Lungomare, vandalizzata la panchina rossa contro la violenza sulle donne
Bruciata e divelta la targa che spiegava il senso di quell'arredo urbano. Gens nova: «Terza volta in un anno»
mercoledì 13 luglio 2022
13.01
iReport
Ennesimo atto vandalico a danno della panchina rossa contro la violenza sulle donne installata sul lungomare di Bari dall'associazione Gens nova Odv, impegnata nella tutela delle vittime di violenza attraverso una costante attività di prevenzione (andando nelle scuole settimanalmente per parlare ai ragazzi) e assistenza psicologica e giudiziaria delle vittime (costituendosi parte civile in numerose cause sul territorio nazionale).
Questa volta a farne le spese è stata la targa affissa sulla panchina, di fatto bruciata e divelta. In un anno è la terza volta che viene tolta la targa; questa volta gli ignoti autori hanno avuto anche il tempo di bruciarla in pieno centro e senza che nessuno se ne accorgesse.
L'avvocato Antonio La Scala, presidente di Gens nova, dichiara: «Non è bruciando una targa o ingiuriando e minacciando che si ferma Gens nova, noi come ogni giorno della nostra vita andremo avanti nella quotidiana lotta contro ogni forma di violenza. Ci vuole ben altro per fermarci, pur comprendendo che il nostro duro lavoro infastidisce qualcuno che evidentemente ha la coscienza sporca».
Questa volta a farne le spese è stata la targa affissa sulla panchina, di fatto bruciata e divelta. In un anno è la terza volta che viene tolta la targa; questa volta gli ignoti autori hanno avuto anche il tempo di bruciarla in pieno centro e senza che nessuno se ne accorgesse.
L'avvocato Antonio La Scala, presidente di Gens nova, dichiara: «Non è bruciando una targa o ingiuriando e minacciando che si ferma Gens nova, noi come ogni giorno della nostra vita andremo avanti nella quotidiana lotta contro ogni forma di violenza. Ci vuole ben altro per fermarci, pur comprendendo che il nostro duro lavoro infastidisce qualcuno che evidentemente ha la coscienza sporca».