
Eventi e cultura
80° della Liberazione, il 25 aprile, corteo a Bari. Ficco:"Le libertà e i diritti di oggi figli della Resistenza"
La manifestazione partirà alle ore 17 da Piazza Umberto I
Bari - giovedì 24 aprile 2025
9.54 Comunicato Stampa
"Il 25 aprile in piazza per celebrare chi in questo Paese ha dato la vita e lottato per le libertà e i diritti che erano stati cancellati dal fascismo. Ogni cittadino e cittadina deve ricordare che se abbiamo la scuola pubblica, la sanità pubblica, le tutele dei contratti, il diritto di sciopero, lo dobbiamo alla Costituzione che è il frutto più bella della Resistenza e della lotta partigiana". Presenta così il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana, Domenico Ficco, la manifestazione che il 25 aprile attraverserà le vie del centro in occasione dell'80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Promosso dal Coordinamento Antifascista Barese, Anpi, Arci, Cgil Bari, Libera, Unione degli Studenti, Udu-Link Bari, Zona Franca e con il patrocinio del Comune, partirà alle ore 17 da Piazza Umberto I.
"Partigiani ieri, antifascisti oggi, contro ogni revanscismo nostalgico e autoritario, nella città medaglia d'oro della Resistenza e dove è in corso un processo per azioni violente perpetrate da aggregati neofascisti che dovrebbero essere per legge sciolti", sottolinea Ficco. "In tal senso, difendere la nostra Costituzione e lottare per la piena affermazione dei suoi principi è il dovere di ogni antifascista oggi. Quella Carta che ripudia ogni forma di discriminazione, che ha nella la solidarietà tra persone e territori il suo tratto distintivo, che garantisce la libera associazione sindacale e politica, che ha messo il valore al centro della società italiana, citandolo al primo articolo. Anche quando ci mobilitiamo per la difesa dei diritti del lavoro, per la sua sicurezza – come facciamo con i referendum dell'8 e 9 giugno – siamo partigiani della Costituzione. Così come quando ci opponiamo all'autonomia differenziata o allo smantellamento della sanità pubblica".
"Saremo in piazza a Bari, rispettosi del lutto nazionale proclamato per la morte del Papa, rappresentanti di quelle forze sociali che invocano pace e rispetto per ogni persona a prescindere dal suo colore della pelle o provenienza, proprio come faceva Francesco. Celebrare il valore della libertà e dell'antifascismo non può essere in alcun modo offensivo della memoria del Papa che, nell'udienza concessa alla Cgil nel dicembre 2022, ci invitò a fare rumore contro le ingiustizie".
Promosso dal Coordinamento Antifascista Barese, Anpi, Arci, Cgil Bari, Libera, Unione degli Studenti, Udu-Link Bari, Zona Franca e con il patrocinio del Comune, partirà alle ore 17 da Piazza Umberto I.
"Partigiani ieri, antifascisti oggi, contro ogni revanscismo nostalgico e autoritario, nella città medaglia d'oro della Resistenza e dove è in corso un processo per azioni violente perpetrate da aggregati neofascisti che dovrebbero essere per legge sciolti", sottolinea Ficco. "In tal senso, difendere la nostra Costituzione e lottare per la piena affermazione dei suoi principi è il dovere di ogni antifascista oggi. Quella Carta che ripudia ogni forma di discriminazione, che ha nella la solidarietà tra persone e territori il suo tratto distintivo, che garantisce la libera associazione sindacale e politica, che ha messo il valore al centro della società italiana, citandolo al primo articolo. Anche quando ci mobilitiamo per la difesa dei diritti del lavoro, per la sua sicurezza – come facciamo con i referendum dell'8 e 9 giugno – siamo partigiani della Costituzione. Così come quando ci opponiamo all'autonomia differenziata o allo smantellamento della sanità pubblica".
"Saremo in piazza a Bari, rispettosi del lutto nazionale proclamato per la morte del Papa, rappresentanti di quelle forze sociali che invocano pace e rispetto per ogni persona a prescindere dal suo colore della pelle o provenienza, proprio come faceva Francesco. Celebrare il valore della libertà e dell'antifascismo non può essere in alcun modo offensivo della memoria del Papa che, nell'udienza concessa alla Cgil nel dicembre 2022, ci invitò a fare rumore contro le ingiustizie".