Bari, lunghe code sotto il sole e aria condizionata rotta al Centro Polifunzionale Europa
La denuncia di un nostro lettore: «Ma dobbiamo aspettare per forza di cose che questo deve accadere?»
giovedì 15 luglio 2021
13.23
iReport
Lunghe code sotto il sole e aria condizionata fuori uso. La situazione al "Centro Polifunzionale Territoriale Europa" del San Paolo non è delle migliori. Ecco la denuncia di un nostro lettore.
«Ieri per esigenze personali mediche, mi sono recato al Centro, che ritengo ben organizzato e ben servito dai tanti medici presenti nei vari studi, oltre che per la cortesia della segreteria e dai tanti servizi offerti nelle infermerie del centro. Già in tempo di Covid19, la situazione è degenerata nel timore di contagiarsi. Bisogna fare code all'esterno del Centro prima di accedere agli uffici. Lascio immaginare cosa poteva essere con quel caldo infernale (40 gradi). Quando finalmente si riesce a salire negli studi o presso la segreteria insieme ad altri pazienti si spera che sopra finalmente si possa trovare un po di fresco, un ambiente con condizionatori d'aria, si potrà finalmente respirare. È valsa la pena la coda giù per strada, anche per esigenze di salute. Già salendo le scale, inizi a notare che di aria fredda non ne arriva. Arrivi su, e il calore che incontri nel corridoio è peggio di quello dell'attesa per strada, qui non ci sono manco correnti d'aria, perchè chiuso. Qualche anziano inizia a sentire del disagio. Chiedo a chi di competenza: "Come mai questa situazione assurda?" mi viene detto che: "Da due settimane" il sistema di condizionamento del centro è rotto, il responsabile del Centro ha chiesto immediato intervento. Due venerdì fa è arrivato il tecnico, il quale dopo aver visionato il sistema non si è più visto. Vari sono stati i solleciti alla ASL di competenza, ma non ha sortito nessun effetto. Ora chiedo a chi di competenza: Direttore ASL, Responsabile manutenzione sistemi, Assessore e Presidente della Regione Puglia. Ma si può continuare in questa maniera? I medici, infermieri e addetti alle segreteria, lavorano in condizioni disastrose, con le temperature che stiamo percependo in questi periodi. La fortuna vuole che fino ad ora, nessun paziente cardiopatico ha avuto serie conseguenze. Ma dobbiamo aspettare per forza di cose che questo deve accadere?».
«Ieri per esigenze personali mediche, mi sono recato al Centro, che ritengo ben organizzato e ben servito dai tanti medici presenti nei vari studi, oltre che per la cortesia della segreteria e dai tanti servizi offerti nelle infermerie del centro. Già in tempo di Covid19, la situazione è degenerata nel timore di contagiarsi. Bisogna fare code all'esterno del Centro prima di accedere agli uffici. Lascio immaginare cosa poteva essere con quel caldo infernale (40 gradi). Quando finalmente si riesce a salire negli studi o presso la segreteria insieme ad altri pazienti si spera che sopra finalmente si possa trovare un po di fresco, un ambiente con condizionatori d'aria, si potrà finalmente respirare. È valsa la pena la coda giù per strada, anche per esigenze di salute. Già salendo le scale, inizi a notare che di aria fredda non ne arriva. Arrivi su, e il calore che incontri nel corridoio è peggio di quello dell'attesa per strada, qui non ci sono manco correnti d'aria, perchè chiuso. Qualche anziano inizia a sentire del disagio. Chiedo a chi di competenza: "Come mai questa situazione assurda?" mi viene detto che: "Da due settimane" il sistema di condizionamento del centro è rotto, il responsabile del Centro ha chiesto immediato intervento. Due venerdì fa è arrivato il tecnico, il quale dopo aver visionato il sistema non si è più visto. Vari sono stati i solleciti alla ASL di competenza, ma non ha sortito nessun effetto. Ora chiedo a chi di competenza: Direttore ASL, Responsabile manutenzione sistemi, Assessore e Presidente della Regione Puglia. Ma si può continuare in questa maniera? I medici, infermieri e addetti alle segreteria, lavorano in condizioni disastrose, con le temperature che stiamo percependo in questi periodi. La fortuna vuole che fino ad ora, nessun paziente cardiopatico ha avuto serie conseguenze. Ma dobbiamo aspettare per forza di cose che questo deve accadere?».