parole e di disegni, ma questi ultimi non vogliono illustrare le prime. Il lettore è invitato dunque a leggere le parole facendo emergere le immagini che contengono e a scovare le parole che le immagini contengono. Il volume è un invito a pensare che siamo il giardino e il giardiniere di noi allo stesso tempo, un invito quindi a prendersi cura di noi e della Terra.
Vi è ancora spazio per progettare, costruire e vivere i giardini? E a quali stili di vita e sentimenti dovrebbero essere ispirati? E quando un qualsiasi ammasso rigoglioso di piante, anche quelli che prima avremmo giudicati confusi e sgraziati, viene accettato senza discussione, quale può essere il compito di un giardiniere? Pensiamo davvero che egli possa essere solo un osservatore e un custode della natura o abbiamo bisogno ancora di avere dei giardini, ma costruiti nel dialogo tra la Natura, le cose e gli uomini? A lungo i giardini sono stati luoghi nei quali l'uomo ha combattuto la sua battaglia contro la "natura selvaggia". Possono, invece, diventare spazi nei quali i due contendenti giocano insieme per creare "altre nature"?
Sono alcuni degli interrogativi che questo libro solleva, sollecitando risposte in un'era nella quale occorre prendersi cura del mondo e dei giardini. Questi devono diventare luoghi di incontro e di sperimentazione, laboratori per mettere in scena altri spettacoli, per non ripetere solo quello che la natura crea spontaneamente. Il libro è composto di parole e di disegni, ma questi ultimi non vogliono illustrare le prime. Il lettore è invitato dunque a leggere le parole facendo emergere le immagini che contengono e a scovare le parole che le immagini contengono. Il volume è un invito a pensare che siamo il giardino e il giardiniere di noi allo stesso tempo, un invito quindi a prendersi cura di noi e della Terra.