Eventi e cultura
A Bari arriva la "Korea week", stasera al Kursaal il primo spettacolo in programma
Una settimana dedicata alla scoperta della cultura coreana, tra aspetti tradizionali e suggestioni pop
Bari - sabato 21 maggio 2022
Comunicato Stampa
Si apre oggi, sabato 21 maggio, il programma della Korea Week, una settimana di spettacoli ed eventi gratuiti che accompagnerà baresi e non alla scoperta di uno dei più affascinanti Paesi dell'Estremo Oriente: la Repubblica di Corea.
La kermesse, organizzata dall'Istituto Culturale Coreano in Italia e dall'Ambasciata della Repubblica di Corea assieme alla Città di Bari, la Regione Puglia e la Direzione Regionale Musei Puglia, inizia domani alle ore 20.30, al Teatro Kursaal Santalucia, con lo spettacolo di danza e musica tradizionale coreana "Sentimento Coreano: Han", in replica anche domenica 22 maggio alla stessa ora.
Alle ore 15.30 di domenica, sempre al Kursaal, appuntamento con il K-Pop Party, un evento imperdibile per tutti gli appassionati del genere che potranno assistere all'esibizione dei gruppi di K-Pop dance & vocal cover preselezionati in tutta Italia con le coreografie dei K-Pop idol più in voga del momento.
· "Sentimento Coreano: Han"
Lo spettacolo, nato dall'unione di vari artisti e danzatori coreani provenienti da Francia, Germania e Regno Unito, presenta il tipico repertorio della danza tradizionale come il Jindo Buk-chum, ossia la danza con tamburo della provincia di Jindo, ma anche rivisitazioni della danza tradizionale coreana in chiave moderna della coreografa Jae Hyun An, in attività in Francia, completato dai brani tradizionali coreani eseguiti con il Daegeum (grande flauto traverso coreano in bambù) e con il Janggu (tamburo coreano a clessidra, uno dei più rappresentativi strumenti coreani).
Lo spettacolo si compone di diversi quadri:
1. Oggi è ancora un bel giorno.
Coreografia e danza: Jae Hyun An. Composizione e montaggio: Jungsu Kim
"Una volta morto, io non avrò più ricordi di me stesso. Sarà un eterno addio a questo momento che non tornerà mai più?". Questa è la domanda che si è posta la coreografa e danzatrice Jae Hyun An durante la composizione dell'opera. Incontri ed addii, gioia e tristezza hanno tutti un'origine. Noi attraverso i ricordi rievochiamo i cari che ci hanno abbandonato. Questo spettacolo è un'ode d'addio verso noi stessi.
2. Kyongpungnyon (tradizionale)
Daegeum: Hye Lim Kim
Nella tradizione musicale coreana, tra i repertori solistici del Daegeum, c'è il Kagok, un genere di musica vocale molto apprezzato dagli studiosi aristocratici della dinastia Chosŏn. Kyongpungnyon, che letteralmente significa "gioire per l'abbondanza del raccolto", è una versione strumentale del Kagok e viene spesso eseguita da strumenti a fiato tradizionali come il Daegeum e il Piri.
3. Jindo Buk-Chum
Myunghyun Park
Il Jindo Buk-Chum è un genere nato nella parte meridionale della regione Jeolla, successivamente rivisitato dal defunto maestro Byungcheon Park. La sua caratteristica è proprio quella della danza guidata dal ritmo del tamburo Jindo Buk che viene suonato con le bacchette in un modo molto libero. A questo si unisce anche il ritmo del Janggu (tamburo a due facce a forma di clessidra) esprimendo contemporaneamente la forza e la dolcezza.
4. Gyeonggye: confine
Daegeum: Hye Lim Kim
Composizione: Bruce Crossman
Gyeonggye significa confine in coreano: questa è un'opera che descrive il viaggio del compositore segnato dai propri dolori. Tutto ciò viene espresso attraverso l'esistenza spirituale nella natura e il suono che respira al suo interno. Questo brano è stato composto per Hye Lim Kim, suonatrice di Daegeum nonché amica del compositore.
5. Danza Sanjo - tradizionale
Danza: Jae Hyun An, Daegeum: Hye Lim Kim
Il Sanjo, genere musicale coreano per strumenti solisti, nacque nel XIX secolo. Si pensa che sia stato sviluppato dal genere Shinawi, una forma di improvvisazione utilizzata nelle cerimonie sciamaniche nella regione di Jeolla, situata nella parte sud-occidentale della penisola coreana. La danza Sanjo esprime il lamento e l'entusiasmo, sentimenti caratteristici del popolo coreano.
6. Seonban Seol Janggu
Janggu: Myunghyun Park
Il Janggu può essere descritto come un tamburo a clessidra a due facce ed è uno degli strumenti a percussione più importanti della musica tradizionale coreana. L'interazione dei suoni di entrambe le facce, che posseggono un tono diverso, si traduce in un'armonia inconfondibile.
In questa esibizione da solista la danza è accompagnata dai ritmi tradizionali del Janggu che è legato attorno al corpo del ballerino che danza e suona contemporaneamente. In particolare, questo Nori riprende lo stile di Byeong Seob Kim, uno dei maestri più noti in questo ambito.
La Korea Week prosegue, a partire dal lunedì 23 maggio, con una tre giorni all'Officina degli esordi che propone la proiezione di film coreani - Memorie di un Assassino di Bong Joon-ho (lunedì 23 maggio, ore 20.00), Train to Busan di Yeon Sang-ho (martedì 24 maggio, ore 20.00) e Masquerade di Choo Chang-min (mercoledì 25 maggio, ore 20.00) - preceduta, dalle ore 16 alle 19, da sessioni di giochi tradizionali coreani quali ttakji, tuho, jegichagi e gonggi, aperte a chiunque voglia cimentarsi.
Mercoledì 25 maggio, sempre all'Officina degli esordi, dalle ore 16 alle 19, le esperte di calligrafia tradizionale Yoojin Jang e Jieun Kim saranno a disposizione di quanti vorranno conservare un ricordo originale del loro incontro con la cultura coreana: a tal fine 200 segnalibro realizzati in carta tradizionale coreana Hanji verranno personalizzati con il nome del partecipante scritto in lingua coreana.
Giovedì 26 maggio, alle ore 19, al Castello Svevo di Bari, si conclude con l'inaugurazione della mostra sulla millenaria carta tradizionale coreana chiamata "Hanji". La mostra "Hanji: la Carta della Vita" è dedicata appunto alla carta tradizionale coreana e ai diversi usi che se ne possono fare nella quotidianità. Si potranno ammirare opere di pregiata arte manifatturiera e assistere al processo di produzione.
La Korea Week è organizzata dall'Istituto Culturale Coreano e dall'Ambasciata della Repubblica di Corea assieme al Comune di Bari e la Regione Puglia; con il contributo di Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo Coreano, Ministero degli Affari Esteri Coreano, KOCIS (Korean Culture and Information Service), Korean Craft & Design Foundation, Direzione Regionale Musei Puglia, Castello Svevo di Bari, Officina degli Esordi e New Format.
Tutti gli eventi sono gratuiti e senza prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
La kermesse, organizzata dall'Istituto Culturale Coreano in Italia e dall'Ambasciata della Repubblica di Corea assieme alla Città di Bari, la Regione Puglia e la Direzione Regionale Musei Puglia, inizia domani alle ore 20.30, al Teatro Kursaal Santalucia, con lo spettacolo di danza e musica tradizionale coreana "Sentimento Coreano: Han", in replica anche domenica 22 maggio alla stessa ora.
Alle ore 15.30 di domenica, sempre al Kursaal, appuntamento con il K-Pop Party, un evento imperdibile per tutti gli appassionati del genere che potranno assistere all'esibizione dei gruppi di K-Pop dance & vocal cover preselezionati in tutta Italia con le coreografie dei K-Pop idol più in voga del momento.
· "Sentimento Coreano: Han"
Lo spettacolo, nato dall'unione di vari artisti e danzatori coreani provenienti da Francia, Germania e Regno Unito, presenta il tipico repertorio della danza tradizionale come il Jindo Buk-chum, ossia la danza con tamburo della provincia di Jindo, ma anche rivisitazioni della danza tradizionale coreana in chiave moderna della coreografa Jae Hyun An, in attività in Francia, completato dai brani tradizionali coreani eseguiti con il Daegeum (grande flauto traverso coreano in bambù) e con il Janggu (tamburo coreano a clessidra, uno dei più rappresentativi strumenti coreani).
Lo spettacolo si compone di diversi quadri:
1. Oggi è ancora un bel giorno.
Coreografia e danza: Jae Hyun An. Composizione e montaggio: Jungsu Kim
"Una volta morto, io non avrò più ricordi di me stesso. Sarà un eterno addio a questo momento che non tornerà mai più?". Questa è la domanda che si è posta la coreografa e danzatrice Jae Hyun An durante la composizione dell'opera. Incontri ed addii, gioia e tristezza hanno tutti un'origine. Noi attraverso i ricordi rievochiamo i cari che ci hanno abbandonato. Questo spettacolo è un'ode d'addio verso noi stessi.
2. Kyongpungnyon (tradizionale)
Daegeum: Hye Lim Kim
Nella tradizione musicale coreana, tra i repertori solistici del Daegeum, c'è il Kagok, un genere di musica vocale molto apprezzato dagli studiosi aristocratici della dinastia Chosŏn. Kyongpungnyon, che letteralmente significa "gioire per l'abbondanza del raccolto", è una versione strumentale del Kagok e viene spesso eseguita da strumenti a fiato tradizionali come il Daegeum e il Piri.
3. Jindo Buk-Chum
Myunghyun Park
Il Jindo Buk-Chum è un genere nato nella parte meridionale della regione Jeolla, successivamente rivisitato dal defunto maestro Byungcheon Park. La sua caratteristica è proprio quella della danza guidata dal ritmo del tamburo Jindo Buk che viene suonato con le bacchette in un modo molto libero. A questo si unisce anche il ritmo del Janggu (tamburo a due facce a forma di clessidra) esprimendo contemporaneamente la forza e la dolcezza.
4. Gyeonggye: confine
Daegeum: Hye Lim Kim
Composizione: Bruce Crossman
Gyeonggye significa confine in coreano: questa è un'opera che descrive il viaggio del compositore segnato dai propri dolori. Tutto ciò viene espresso attraverso l'esistenza spirituale nella natura e il suono che respira al suo interno. Questo brano è stato composto per Hye Lim Kim, suonatrice di Daegeum nonché amica del compositore.
5. Danza Sanjo - tradizionale
Danza: Jae Hyun An, Daegeum: Hye Lim Kim
Il Sanjo, genere musicale coreano per strumenti solisti, nacque nel XIX secolo. Si pensa che sia stato sviluppato dal genere Shinawi, una forma di improvvisazione utilizzata nelle cerimonie sciamaniche nella regione di Jeolla, situata nella parte sud-occidentale della penisola coreana. La danza Sanjo esprime il lamento e l'entusiasmo, sentimenti caratteristici del popolo coreano.
6. Seonban Seol Janggu
Janggu: Myunghyun Park
Il Janggu può essere descritto come un tamburo a clessidra a due facce ed è uno degli strumenti a percussione più importanti della musica tradizionale coreana. L'interazione dei suoni di entrambe le facce, che posseggono un tono diverso, si traduce in un'armonia inconfondibile.
In questa esibizione da solista la danza è accompagnata dai ritmi tradizionali del Janggu che è legato attorno al corpo del ballerino che danza e suona contemporaneamente. In particolare, questo Nori riprende lo stile di Byeong Seob Kim, uno dei maestri più noti in questo ambito.
La Korea Week prosegue, a partire dal lunedì 23 maggio, con una tre giorni all'Officina degli esordi che propone la proiezione di film coreani - Memorie di un Assassino di Bong Joon-ho (lunedì 23 maggio, ore 20.00), Train to Busan di Yeon Sang-ho (martedì 24 maggio, ore 20.00) e Masquerade di Choo Chang-min (mercoledì 25 maggio, ore 20.00) - preceduta, dalle ore 16 alle 19, da sessioni di giochi tradizionali coreani quali ttakji, tuho, jegichagi e gonggi, aperte a chiunque voglia cimentarsi.
Mercoledì 25 maggio, sempre all'Officina degli esordi, dalle ore 16 alle 19, le esperte di calligrafia tradizionale Yoojin Jang e Jieun Kim saranno a disposizione di quanti vorranno conservare un ricordo originale del loro incontro con la cultura coreana: a tal fine 200 segnalibro realizzati in carta tradizionale coreana Hanji verranno personalizzati con il nome del partecipante scritto in lingua coreana.
Giovedì 26 maggio, alle ore 19, al Castello Svevo di Bari, si conclude con l'inaugurazione della mostra sulla millenaria carta tradizionale coreana chiamata "Hanji". La mostra "Hanji: la Carta della Vita" è dedicata appunto alla carta tradizionale coreana e ai diversi usi che se ne possono fare nella quotidianità. Si potranno ammirare opere di pregiata arte manifatturiera e assistere al processo di produzione.
La Korea Week è organizzata dall'Istituto Culturale Coreano e dall'Ambasciata della Repubblica di Corea assieme al Comune di Bari e la Regione Puglia; con il contributo di Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo Coreano, Ministero degli Affari Esteri Coreano, KOCIS (Korean Culture and Information Service), Korean Craft & Design Foundation, Direzione Regionale Musei Puglia, Castello Svevo di Bari, Officina degli Esordi e New Format.
Tutti gli eventi sono gratuiti e senza prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili.