Cronaca
19enne uccisa per errore al Bahia, operato il nipote del boss che era con lei
Eugenio Palermiti, 20 anni, sarà dimesso a breve: stanno meglio anche gli altri feriti ricoverati al Policlinico
Bari - martedì 24 settembre 2024
21.17
Sarà dimesso nel giro di due giorni dal reparto di Ortopedia del Policlinico di Bari, al termine di una operazione all'omero, Eugenio Palermiti, 20enne nipote del capoclan del quartiere Japigia di Bari rimasto ferito sabato notte durante la sparatoria nella discoteca Bahia di Molfetta in cui è morta la 19enne Antonia Lopez.
Per l'omicidio e per il ferimento di quattro persone - tra cui Palermiti - è stato fermato il 21enne Michele Lavopa, che ha ammesso di aver sparato con l'intenzione però di colpire Palermiti, non la ragazza. Tra i feriti ricoverati in ospedale, uno è stato dimesso ieri da Chirurgia Plastica e l'altro verrà dimesso oggi da Ortopedia. Intanto, ieri, è stata ritrovata in un'abitazione di Bitonto la pistola utilizzata da Lavopa per sparare. Inizialmente il giovane aveva riferito di averla buttata in mare.
Tre suoi amici, il 20enne Giuseppe Fresa, il 19enne Mario Ruta e un 17enne - i primi due di Bari, il terzo di Bitonto, che avrebbero aiutato l'indagato a nascondere l'arma (una calibro 7.65) prima in campagna e poi in un immobile, sono ora indagati per favoreggiamento: avrebbero, infatti, accompagnato Lavopa a Bitonto per cercare di occultare l'arma, ritrovata ieri dai militari dell'Arma, e che adesso sarà analizzata per estrarre gli elementi utili alle indagini e stabilirne la provenienza.
Domani, intanto, alle ore 09.30, nel carcere di Bari, «Tupac» - questo il nomignolo di Lavopa -, comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Francesco Vittorio Rinaldi, per l'interrogatorio di convalida del fermo, mentre in mattinata sarà svolta l'autopsia da parte del medico legale Sara Sablone.
Per l'omicidio e per il ferimento di quattro persone - tra cui Palermiti - è stato fermato il 21enne Michele Lavopa, che ha ammesso di aver sparato con l'intenzione però di colpire Palermiti, non la ragazza. Tra i feriti ricoverati in ospedale, uno è stato dimesso ieri da Chirurgia Plastica e l'altro verrà dimesso oggi da Ortopedia. Intanto, ieri, è stata ritrovata in un'abitazione di Bitonto la pistola utilizzata da Lavopa per sparare. Inizialmente il giovane aveva riferito di averla buttata in mare.
Tre suoi amici, il 20enne Giuseppe Fresa, il 19enne Mario Ruta e un 17enne - i primi due di Bari, il terzo di Bitonto, che avrebbero aiutato l'indagato a nascondere l'arma (una calibro 7.65) prima in campagna e poi in un immobile, sono ora indagati per favoreggiamento: avrebbero, infatti, accompagnato Lavopa a Bitonto per cercare di occultare l'arma, ritrovata ieri dai militari dell'Arma, e che adesso sarà analizzata per estrarre gli elementi utili alle indagini e stabilirne la provenienza.
Domani, intanto, alle ore 09.30, nel carcere di Bari, «Tupac» - questo il nomignolo di Lavopa -, comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Francesco Vittorio Rinaldi, per l'interrogatorio di convalida del fermo, mentre in mattinata sarà svolta l'autopsia da parte del medico legale Sara Sablone.