Lincontro di ieri
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Politica

A Bari il punto sul decentramento amministrativo, Leccese: "Il sistema attuale non va più bene"

Ieri l'audizione del sindaco in commissione decentramento. "L'obiettivo deve essere l'applicazione del decentramento per garantire servizi più vicini ai cittadini"

"Molte delle funzioni proprie dei municipi di fatto non sempre sono presenti". È questo il quadro emerso dall'incontro, tenutosi ieri, in Commissione decentramento, un incontro organizzato per fare il punto della situazione sul decentramento amministrativo e che ha visto confrontarsi il sindaco di Bari, Vito Leccese, e le commissioni.

Il primo cittadino è intervenuto per stabilire le strategie da mettere in campo per i prossimi anni e ha sottolineato l'intento di delegare qualche competenza in più per "colmare" i contenitori amministrativi dei vari quartieri baresi.

"A più di 10 anni - commenta Leccese – il modello attualmente in vigore non va più bene".

Il problema sottolineato dal primo cittadino è che fino a oggi il sistema si è basato su una gestione "centralistica" che, inevitabilmente, ha avuto delle ripercussioni su tutto il processo. Pertanto una delle soluzioni proposte da Leccese è stata quella della "vicinanza del punto di erogazione del servizio cittadino".

Il sindaco però ha anche evidenziato il problema di fondo che non consentirebbe di procedere nell'immediato in questa direzione: "Per arrivare a questa vicinanza servono molte risorse umane. Noi come amministrazione lavoreremo in questo senso nonostante il blocco del turnover al 75% che potrebbe essere introdotto con la nuova legge di bilancio".

Sui temi affrontati e sulle necessità avvertite abbiamo intervistato, il consigliere comunale e membro della commissione speciale decentramento, Victor Laforgia, e il presidente della commissione, Antonello Delle Fontane.

"C'è un buon regolamento ma alcuni servizi, che dovrebbero essere propri dei municipi, non sono più partiti. – commenta Victor Laforgia - L'organo di decentramento non deve essere solo di rappresentanza ma, nella visione della città policentrica e dei 15 minuti, è necessario che vengano garantiti almeno alcuni servizi di base. Nello specifico vanno individuati una serie di servizi minimi che possano essere sviluppati dai cittadini come: sport, lavori pubblici, salute e servizi anagrafici. Non solo questi ultimi devono anche poter essere raggiunti direttamente dai cittadini".

Tra le cause che impediscono il raggiungimento di questo obiettivo ci sono: la scarsità delle risorse umane, dovuta soprattutto al passaggio ad altre amministrazioni, il turn over e le risorse finanziarie come ha sottolineato Laforgia: "Per concretizzare servizi il più vicino possibile ai cittadini bisogna impiegare una duplicità di risorse: non solo personale che sia in grado di sviluppare l'attività amministrativa per queste iniziative, ma anche una concessione di maggiori poteri agli organi decentrati per la gestione di fondi e iniziative, per esempio il Regolamento sul decentramento amministrativo istitutivo dei municipi prevede che il 30 % dei fondi dedicati alla cultura sia destinato alle attività municipali. Quindi a fronte di un buon regolamento l'obiettivo di questa amministrazione deve essere quella di applicare il decentramento per fare in modo che i servizi siano il più vicino possibile ai cittadini".

L'audizione con il sindaco e i consiglieri comunali in commissione decentramento si è focalizzata sull'impegno dell'amministrazione comunale nell'attuare il decentramento e dalla discussione sono emerse alcune linee d'azione meglio spiegate dal presidente della commissione.

"La prima è stata quella dell'integrazione del decentramento nelle linee programmatiche. – commenta Delle Fontane - Durante questa discussione iniziale, quasi tutti i consiglieri hanno espresso una forte volontà di implementare il decentramento, evidenziandolo come una priorità strategica per migliorare l'efficienza amministrativa e rispondere più efficacemente alle esigenze delle diverse comunità".

L'obiettivo di questa prima linea è quello di promuovere una città policentrica, dove i Municipi possano svolgere un ruolo attivo nella gestione locale, garantendo una rappresentanza e una capacità di risposta più vicine ai cittadini.

"Durante l'audizione – prosegue - è stato confermato un impegno di collaborazione tra il sindaco e la commissione, orientato a lavorare su due binari principali: da un lato, attuare il decentramento con le risorse e il quadro normativo esistenti; dall'altro, pianificare e sviluppare le risorse economiche e di personale necessarie per garantire una maggiore capacità operativa e gestionale dei Municipi nel lungo termine".

Nodo dell'audizione è stata la mancanza di personale: "Una delle sfide principali sollevate riguarda la carenza di personale, che costituisce un ostacolo significativo per l'effettiva implementazione del decentramento. Il sindaco ha spiegato che l'attuale legge di bilancio in fase di approvazione da parte del governo impone un limite del 75% sui reintegri per i dipendenti comunali che hanno lasciato il servizio, che siano andati in pensione o si siano trasferiti ad altri enti. Questa restrizione aggrava la difficoltà nel garantire risorse adeguate e pone la necessità di cercare soluzioni alternative per sopperire a questa mancanza. Tale vincolo mette in luce la necessità di esplorare possibilità di assunzioni mirate, redistribuzione delle risorse interne e ottimizzazione dei processi in modo da assicurare che i Municipi possano continuare a svolgere le loro funzioni in modo efficiente".

Sul tema della percezione di "lontananza" avvertita dai quartieri periferici rispetto ai servizi del centro cittadino il presidente ha sottolineato come: "Un obiettivo fondamentale è ridurre la distanza percepita tra centro e periferie affinché i cittadini delle aree periferiche possano sentirsi rappresentati e usufruire di servizi decentrati con qualità e accessibilità paragonabili a quelli del centro città. Per raggiungere questo fine saranno necessarie azioni mirate per migliorare la trasparenza, la comunicazione e la rapidità dei servizi locali, così da costruire un rapporto di fiducia con le comunità periferiche e stimolare una partecipazione attiva".
  • Vito Leccese
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