Cani a passeggio nei campetti di Bari vecchia, i residenti: «Serve un'area attrezzata»
La risposta al consigliere Corcelli: «Facile puntare il dito quando si amano poco gli animali»
venerdì 7 ottobre 2022
16.10
iReport
Ha fatto discutere, nei giorni scorsi, il post di Giuseppe Corcelli, consigliere del Municipio I, che pubblicava le fotografie di cani lasciati liberi dai padroni all'interno dei campetti "Michele Fazio", ai piedi della muraglia di Bari vecchia. Un gesto che lo stesso Corcelli ha definito irrispettoso nei confronti del bene comune.
A replicare è Giosè Monno, giornalista e residente di Bari vecchia, che dice la sua: «Cari consiglieri del primo municipio, urge un'area sguinzagliamento nel centro storico. Quando si amano poco gli animali è semplice puntare il dito contro i proprietari additandoli come il male assoluto, trattandoli come degli appestati. Quasi fosse una colpa detenere un cane, quasi fosse scontato che il proprietario sia uno zozzone che lascia gli escrementi del proprio animale sparsi per la città. Un calderone inaccettabile su cui urge una seria riflessione».
Monno continua: «La politica locale sostiene l'adozione solo a parole ma nei fatti non aiuta concretamente chi sceglie di prendere con sé un pelosetto, al contrario gli fa la guerra. Belle ed emozionanti quelle campagne di sensibilizzazioni dove questi politici, con le lacrime agli occhi, ti invitano prima ad adottare un cane ma poi ti obbligano a portarli in giro come dei robot, poiché il centro storico di Bari e il quartiere murattiano sono sprovviste di un'aree adibita ai cani. Avete capito bene; il capoluogo della Puglia che tanto si sciacqua la bocca non ha uno spazio cani nel suo magnifico salotto. Sono anni che i residenti attendono invano uno spazio giochi. Addirittura viene vietato loro l'accesso a quelle pochissime aree verdi presenti nel quartiere».
Giosè Monno conclude: «Viviamo in un periodo difficile sul piano economico con il rischio che qualche famiglia possa abbandonare il proprio amico a quattro zampe perché incapace di far fronte al caro vita. Nei canili scarseggia il cibo, con le associazioni che fanno davvero tanta fatica ad andare avanti. Ma per i consiglieri, il vero problema, è l'occupazione di spazi pubblici da parte dei cani (sulla carta vietati) ma non quella di trovare soluzioni pratiche al problema. Per l'amor del cielo: la legge è legge, ma nel momento in cui il salotto buono della città non ha in dotazione un'area cani come possono questi ultimi avere un minimo di svago? Alcuni consiglieri propongono di inserire cartellonistiche e di multare questi fuorilegge e zozzoni dei proprietari. Onorevole, non c'è che dire. Ma gradirei lo stesso impegno per combattere la microcriminalità e perchè no, questi fuochi d'artificio che tempestano quotidianamente la nostra città come fosse tutti giorni capodanno. Mai letto e sentito nessuna denuncia su questo fronte, perchè probabilmente l'impegno sarebbe più rischioso e dispendioso. Invito, per l'ennesima volta, i consiglieri del primo municipio ad un incontro pubblico per discutere di queste questioni. I cani fanno parte della nostra vita, che piaccia o no, e meritano anche loro di poter vivere una vita dignitosa. Tra l'altro, e concludo, come si può notare della foto pubblicata dal consigliere c'è una grossa buca al centro del campo. A dimostrazione dell'incuria del bene pubblico, oltre che della pericolosità nei confronti dei ragazzi».
A replicare è Giosè Monno, giornalista e residente di Bari vecchia, che dice la sua: «Cari consiglieri del primo municipio, urge un'area sguinzagliamento nel centro storico. Quando si amano poco gli animali è semplice puntare il dito contro i proprietari additandoli come il male assoluto, trattandoli come degli appestati. Quasi fosse una colpa detenere un cane, quasi fosse scontato che il proprietario sia uno zozzone che lascia gli escrementi del proprio animale sparsi per la città. Un calderone inaccettabile su cui urge una seria riflessione».
Monno continua: «La politica locale sostiene l'adozione solo a parole ma nei fatti non aiuta concretamente chi sceglie di prendere con sé un pelosetto, al contrario gli fa la guerra. Belle ed emozionanti quelle campagne di sensibilizzazioni dove questi politici, con le lacrime agli occhi, ti invitano prima ad adottare un cane ma poi ti obbligano a portarli in giro come dei robot, poiché il centro storico di Bari e il quartiere murattiano sono sprovviste di un'aree adibita ai cani. Avete capito bene; il capoluogo della Puglia che tanto si sciacqua la bocca non ha uno spazio cani nel suo magnifico salotto. Sono anni che i residenti attendono invano uno spazio giochi. Addirittura viene vietato loro l'accesso a quelle pochissime aree verdi presenti nel quartiere».
Giosè Monno conclude: «Viviamo in un periodo difficile sul piano economico con il rischio che qualche famiglia possa abbandonare il proprio amico a quattro zampe perché incapace di far fronte al caro vita. Nei canili scarseggia il cibo, con le associazioni che fanno davvero tanta fatica ad andare avanti. Ma per i consiglieri, il vero problema, è l'occupazione di spazi pubblici da parte dei cani (sulla carta vietati) ma non quella di trovare soluzioni pratiche al problema. Per l'amor del cielo: la legge è legge, ma nel momento in cui il salotto buono della città non ha in dotazione un'area cani come possono questi ultimi avere un minimo di svago? Alcuni consiglieri propongono di inserire cartellonistiche e di multare questi fuorilegge e zozzoni dei proprietari. Onorevole, non c'è che dire. Ma gradirei lo stesso impegno per combattere la microcriminalità e perchè no, questi fuochi d'artificio che tempestano quotidianamente la nostra città come fosse tutti giorni capodanno. Mai letto e sentito nessuna denuncia su questo fronte, perchè probabilmente l'impegno sarebbe più rischioso e dispendioso. Invito, per l'ennesima volta, i consiglieri del primo municipio ad un incontro pubblico per discutere di queste questioni. I cani fanno parte della nostra vita, che piaccia o no, e meritano anche loro di poter vivere una vita dignitosa. Tra l'altro, e concludo, come si può notare della foto pubblicata dal consigliere c'è una grossa buca al centro del campo. A dimostrazione dell'incuria del bene pubblico, oltre che della pericolosità nei confronti dei ragazzi».