Vita di città
A Bari la giornata delle Forze armate. La presidente del Senato Casellati al Sacrario
L'omelia di monsignor Cacucci: «Siamo chiamati attraverso il signore a orientarci verso il bene»
Bari - domenica 4 novembre 2018
12.05
A Bari si celebra il "Giorno dell'unità nazionale e Giornata delle Forze armate". Presso il sacrario militare dei Caduti d'Oltremare, in via Gentile, è intervenuta per le celebrazioni ufficiali anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, oltre al sindaco di Bari Antonio Decaro e al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
La presidente Casellati ha deposto una corona d'alloro in memoria di tutti i caduti, nell'anno in cui ricorre il centenario della fine della Grande Guerra. A ricevere a Bari la seconda carica dello Stato il senatore Salvatore Giuliano (sottosegretario di Stato per l'Istruzione, università e Ricerca), insieme al Comandante delle Scuole dell'Aeronautica Militare III Regione Aerea e del Presidio Militare di Bari, Generale di Squadra Aerea Umberto Baldi.
Presenti stendardi e gonfaloni delle Forze armate e delle Istituzioni civili (Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari e Comune di Bari). Dopo la cerimonia di deposizione della corona d'alloro in memoria dei caduti, accompagnata dalla fanfara che ha eseguito la famosa marcia del "Piave", l'arcivescovo della diocesi di Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci, ha officiato la santa messa presso la chiesa del Sacrario.
«La pace è il dono di Dio, il frutto dell'amore - ha detto Cacucci durante l'omelia. Il cuore nella tradizione biblica ha una duplice istinto: verso il bene e verso il male. Gli istinti sono come cavalli pazzi. Esiste la tendenza verso il bene e verso il male, una duplice legge, e siamo chiamati attraverso il Signore ad orientarci verso il bene. Siamo chiamati a dare la nostra vita, il nostro sangue. Dobbiamo guardare alla pace come frutto della giustizia».
La presidente Casellati ha deposto una corona d'alloro in memoria di tutti i caduti, nell'anno in cui ricorre il centenario della fine della Grande Guerra. A ricevere a Bari la seconda carica dello Stato il senatore Salvatore Giuliano (sottosegretario di Stato per l'Istruzione, università e Ricerca), insieme al Comandante delle Scuole dell'Aeronautica Militare III Regione Aerea e del Presidio Militare di Bari, Generale di Squadra Aerea Umberto Baldi.
Presenti stendardi e gonfaloni delle Forze armate e delle Istituzioni civili (Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari e Comune di Bari). Dopo la cerimonia di deposizione della corona d'alloro in memoria dei caduti, accompagnata dalla fanfara che ha eseguito la famosa marcia del "Piave", l'arcivescovo della diocesi di Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci, ha officiato la santa messa presso la chiesa del Sacrario.
«La pace è il dono di Dio, il frutto dell'amore - ha detto Cacucci durante l'omelia. Il cuore nella tradizione biblica ha una duplice istinto: verso il bene e verso il male. Gli istinti sono come cavalli pazzi. Esiste la tendenza verso il bene e verso il male, una duplice legge, e siamo chiamati attraverso il Signore ad orientarci verso il bene. Siamo chiamati a dare la nostra vita, il nostro sangue. Dobbiamo guardare alla pace come frutto della giustizia».