Coronavirus, la lettera di una 13enne di Bari: «Mi manca la scuola»
I pensieri della giovane Sara, studentessa della Amedeo d'Aosta, che propone le sue idee sulla socialità
domenica 29 marzo 2020
16.36
iReport
In questi giorni di isolamento domiciliare, di ansia e angoscia per l'emergenza sanitaria e per il pericolo del contagio da Coronavirus, in tanti si staranno facendo domande sul valore della socialità, sull'importanza della vita quotidiana, e anche della routine di cui pensavamo di poter fare a meno, probabilmente sbagliandoci. Riceviamo e pubblichiamo una lettera e un disegno a opera della giovane Sara Santoro, 13enne studentessa della Amedeo d'Aosta di Bari, che racconta il suo punto di vista sulla scuola e la lontananza dagli amici.
Ho creato questo "elaborato" pensando alla mia esperienza.
Mi spiego meglio: penso che, in questa situazione, stiamo diventando un po' tutti asociali non uscendo di casa e non incontrando nessuno.
Ad esempio, oggi che è sabato, sarei sicuramente stata fuori casa a una festa oppure a divertirmi con i miei amici.
Invece sono in casa ,chiusa in casa, tutto il tempo solo io e mia madre.
Le giornate sono molto diverse e monotone ma allo stesso tempo rilassanti.
Da un altro lato,sinceramente, mi piace questa quarantena perché sono una tipa abbastanza solitaria.
So che questa affermazione sembra in contraddizione con quella di prima, ma per me è difficile spiegare il mio carattere.
Comunque ora preferisco non raccontare di me ma di cosa penso di questa situazione ...
e penso che sia una situazione quasi o del tutto drammatica.
L'unica cosa che mi torna in mente è il pomeriggio del giorno in cui hanno chiuso le scuole: ero andata da una mia amica perché dovevamo fare i compiti per il giorno dopo.
E, come solito, avevamo perso tempo e quindi ci mancavano tante cose da fare.
Ad un certo punto, arriva la notizia "scuole chiuse in tutta Italia" .
In quel momento, lo ammetto, eravamo felicissime!
Allora, essendo sole, abbiamo messo la musica al massimo e le luci da discoteca e abbiamo iniziato a ballare come due matte!
Oggi, in qualche modo, me ne sto pentendo perché mi manca la scuola con le sue verifiche e interrogazioni e mi manca abbracciare gli amici e.. niente.. non ho più niente da dire.
Dico solo che sono e siamo asociali e ci mancava proprio questo...
Ho creato questo "elaborato" pensando alla mia esperienza.
Mi spiego meglio: penso che, in questa situazione, stiamo diventando un po' tutti asociali non uscendo di casa e non incontrando nessuno.
Ad esempio, oggi che è sabato, sarei sicuramente stata fuori casa a una festa oppure a divertirmi con i miei amici.
Invece sono in casa ,chiusa in casa, tutto il tempo solo io e mia madre.
Le giornate sono molto diverse e monotone ma allo stesso tempo rilassanti.
Da un altro lato,sinceramente, mi piace questa quarantena perché sono una tipa abbastanza solitaria.
So che questa affermazione sembra in contraddizione con quella di prima, ma per me è difficile spiegare il mio carattere.
Comunque ora preferisco non raccontare di me ma di cosa penso di questa situazione ...
e penso che sia una situazione quasi o del tutto drammatica.
L'unica cosa che mi torna in mente è il pomeriggio del giorno in cui hanno chiuso le scuole: ero andata da una mia amica perché dovevamo fare i compiti per il giorno dopo.
E, come solito, avevamo perso tempo e quindi ci mancavano tante cose da fare.
Ad un certo punto, arriva la notizia "scuole chiuse in tutta Italia" .
In quel momento, lo ammetto, eravamo felicissime!
Allora, essendo sole, abbiamo messo la musica al massimo e le luci da discoteca e abbiamo iniziato a ballare come due matte!
Oggi, in qualche modo, me ne sto pentendo perché mi manca la scuola con le sue verifiche e interrogazioni e mi manca abbracciare gli amici e.. niente.. non ho più niente da dire.
Dico solo che sono e siamo asociali e ci mancava proprio questo...