Tombini all'umbertino, tra rifiuti e manutenzione carente
La denuncia del Comitato Salvaguardia Zona Umbertina: «Alla prossima bomba d'acqua non si potrà scaricare la colpa dell'allagamento sulla eccezionalità del fenomeno»
giovedì 15 novembre 2018
16.13
iReport
Una serie di pozzetti in cui dovrebbero convogliare le acque meteoriche, nella zona Umbertina a Bari, pieni di rifiuti di ogni tipo. Difficoltosa la stessa apertura oltre che la pulizia, all'interno ogni tipo di rifiuto, anche bottigliette di plastica. Una problematica che va affrontata e necessita di manutenzione specie in vista della stagione invernale e delle piogge. Se tali tombini continuano a rimanere intasati si rischiano, infatti, nuovi allagamenti in caso di forti temporalu.
«Si continuano a cantierizzare opere su opere - sottoline Mauro Gargano, presidente del Comitato Salvaguardia Zona Umbertina - ma ci si "dimentica" la semplice manutenzione ordinaria (che non da visibilità). Se la situazione nella zona di maggior pregio è questa (quest'oggi largo Adua fungeva da set cinematografico) non oso immaginare cosa si potrà trovare in altre zone della città. La situazione sarà identica nella zona. Basta ricordare cosa avvenne a seguito degli ultimi temporali soprattutto su via Abbrescia e via Imbriani. Alla prossima bomba d'acqua non si potrà nuovamente scaricare la colpa dell'allagamento cittadino sulla eccezionalità del fenomeno (oramai consueto)».
«Si continuano a cantierizzare opere su opere - sottoline Mauro Gargano, presidente del Comitato Salvaguardia Zona Umbertina - ma ci si "dimentica" la semplice manutenzione ordinaria (che non da visibilità). Se la situazione nella zona di maggior pregio è questa (quest'oggi largo Adua fungeva da set cinematografico) non oso immaginare cosa si potrà trovare in altre zone della città. La situazione sarà identica nella zona. Basta ricordare cosa avvenne a seguito degli ultimi temporali soprattutto su via Abbrescia e via Imbriani. Alla prossima bomba d'acqua non si potrà nuovamente scaricare la colpa dell'allagamento cittadino sulla eccezionalità del fenomeno (oramai consueto)».